Il sistema “Galileo”: sempre più grandi prospettive di utilizzo e di comunicazione

9 Ottobre 2009
Fonte: Finmeccanica

“Da Galileo a GALILEO: conoscere l’Universo per migliorare la vita sulla Terra”

 
Si è svolta ieri a Lussemburgo la prima giornata del convegno “Da Galileo a GALILEO: conoscere l’Universo per migliorare la vita sulla Terra”.
 
L’iniziativa, promossa dall’Ambasciata d’Italia in Lussemburgo, dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca del Lussemburgo e dall’ASI – Agenzia Spaziale Italiana, ha l’obiettivo di creare uno spazio di dibattito sul contributo che le industrie spaziali dei due Paesi possono fornire al settore in ambito europeo e mondiale.I lavori della prima giornata, che si sono svolti presso la Camera di Commercio lussemburghese, sono stati dedicati ai temi delle telecomunicazioni e dell’osservazione della Terra.
 
In questo ambito hanno portato il proprio contributo le aziende Finmeccanica che operano nel settore spaziale e che, dalla realizzazione dei primi satelliti italiani alla partecipazione al programma di navigazione europeo GALILEO, testimoniano la lunga tradizione di eccellenza che il nostro Paese ha conquistato in questo campo.
 
In particolare sono intervenuti, tra gli altri, Giorgio Zappa, Direttore Generale di Finmeccanica, Giuseppe Veredice, Amministratore Delegato di Telespazio, Luigi Pasquali, Presidente e Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia e Fabrizio Giulianini, Deputy CEO di SELEX Galileo e AD di Galileo Avionica.
 
L’Università del Lussemburgo sarà la sede dei lavori della seconda giornata del convegno che si focalizzeranno sulle ricadute tecnologiche che il settore spaziale può avere in tema di biomedicina e biotecnologie, oltre che per la prevenzione e gestione delle emergenze ambientali.Lo spazio è diventato una realtà importante nell’economia di un paese, poiché sviluppa tecnologie innovative con grandi ricadute sul tessuto economico e sociale a beneficio di settori diversi quali le comunicazioni, il monitoraggio del territorio, la gestione delle emergenze ambientali, l’infomobilità, le esigenze di difesa e sicurezza. 
 
In questa prospettiva la presenza delle aziende spaziali di Finmeccanica al convegno lussemburghese è stata l’occasione per fare il punto sul ruolo dell’industria spaziale italiana all’interno del programma GALILEO, nato da un accordo tra l’Unione Europea e l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) per dotare l’Europa di un sistema di navigazione satellitare indipendente dal sistema GPS statunitense e in grado di soddisfare un’ampia gamma di settori di attività, dai trasporti (aerei, ferroviari, stradali, marittimi), alle telecomunicazioni, all’homeland security.

La futura costellazione, composta da 30 satelliti su un’orbita circolare media (ad una altezza di circa 24.000 chilometri), potrà fornire una copertura globale permanente, mentre le stazioni a terra provvederanno alla gestione della missione per il programma.

Nel suo intervento Giorgio Zappa, Direttore Generale di Finmeccanica, ha ricordato come l’Italia, con le sue industrie spaziali, sia stata storicamente uno dei maggiori attori sia sul piano nazionale, sia nei programmi ESA, nel sostenere la ricerca necessaria allo sviluppo delle tecnologie spaziali e nel promuovere le sue ricadute applicative, condividendone i necessari investimenti e sviluppando competenze e infrastrutture.
 
“L’Italia e la sua industria – ha sottolineato Zappa – hanno percepito chiaramente le forti potenzialità di crescita tecnologica ed economica che il sistema GALILEO offriva, sviluppando competenze sia nel segmento della manifattura che in quello del controllo della costellazione e della missione, nonché nella fornitura di servizi associati al programma”.


  

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