Wikipedia: definizione e caratteristiche della SENSIBILITA’ CHIMICA MULTIPLA

Sensibilità chimica multipla

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La sensibilità chimica multipla, in inglese Multiple Chemical Sensitivity (MCS), secondo la definizione che ne dà il National Institute of Environmental Health Sciences, statunitense, è una malattia cronica e ricorrente causata dall’impossibilità di una persona a tollerare un dato ambiente chimico o una classe di sostanze chimiche.

Una definizione dell’MCS tale da rendere possibile una diagnosi è stata pubblicata da Cullen e altri ricercatori presso l’Università di Yale, tuttavia l’eziologia è ancora oggetto di dibattito. La diagnosi di MCS si applica a persone che presentano sintomi allergici non altrimenti spiegabili, dato che non esistono ancora test diagnostici definitivi e conoscenze dimostrate sul suo meccanismo. I sintomi possono essere riconducibili ad allergie convenzionali, infezioni o reazioni psicosomatiche allo stress.

È ancora oggetto di dibattito [1] se la MCS sia o no un disturbo puramente psicosomatico; in alcuni studi si è osservato che i pazienti non hanno avuto manifestazioni allergiche quando sono stati esposti inconsapevolmente a sostanze sospette, mentre hanno avuto reazioni allergiche dopo esposizione a sostanze inerti (aria purificata, soluzioni saline) volutamente loro presentate come sostanze sospette. Sembra emergere quindi che i disturbi siano correlati ad un’esposizione percepita, più che ad un’esposizione effettiva.

Va comunque fatto osservare che anche malattie quali l’asma e le normali allergie erano in passato considerate psicosomatiche.

All’allergologo Theron G. Randolph (1906-1995) è attribuita la “scoperta” della MCS e la sua divulgazione al pubblico. Fu il primo a ipotizzarne tra le cause l’esposizione a prodotti chimici sintetici. Le reazioni allergiche provocate da minime dosi di composti chimici vanno contro la nota correlazione tra dose ed effetto, Randolph tuttavia teorizzò che il corpo umano possa venire nel tempo saturato dalla continua esposizione a piccole dosi di prodotti chimici fino a quando la sua tolleranza ad essi viene annullata creando una condizione in cui anche una minima ulteriore traccia di sostanza è in grado di scatenare una reazione allergica.

La medicina riconosce che vi sono sostanze capaci di accumularsi nei tessuti dell’organismo (come il mercurio) ma queste in genere non causano allergia bensì danni agli organi in cui si accumulano (ad esempio il fegato) o in quelli deputati alla loro rimozione (i reni). Alcuni composti chimici tendono inoltre ad accumularsi nei grassi corporei.

Un meccanismo alternativo di sensibilizzazione è stato proposto da H.R. Eriksen e da H. Ursin in un articolo pubblicato nell’Aprile 2004. Essi propongono il termine subjective health complaints (disturbi soggettivi della salute) per la MCS e per numerose altre condizioni che sono altrettanto vaghe come la spossatezza, il dolore muscolo-scheletrico cronico, il dolore lombrare, la sindrome da affaticamento e la fibromialgia. Secondo Eriksen e Ursin “questi disturbi sono basati su sensazioni che per la maggior parte delle persone rientrano tra i normali processi fisiologici; in alcuni individui queste sensazioni diventano intollerabili, in alcuni casi manifestandosi per via psicosomatica, in altri casi no”.

Le persone cui è stata diagnosticata una MCS soffrono di disturbi estremamente vari; non esistono due pazienti che presentano i medesimi sintomi e la medesima risposta ad una stessa sostanza o situazione.

