Silvio, ogni tanto stai zitto e ascolta gli altri. Non sempre sbagliano!

24 Dicembre 2009

 

BUONE FESTIVITA’ 2009 -20010 

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Domenico Cambareri

Silvio, cosa dici mai?

Che ci siano tra gli avversari politici sprezzatori e mestatori, che ci siano tra gli avversari politici persone che confondono il ruolo della politica e della lotta politica e che lo infettano con disprezzo, rancore, avversione e perfino odio contro la tua persona, è cosa risaputa e confermata da quanto sta alle spalle dell’ultima aggressione da te subita. Cosa risaputa e, appunto, confermata dai fatti, e altrettanto non solo non condivisibile ma da condannare a chiare lettere. Da tutto ciò, gran parte dell’opposizione ha apertamente preso le distanze e una volta tanto è stata, in maniera quasi generale, corretta. Ma….. da qui a dire che chi critica la finanziaria e l’azione politica del governo instilla odio, ne corre…. da qui all’infinito. Non solo in riferimento agli avversari politici e alla corretta dialettica della critica che l’opposizione ritiene a buon diritto di potere e dovere muovere (critica più o meno strumentale, più o meno demagogica, più o meno convinta purché espressa in termini civili). Ma anche e non di meno, in riferimento a quanti, pur riconoscendosi nel PdL e nella logica “complessiva” che sta alla base di questa maggioranza e della sua azione di governo, hanno motivo, convintamente, di dissentire su uno o più e più punti delle scelte e delle azioni del governo medesimo. Non arrabbiarti, ad esempio, se io ed altri amici qualifichiamo come “stalinista” l’imposizione reddituale irpef del 38″ relativa alla base imponibile iniziale, imposizione lasciata inalterata rispetto alla svolta impressa in questa materia dai ministri del governo Prodi. Non arrabbiarti se spesso, e non a torto, attacchiamo i tuoi ministri tecnocrati da strapazzo Tremonti, Brunetta, Sacconi e le logiche alquanto perverse che sorreggono la conduzione della politica scriteriata ultradirigistica (con dirigenze burocratiche e scolastiche inefficienti, clientelari e affette da mortale virus di clientelismo politico verso l’alto e verso il basso), della scelta di imporre il prolungamento della vita lavorativa oltre i 30 anni di servizio senza lasciare la possibilità di esercitare l’opzione al diretto interessato, il lavoratore (su queste cose, Sacconi non lo sa, probabilmente neppure tu, l’invecchiamento marcia quasi esclusivamente su binari individuali!),… della qualità sempre più scadente del “ceto” politico. Non arrabbiarti se qualifichiamo come uova strapazzate le balle che Brunetta spalma sui professori e il rasoio che Tremonti usa senza avere in nulla o quasi cambiato l’utilizzo dell’ “arnese” rispetto ai ministri del tesoro della “prima repubblica” (?!). Silvio, ascoltaci, stappati le orecchie e comincia a pensare al di fuori dai tuoi schemi sempre “iper” superlativi (non senso grammaticale e logico), non cadere nella nevrastenia del potere , incomincia a vedere oltre le solite visuali e i soliti panorami, altrimenti …. darai un’accentuazione sempre più negativa alla tua capacità critica e alla tua possibilità di revisione di quella operativa. Con il massimo gaudio delle prefiche di professione, dei guastatori, dei sicari, degli untori ….. di quelli veri, che non stanno solo all’opposizione e che non si qualificano solo come pinocchietti stronzetti.
Ti auguriamo un buon natale, un buon riposo e… soprattutto un rinnovato spirito indomito, non accecato però da una irrazionale incapacità di ascoltare pareri, dissensi e contrarietà altrui. Non solo fuori dal Pdl, ma anche dentro, e soprattutto da parte di quelli che non stringono tessera fra le mani e non portano torrenti di tessere. Come noi.
 

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