Attentato di terrorismo delinquenziale a Pachino. Procura e governo, dove la sicurezza? Mattarella il siciliano verrà a trovarci?

21 Maggio 2016

Domenico Cambareri

 

 

 

 

Fuoco a vetture di professionisti già colpiti dalla delinquenza.

Dalla delinquenza pervasiva di pochi individui a cui l’inefficienza investigativa regala l’impunità

Si faranno  vivi Mattarella, Renzi, Alfano? Speriamo di si. Speriamo che anche Beppe Grillo, Speranza e Bersani non disertino. Vedremo!

Il governo promette legalità. Mattarella il siciliano ci verrà a trovare? Il presidente Mattarella esalta ora e sempre resistenza. Resistenza contro la mafia partitocratica che  divora l’Italia in un tutt’uno con la mafia della criminalità organizzata? Resitenza ora e sempre contro il fascistissimo antifascismo parassitario corrotto e concutente infiltrato in tutte le istituzioni? Quell’antifascismo mafioso e  ammorbante che deruba impietosamente gli italiani da settant’anni e per di più e irride  la voglia di libertà, di libertà dalla delinquenza partitica e comune? Quell’antifascismo balordo, ottuso, arrogante, minaccioso, falsificatore di storia? Quell’antifascismo che spergiura sugli articoli della carta costituzionale mai attuati?
In Sicilia, un altro atto di criminalità comune o organizzata o politica o un’insalata russa di tutto questo. Vero e proprio terrorismo. Due professionisti, lui libero professionista, lei professionista pubblico, già colpiti a casa con una potente bomba carta che ha arrecato gravi danni a una parte dell’edificio, poi vittime di un incendio appiccato a una struttura di caravan locata a fianco della loro abitazione con il pericolo appena appena sventato dell’incendio della loro abitazione, poi ancora con colpi di pistola sparati sulla strada in concomitanza con l’inizio di un’importante partita di calcio il tv, a tarda sera. Infine questa notte l’incendio delle tre vetture.
Cosa ha fatto finora la Procura della Repubblica di Siracusa? Quali e quanti scheletri custodisce questa Procura in relazione ai personaggi e alle vicende che in un modo o nell’altro hanno avuto a che fare con i coniugi colpiti senza tregua? Persone che non hanno mai avuto paura di parlare e di agire? Forse proprio per questo vi è dell’irritato fastidio nel vedere gente che afferma di non condividere l’omertà, di non sottostare alla paura? Speriamo che questi dubbi, queste domande siano solo fanfaluche prive di reale consistenza.
Queste cose per Mattarella giurista siciliano sono insignificanti bazzecole?
Che diranno Renzi e Alfano? Si faranno vivi?   Speriamo di sì e che dimostreranno che bisogna pensare  davvero all’Italia di oggi e non alle immonde bugie e falsificazioni con cui anche la loro poca cultura storica è stata irretita e manipolata. Vero, Mattarella il siciliano, che eri appena un bimbo durante la tragedia conclusiva dell’ultima guerra e durante l’intronizzazione della democratica mafia italoamericana  e le criminali stragi partigiancomuniste? Che diranno Bersani e Speranza?
Presidente Mattarella, lei condivide il pensiero del politico e giurista siciliano Mattarella sempre resistente? Bisogna scavare altri fossati o resistere e combattere la criminalità creata dalla partitocrazia di cui anche lui  – volente o nolente – è stato espressione? Se si, consideri che non soltanto chi scrive la considererà soltanto e obtorto collo il presidente, ma tanti, tanti altri italiani delle più diverse estrazioni politiche. E ricordi che è stato eletto da un parlamento posto sotto ipoteca.
Come chi scrive si è trovato coinvolto e si è visto bruciare la propria vettura? Ha lasciato la città di residenza, Latina, e si è trasferito a Pachino per vicende note, riportate dalla stampa e approdate al Senato della Repubblica, a causa di una patologia particolare (MCS: iper sensibilità chimica multipla) dovuta all’alto tasso di inquinamento chimico presente anche nel luogo di lavoro, per cu fu messo a riposo dall’insegnamento con effetto immediato dall’autorità medica militare di appello e per le sentenze vinte in tribunale relative alle vessazioni di un burocrate e di una burocrazia degni di chissà che cosa. E’ venuto a vivere a Pachino, al di fuori dal centro abitato, per l’aria non inquinata e la salubrità del mare. Ma chi scrive ha anche ingaggiato un’impari lotta con chi pensa di scavare fossati di odio e persecuzioni silenziose anziché convertirsi all’adempimento dei precetti costituzionali ignorati sino ad oggi e a combattere per le nuove generazioni prive di prospettive future e per contrastare con efficacia e con azoni di effettivo sradicamento la criminalità di ogni segno. In un Paese in cui il regime partitocratico con i partiti di ogni coloritura ci ha regalato il terzo governo di “salute pubblica”. Viva la democrazia dei partiti, dei sindacati, delle mafie, della criminalità di ogni risma?