Indice

[modifica] Sintomi comuni della MCS

  • difficoltà respiratorie, dolori toracici e asma
  • irritazione della pelle, dermatiti da contatto, orticaria ed altre forma di eruzione cutanea
  • emicrania
  • “annebbiamento mentale” (amnesia a breve termine, disfunzioni cognitive)
  • difficoltà digestive, nausea, indigestione, bruciore di stomaco, vomito, diarrea
  • multiple intolleranze a cibi, più o meno clinicamente identificabili (ad esempio intolleranza al lattosio e celiachia)
  • dolore ai muscoli e alle articolazioni
  • senso di affaticamento e letargia
  • vertigine e capogiro
  • senso dell’olfatto ipersensibilizzato
  • ipersensibilità alle fragranze vegetali (terpeni)

Tali sintomi si accompagnano spesso a depressione e stati ansiosi, rafforzando l’ipotesi che l’MCS possa avere un’origine psicosomatica; è tuttavia difficile stabilire in questi casi se le manifestazioni sintomatiche della MCS siano effetto o causa dei disturbi psicologici.

L’uso di alcuni farmaci anti-depressivi è stato di netto giovamento in alcuni casi, ma una validità generale di questi trattamenti è ancora da stabilire. D’altra parte un soggetto affetto da MCS chiaramente non conduce un tipo di vita che gli permetta di non deprimersi: molte azioni, cibi, vicinanze gli sono vietati e non sa quali saranno le future implicazioni nocive. Diventa ansioso e depresso suo malgrado.

La medicina ufficiale e la medicina alternativa normalmente consigliano nella prima fase della eventuale terapia l’allontanamento del malato dalle fonti di sostanze sospette. Questo accorgimento può avere un enorme impatto sulla qualità della vita quotidiana del paziente, costringendolo ad evitare luoghi chiusi, particolari tipi di cibi, di tessuti, la carta stampata, manufatti realizzati con materiali sintetici, eccetera.

[modifica] Composti chimici sospetti

  • candeggina, ammorbidenti per tessuti, detergenti
  • profumi, deodoranti ed altri prodotti dal profumo intenso
  • benzina, gasolio e i loro gas di scarico e micropolveri
  • prodotti generalmente derivati dal petrolio
  • fumi prodotti da combustione di legna
  • pesticidi, fertilizzanti, prodotti chimici per giardinaggio
  • shampoo, lacche e prodotti per l’igiene personale
  • detersivi per stoviglie, pavimenti, bucato
  • la maggior parte delle colle (incluse quelle per il fissaggio della moquette), vernici, prodotti lucidanti, solventi, diluenti

A questo elenco si possono aggiungere anche numerosi cibi.

Sono particolarmente sospetti i composti chimici che rilasciano gas, percepibili o meno dall’olfatto. I solventi sono molto sospetti, dato che l’insorgere di danni nervosi dopo lunghe esposizioni è un fatto accertato per molti di essi. La malattia professionale di chi è esposto quotidianamente per anni a solventi e diluenti ha costretto molte nazioni a bandire le vernici a base di solvente rimpiazzandole con quelle a base acquosa; non è tuttavia ancora dimostrato che l’esposizione occasionale ai diluenti possa causare danni permanenti.

Molte persone affette da MCS evitano anche di esporsi a inchiostri, stampanti ed altre sostanze che possono emettere gas, quali manufatti di plastica e mobili freschi di fabbricazione.

La MCS è irreversibile, progressiva e non esiste, al momento, una cura per il ritorno allo stato originario di tolleranza (stadio 0). Peggiorando nel tempo, in proporzione all’entità delle esposizioni chimiche e alla loro frequenza, si diventa inoltre “allergici” a molte sostanze naturali (es. legni resinosi, fiori) e intolleranti alla quasi totalità degli alimenti. Da uno studio USA del 1992, un quadro di evoluzione della sindrome, e da allora sono stati raggruppati una ventina di modelli di evoluzione non lineari.

STADIO 0 – LA TOLLERANZA: che rappresentata l’abilità di un individuo di sopportare l’ambiente chimico circostante.

STADIO 1 – SENSIBILIZZAZIONE: o fase irritante, che si verifica quando una persona è sottoposta ad una esposizione chimica acuta ad alte dosi o ad una esposizione cronica insidiosa. I sintomi dei pazienti in seguito all’esposizione chimica, non sono rilevabili clinicamente in generale. I disturbi possono includere dolore alle articolazioni e ai muscoli, cefalea, affaticamento (stanchezza cronica), rossore, prurito, nausea, tachicardia, asma, insufficiente circolazione periferica, etc.

