Si alla fertilizzazione dell’uranio e alla bomba nucleare. Non solo dell’Iran. Respingere lo schiavismo tecnologico militare ed economico imposto da USAZION a tutto il mondo o altrimenti disarmare israelebombarda e gli spergiuri cronici e massacratori yankee


18 Giugno 2025 Fonte: Agenzia Nova

L’articolo dell’Agenzia Nova è ‘disinfiormazione’?

Cnn: per l’intelligence Usa l’Iran non persegue attivamente la costruzione di un’arma nucleare

Secondo la fonte menzionata l’emittente televisiva Usa, i bombardamenti israeliani iniziati la scorsa settimana, inoltre, avrebbero rallentato il programma nucleare iraniano solo di “alcuni mesi”

Washington

17 Giugno 2025

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usa iran

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L’Iran non starebbe perseguendo attivamente la costruzione di un ordigno nucleare e, anche se decidesse di farlo, avrebbe bisogno di almeno tre anni di tempo per dotarsi di un’arma funzionante e impiegabile. Lo indicano valutazioni dell’intelligence degli Stati Uniti citate oggi, 17 giugno, dall’emittente “Cnn”. Secondo la fonte menzionata dal canale televisivo Usa, i bombardamenti israeliani iniziati la scorsa settimana, inoltre, avrebbero rallentato il programma nucleare iraniano solo di “alcuni mesi”. Pur avendo danneggiato l’impianto di Natanz – dove sono installate centrifughe per l’arricchimento dell’uranio – le forze israeliane non avrebbero colpito in modo significativo il sito fortificato di Fordow, scavato sotto una montagna e molto più difficile da raggiungere senza armamenti statunitensi e senza appoggio aereo da parte di Washington. Le divergenze tra Stati Uniti e Israele sull’interpretazione delle informazioni di intelligence non sono nuove. Secondo l’attuale direttrice dell’Intelligence nazionale, Tulsi Gabbard, “l’Iran non sta costruendo un’arma nucleare e la guida suprema (Ali) Khamenei non ha autorizzato un programma militare in tal senso dopo averlo sospeso nel 2003”.

l primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, intervistato da “Fox News”, ha ribattuto che “le informazioni condivise con gli Stati Uniti erano chiare: l’Iran stava lavorando in segreto alla militarizzazione dell’uranio”. Le autorità israeliane sostengono di aver colpito siti militari, scientifici e residenziali in più parti dell’Iran, tra cui Teheran e Tabriz, oltre a infrastrutture strategiche come depositi di petrolio. In risposta, Teheran ha lanciato missili su diverse località israeliane, tra cui Tel Aviv, Ramat Gan e Bnei Brak. L’Iran ha dichiarato che la sua risposta sarà “decisa e proporzionata”. L’amministrazione del presidente Donald Trump, impegnata a

Il problema principale per l’Iran resta la realizzazione non solo di una bomba rudimentale – tecnicamente possibile in pochi mesi – ma di un sistema di lancio efficiente e affidabile, che potrebbe richiedere anni. Tuttavia, secondo una fonte citata dalla “Cnn”, “l’Iran è scosso. Non è chiaro se abbia ancora la capacità e le competenze per completare quel percorso”. Nel contesto attuale, fonti diplomatiche riferiscono che l’Iran ha informato Qatar e Oman di…

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Di Tulsi Gabbard ci siamo già occupati:

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21 Novembre 2022

VERITA’ & FALSE VERITA’

LA DIFFICILISSIMA VIA DELLA LEALTA’

