Senza l’Europa, forte della sua moneta e decisa a rinsaldare l’economia reale contro quella virtuale, non c’è progresso sicuro. Gravi gli errori commessi dagli USA sia in politica internazionale sia nella finanza.
Gino Ragno
10 Ottobre 2008 in Pages
Caro Cambareri,
con queste poche righe intendo rivolgermi ai cari amici e agli amici che già ci leggono e agli altri italiani che certamente ci seguiranno, rinfoltendo il numero di coloro che dimostrano di seguire e, soprattutto, condividere la nostra scelta, la scelta di italiani NazionalEuropei. Il sito de “L’Europa della Libertà” è un altro importante passo, appunto, per dialogare e convincere le migliaia di italiani che rifiutano il debordante scetticismo imperante intendendo costituire nel nuovo PdL una forza di valido convincimento culturale e politico, idonea a guidare la sfida del futuro per creare l’Europa del domani, libera, una, forte, indipendente.
I gravi errori commessi dagli USA sia in politica internazionale sia nell’economia bancaria, legata al liberismo selvaggio, hanno fatto dimenticare a molti osservatori come il vincitore rimane ancora una volta l’Euro, su cui si sono affidate le economie asiatiche emergenti. Questa grande vittoria non ha conseguito l’obiettivo che in tanti, in silenzio, ritengono ormai necessario raggiungere, cioé “sbullonare” letteralmente l’economia statunitense dalla guida assoluta della finanza mondiale. Oggi, fra le turbolenze dei mercati e delle borse che calano ogni giorno di più, creando forti preoccupazioni ai risparmiatori ma soprattutto alle medie imprese, riteniamo e vogliamo ritenere che si stia avvicinando il momento in cui la funzione equilibratrice della polticia europea, non solo quella finanziaria, realizzerà il raggiungimento di una guida unica e di una marcia sola, con i medesimi obiettivi e destini. Senza l’Europa, forte della sua moneta e decisa a rinsaldare l’economia reale contro quella virtuale, non c’è progresso sicuro. Diamoci una mossa, dovremo finalmente farcela tutti noi Europei!