Terrorismo, foreign fighters e nuova direttiva europea. Dibattito alla Basso

15 Febbraio 2015

Fonte: Fondazione Basso

 

 

 

 

 

Osservatorio sul rispetto dei diritti fondamentali in Europa
Fundamental Rights European Experts Group (FREE Group)
invitano

17 febbraio, ore 17.00

La nuova Direttiva europea in materia di lotta al terrorismo ed ai “foreign fighters”: quale bilanciamento tra i diritti fondamentali e le esigenze di sicurezza? Con la partecipazione di Stefano Rodotà, Armando Spataro, Raffaella Pezzuto, Giuseppe Cataldi, Alberto Di Martino, Giuseppe Bronzini, Nicoletta Parisi. Coordina il dibattito Emilio De Capitani.

 

BACKGROUND
Agli inizi di Dicembre dello scorso anno la Commissione europea ha sottoposto al Parlamento europeo e al Consiglio un progetto di Direttiva che aggiorna il quadro legislativo europeo vigente in materia di lotta al terrorismo (che risale ancora al periodo pre-Lisbona: vedi Decisione Quadro 2002/475/GAI del 2002 emendata nel 2008 con riferimento alla nozione di atti preparatori).
La Presidenza del Consiglio UE ha già comunicato al Parlamento europeo che intende raggiungere un accordo nel primo semestre 2016 e un primo parziale accordo e’ previsto per la prossima riunione del Consiglio Giustizia e affari interni di marzo. Il Parlamento europeo ha nominato il relatore principale e i relatori ombra per cui e’ probabile che i negoziati inizino già nel corso delle prossime settimane.
Le ragioni di questa urgenza sono facilmente intuibili mentre lo sono meno quelle della sommaria valutazione dell’impatto delle norme vigenti e l’assenza di una valutazione di impatto di quelle ora proposte, in particolare in materia di lotta ai “foreign fighters”. Sotto questo profilo la proposta di Direttiva riprende la sostanza delle previsioni operative della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza 2178/14 a loro volta già riprese in un protocollo alla Convenzione europea sul terrorismo del 2005.
Sotto questo profilo la proposta di Direttiva già traspone nel diritto dell’Unione il Protocollo COE e la stessa Convenzione Terrorismo anche se questi testi non sono ancora stati ratificati dal Parlamento europeo e dubbi esistano quanto alla portata delle responsabilità assunte dall’Unione e di quelle che rimarrebbero in capo agli Stati Membri.
Obbiettivo di questa tavola rotonda è fare il punto su quanto negoziato (nel silenzio quasi totale della stampa) presso il Consiglio d’Europa e esaminare la proposta della commissione alla luce della Carta dei diritti fondamentali e della giurisprudenza della Corte, avendo al tempo stesso ben presente l’esigenza di una azione efficace dell’Unione in materia di sicurezza interna ed esterna dell’Unione.
Scarica la Proposta della direttiva
Documentazione di riferimento : sito Statewatch e versione italiana della proposta legislativa

 

 

— Sostieni la Fondazione Basso, dona il tuo 5×1000 alla Fondazione, C.F. 80162890588