e
il colpo di pistola sparato da Washinghton al cuore di EUFRASIA
NON GUARDIAMO AGLI SCHIERAMENTI. GUARDIAMO AI CONTENUTI, ALLA COERENZA E ALLA LEALTA’
Nessuna avversione preconcetta.
Solo aperta opposizione alla sanguinosa espansione dell’incontenibile dilagare di crisi, guerre, stragi, sanzioni imposte con fredda lucidità da chi guida da molti anni la macchina della morte a stelle e strisce sotto false egide e sotto falsi slogan diventati saldi, radicatissimi, riprovevoli idola tribus e infamanti ‘heritage’.
I gruppi dominanti e al contempo degenerescenti degli USA sono sempre più rinchiusi in uno sfrenato, folle agone di egotismo, di onnipotente egomania che ha scavato e scava ancora più profondi fossati contro popoli e culture amiche e in apparenza ancora sicure alleate. Ma oramai solo in apparenza, in non pochi casi e anzi in sempre più frequenti casi.
Al contempo, la macchina della morte, che macina e risucchia investimenti illimitati nell’h.t. per mantenere sempre più accresciuto il divario tecnologico bellico con alleati e potenziali avversari, accresce e allarga a dismisura le divaricazioni d’istruzione, culturali e socio-economiche interne, in cui può pescare masse di disperati ‘patrioti’ pronti ad arruolarsi. Ma le masse dei diseredati, degli emarginati sono incomparabilmente, immensamente maggiori di quelle che imbracciano le armi nel sogno tradito, sgozzato, della freedom US, e, soprattutto, di potere avere una paga sicura.
Un nuovo processo di Norimberga vedrebbe centinaia di esponenti di questo mondo USA alla sbarra, in qualità di accusati di crimini contro l’umanità e di guerra, destinati a sicura impiccagione. Ogni raffronto storico contemporaneo, e forse molto più ampio in termini cronologici, risulterebbe impossibile, se non con quanto fu consumato in Unione Sovietica, nell’impero britannico e forse sotto il regime di Mao. Fatte le dovute proporzioni in rapporto alla popolazione, vi è da inserire la follia degli stermini consumati dal regime di Pol Pot.
Le inestimabili risorse umane presenti in questo popolo soggetto a un incessante processo di amalgamazione etnica sono per lo più ignorate e sprecate da questo impetuoso e inesauribile, distruttivo tsunami. Eppure, esse sono state e sono presenti nella pubblica amministrazione, nel giornalismo, nelle forze armate e nei servizi d’intelligence, nel mondo politico statunitense.
Si è trattato e si tratta di persone che hanno dimostrato coraggio, pur lasciate in solitudine e immerse nel mare delle avversità e minacce, le più imprevedibili. E/0 che hanno dimostrato coraggio nel sapere rompere e denunciare rapporti con un mondo in cui erano entrate perché convinte di trovarvi tutt’altro.
Ne vogliamo citare tre, tutte e tre donne, a prescindere dalla loro appartenenza partitica, in quel che è il frullatore statunitense, non meno fuori giri di quello italiano. Non sappiamo l’attuale evoluzione di pensiero delle prime due, in riferimento agli odierni contesti USA e planetari; quella della terza, esplosiva, è qui riportata, ripresa dai media. 
Chi avrà voglia e tempo da ben dedicare, potrà ricercare on line il per cosa le stiamo qui indicando, come  riferimento e esempio. Persone che certo non sacrificherebbero ‘interessi’ e ruolo statunitensi, in una pazza strategia NATO e  in ogni altro campo del contendere economico, diplomatico, strategico, a danno della loro stessa  Nazione.
Ci piace forse illuderci, ma pensiamo che non si rivelerebbero, anche se la vita ci riserva cambiamenti inaspettati in peggio, affatto paragonabili ai boia dei popoli, quali i Bush padre e figlio, al loro imprinting, e all’altro malefico genio di Donald Rumsfeld e di tutti gli apparati di cui costoro erano espressione palpitante.
Infine, ricordiamo che la guerra russo-ucraina, magistralmente eterodiretta, è una guerra civile europea che, senza ipocrisia alcuna e soprattutto senza paura e omertà intellettuale, da persone aduse allo studio e alla riflessione sull’esercizio del potere e sulla geopolitica, possiamo chiamare come ‘il colpo di pistola sparato da Washinghton al cuore di EUFRASIA‘.
Questo conflitto segna infine l’apoteosi della duttilità e pervasività multidimensionale del potere marittimo (mare e profondità marine, aria e spazio atmosferico, terra, cibernetica, ) esercitato dagli USA: proiezione planetaria dell’isola-continente e interdizioni plurime incontrastabili, pure tramite la ‘disseminazione’ delle destabilizzazioni diffuse e la disinformazione sistemica degli apparati informativi. mediatici nazionali e dei partner. 
Ecco allora i nomi che suggeriamo come strumento atto a facilitarci in questo compito: farci porre domande più approfondite, alla ricerca di una maggiore comprensione degli avvenimenti odierni e degli ultimi tre decenni. Tre nomi di anti-nomenklatura a tutto tondo, tre diversi tipi di donne e di percorsi di vita, ma sempre tre modelli opposti a quello distruttivo di Hillary Clinton. Ci sarà da impallidire?
VALERIA ELISA PLAME WILSONvalerieplame.com , meglio conosciuta come Valerie Plame,  ex agente segreta statunitense, protagonista dello scandalo sulle false atomiche di Saddam Hussein – CIA-gate -;  quindi, dopo le scuse ufficiali del Congresso, avvenute anni dopo, diventata deputata. In Italia, non è mai stato tradotto il suo libro, come quello del marito, l’ambasciatore J. Wilson, coinvolto nel criminale affaire della White House, il quale non chinò la testa, come la coraggiosissima moglie. Il film prodotto  è stato proiettato anche in taliano.
Fair Game: My Life as a Spy, My Betrayal by the White House
MARY ALICE MAPES, giornalista  della CBS, ‘grande sconfitta’ nel marcio sistema di ‘auto’ controllo dei giganti dell’informazione USA in merito all’affaire su G. H. W. Bush jr., Presidente USA in carica,  come sottotenente nella Texas Army National Guard. Fece parte delle inchieste giornalistiche sulle torture consumate da soldati americani contro prigionieri irakeni nella prigione di  Abu Ghraib. Il suo libro non risulta tradotto in italiano. Il film  realizato è stato proiettato anche in italiano.
Truth and duty
Tulsi Gabbard 
@TulsiGabbard
I can no longer remain in today’s Democratic Party that is now under the complete control of an elitist cabal of warmongers driven by cowardly wokeness, who divide us by racializing every issue & stoke anti-white racism, actively work to undermine our God-given freedoms, are…
Lingua originale: inglese. Traduzione 
Non posso più rimanere nel Partito Democratico di oggi che è ora sotto il completo controllo di una cabala elitaria di guerrafondai guidati da un vile risveglio, che ci dividono razzializzando ogni questione e alimentano il razzismo anti-bianco, lavorano attivamente per minare le nostre libertà date da Dio , sono…
Immagine Panoramica

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