STADIO 2 – INFIAMMAZIONE: l’esposizione chimica determina una infiammazione cronica dei tessuti, come ad esempio artrite, vasculiti, dermatiti, asma non allergico, coliti, miositi, riniti, circolazione periferica molto problematica. Sono presenti sia sintomi che segni obiettivi rilevabili clinicamente. La progressione avviene in seguito a nuove esposizioni in corso, ma se non si è ancora verificato il danno ai tessuti, il processo può essere invertito con l’evitamento chimico e specifiche cure di disintossicazione.

STADIO 3 – DETERIORAMENTO: l’infiammazione cronica causata dall’esposizione chimica produce danni del tessuto, come lesioni al sistema nervoso centrale, al rene, al fegato, al polmone, al sistema immune etc. Questo livello è irreversibile: “Una volta che i tessuti sono danneggiati e la funzione dell’organo compromessa rimangono poche le speranze nella pratica medica corrente di invertire il processo”. Patologie comuni in questo stadio sono ad esempio lupus, ischemie, cancro, autoimmunità, forme degenerative reumatiche, sclerosi multipla, porfiria. E’ importante osservare che le persone possono attraversare questi stadi evidenti, senza mai aver manifestato MCS o senza aver stabilito un collegamento mentale con questa esposizione chimica cronica nel loro ambiente.” “La Sensibilità Chimica Multipla è una delle malattie più gravi conosciute al mondo perché implica una invalidità totale che porta all’isolamento fisico e impedisce qualsiasi forma di vita sociale”.

Nel secolo scorso il progresso in campo industriale, ed anche agricolo, dovuto alla produzione di prodotti chimici innovativi, ha immesso sul mercato una pluralità di sostanze che hanno influito notevolmente sulla vita degli uomini e della flora e della fauna.

Dal momento stesso che l’uomo inizia la sua vita è bombardato da innumerevoli sostanze tossiche e cerca autonomamente, tramite il proprio sistema nervoso e il proprio sistema immunitario di combattere e vincere la battaglia per la vita. Ma non tutti gli esseri viventi hanno le stesse possibilità in tale scontro. Ogni essere ha una propria conformazione e una propria possibilità di reazione.

Infatti, l’ipersensibilità di un individuo affetto da MCS fa sì che anche molti cibi, che ben tollera, gli vengano proibiti per non scatenare col tempo altre e peggiori incompatibilità.

La lista di sostanze che possono nuocere è praticamente infinita. Ora si ritiene che alla base dell’MCS vi sia l’accumulo nel tempo di tracce di sostanze chimiche e organiche; questo rende sospetta praticamente ogni sostanza. Sostanze che evidentemente l’organismo immagazzina senza poter reagire. Quali?

Non ci si trova di fronte a casi di banali allergie, ma di incompatibilità a lungo raggio: l’individuo assorbe sostanze chimiche, gas, sostanze organiche, che si accumulano pian piano nell’organismo avvelenandolo. Quando l’organismo non è più in grado di assorbire la sostanza avviene la crisi, che può anche sembrare una normale allergia o una crisi isterica.

Per alcuni pazienti si sono avute reazioni a carico della pressione arteriosa, con aumento dei valori enormi, accompagnati a tremori e a freddo intenso.

Un fatto importante è stato notato in soggetti affetti da MCS e incompatibili agli odori, ad esempio, profumi, anche di fiori. Il paziente avverte in un primo momento il profumo in modo blando e poi non lo avverte più, ma ne assorbe purtroppo nelle stesse quantità e gli effetti sono dannosi in egual modo. Si sospetta che il sistema nervoso simpatico sia, in questo caso, entrato in azione e subdolamente abbia chiuso il naso all’individuo.

