Gino Ragno: APPELLO AL CAPO DELLO STATO PER GIANO ACCAME SENATORE A VITA

14 Dicembre 2008

Pubblichiamo il testo completo inviato da Gino Ragno al Secolo d’Italia e apparso in una stesura ridotta sul quotidiano romano il giorno 12 Dicembre a firma di Lanna. Il contenuto dell’informazione era già apparso su Parvapolis e Sabaudiain, che avevano lanciato on-line la sintesi dei lavori del Convegno dell’Europa della Libertà, compresa la proposta avanzata da Gino Ragno su Giano Accame. A proposito di informzione, ci ha lasciato più che perplessi il completo, ermetico silenzio tenuto dai grandi quotidiani nazionali, di Milano e di Roma. Ad iniziare dal Giornale, che non ha riportato la notiza neppure sulle pagine della cronaca. Ciò non può significare altro che l’iniziativa dell’Europa della Libertà, con Cambareri e Ragno, e dell’on. Stefano Zappalà sta dando già di che pensare a più di qualcuno. Meraviglia nostra, semmai, è che il Secolo ha continuato a pubblicare le informazioni relative al Convegno.

 

Tutto è accaduto all’improvviso al Ripetta Residence di Roma allorché il nuovo centro [n.d.r.: movimento] “Eropa della Libertà” ed il Circolo di AN di Roma Centro Uno dibattevano sul tema attuale della “grande Europa dall’Atlantico agli Urali” sabato scorso 6 dicembre.L’unica manifestazione politica a Roma indetta per  quel sabato era quella appena citata alla quale partecipavano esponenti qualificati  del PdL come l’on. Stefano Zappalà, presidente dei deputati europei di Forza Italia, Giano Accame, il giudice della Corte d’Appelo di Roma e già deputato di AN Nello Neri, il fisico nucleare Marcello Lattuada, il filosofo Niko Cambareri, l’architetto Mini Mini, Enea Franza. Dopo l’introduzione di Cambareri che affrontava  l’impegno sull’unificazione del centro-destra nel futuro partito della libertà, il Popolo della Libertà, sotto la direzione del premier Berlusconi, il coordinatore Gino Ragno ha lanciato non una candidatura ma un appello: “Stamane, mentre noi siamo al lavoro, rifiutando le liberatorie del week-end, mi sono destato  con un’idea fissa.  Mi matellava sulle tempie un nome ed una carica istituzionale: Giano Accame senatore a vita.”  E’ scoppiato un pandemonio di applausi. “Fate subito la proposta al Capo dello Stato”, hanno aggiunto molti degli amici e dei presenti della platea al Ripetta Residence [ndr. appartenenti anche ad altri lidi politici], “Gino Ragno e Giano Accame fanno politica da quando erano ragazzi, dall’età di quindici anni.” Giano Accame li sintetizza, li rappresenta, li libera da ogni nostalgimo, perchè egli per primo ha cercato sempre nuove strade ed itinerari politici nuovi da percorrere. Il ponte di “Nuova Repubblica” con Randolfo Pacciardi, l’aver esplicato un grande ruolo di sdoganamento della Destra con il “Socialismo Tricolore” ai tempi di Craxi, l’aver diretto il quotidiano di AN negli anni decisivi di Tangentopoli con l’incarico ricevuto da Fini. Lo storico, l’intellettuale, lo scrittore, l’anticipatore di eventi va promosso a nome di tutto il centro-destra, forte delle sue ottanta primavere vissute con la schiena diritta.”

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