L’allontanamento dal posto in cui si è verificato la crisi, l’aria fresca, bere molta acqua zuccherata a volte ha risolto la crisi ed evitato il ricovero ospedaliero.

Non tutti i pazienti di MCS concordano sulla possibile eziologia dei sintomi. Molti ritengono centrale l’esposizione ad agenti chimici, altri ritengono che i sintomi – inclusa una maggiore sensibilità agli odori – siano da ascrivere ad un quadro clinico più ampio, come le forti emicranie accompagnate da aura o depressione, che coinvolge il ruolo dei neurotrasmettitori.

Alcuni pazienti invece non risentono per emicranie, per depressione, ma invece per forti dolori al fegato, ipocondrio destro.

Molti pazienti di MCS sottoposti agli esami eseguiti normalmente per fatti allergici, risultano negativi, non è allergia o l’esame non è sufficiente. Sorge il dubbio che sintomatologie ascritte a fatti allergici non siano altro che espressioni della patologia MCS arrivata al suo stadio evidente.

La maggioranza dei medici che hanno avuto in cura pazienti affetti da MCS, d’accordo sull’allontanamento dal luogo in cui si è verificata la crisi e utile nei primi tempi, consigliano di tenere un diario giornaliero per poter associare contatti con vari prodotti e l’aggravamento dei sintomi.

Una dieta povera di additivi, coloranti, conservanti, alimenti integrali, meglio se biologici, non troppo elaborati e manipolati, un’alimentazione molto ricca di verdure e frutta dovrebbero essere una valida norma. Se ci sono intolleranze alimentari, le diete di Eliminazione, sotto controllo medico, dovrebbero evidenziare i cibi a rischio; purtroppo ciò non è sempre possibile per tutti gli individui. Le reazioni possono essere dissimili da individuo ad individuo, o presentarsi in tempi sostanzialmente dissimili.

Per la somministrazione di farmaci si deve procedere con cautela, perché potrebbero essere loro stessi una causa di sensibilizzazione e causare un peggioramento del paziente. Spesso gli eccipienti e i conservanti sono proprio i fattori scatenanti, in quanto l’assunzione di farmaci per lunghi periodi (o brevi) possono instaurare la saturazione nell’organismo di elementi dannosi.

In alcuni casi sono prescritte vitamine ed oligominerali per stimolare e rinforzare il sistema immunitario e inalazioni di ossigeno per alleviare i sintomi in presenza di asme. Esporsi frequentemente all’aria marina, ricca di oligominerali, e nella stagione estiva lunghe passeggiate e nuotate in mare sono consigliate (stando ben lontani dai profumi delle varie creme solari).

Al momento sembra non esistano farmaci o medicine alternative opportune.

(parte del materiale riportato è dovuto a relazioni del Prof. Wassermann Direttore di Tossicologia della Clinica Universitaria Christian – Albrechts di Kiel Germania)

[modifica] Voci correlate

[modifica] Letture

  • La sensibilità multipla di Nicola Magnavita, della Medicina del Lavoro, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma. Relazione al Congresso “Ambiente e malattie del sistema nervoso”, Roma 16-17 dicembre 1994, A&J, Roma, pag. 139-144;
  • La malattia negata – Un insolito viaggio nella più grave allergia del nostro tempo di Santina Pasqui, 2005, Edizioni Il Segno dei Gabrielli Editori (VR), ISBN 88-88163-68-9
  • Multiple Chemical Sensitivity: clinical observations among an Occupational Health Clinic population in Italy Nicola Magnavita. Comunicazione al Congresso Internazionale Indoor Air ’96, Nagoya, July 21-26, 1996.
  • (EN) An Alternative Approach to Allergies: Revised Edition by Theron G. Randolph, M.D., and Ralph W. Moss, Ph.D. ISBN 0060916931
  • (EN) Allergic to the Twentieth Century by Peter Radetsky, ISBN 0316732214
  • Nicholas Ashford, Claudia Miller – Sensibilità alle Sostanze Chimiche – Macroedizioni, 2003

[modifica] Collegamenti esterni

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