La storia del telescopio spaziale Hubble su Galileo on line

15 Maggio 09

Fonte: Galileo on line

Spazio | MISSIONE NASA

Ultimo tagliando per Hubble

 Per il vecchio Hubble, quella partita il 12 maggio scorso sarà l’ultima missione di soccorso: il telescopio spaziale in orbita dal 1990 verrà assistito dalla tecnologia di Webb, il supertelescopio di 24 metri per 12 designato a succedergli nel 2014. Dal 2007 il rilevatore ad alta risoluzione di Hubble, cui dobbiamo sorprendenti immagini del cosmo, è entrato in black out. Ora a sostituirlo sarà il circuito integrato ASIC realizzato per Webb (Application-Specific Intergated Circuit), che affronterà cosi il suo primo volo. Nel corso di cinque passeggiate spaziali gli astronauti  rimetteranno in funzione due strumenti, ne istalleranno di nuovi ed effettueranno le sostituzioni necessarie a mantenere in efficienza il telescopio fino al suo pensionamento fra cinque anni.
Per il telescopio spaziale più famoso al mondo questa è la quarta missione di manutenzione (Hubble non molla). Progettato da NASA ed ESA, Hubble ha una lunga carriera di esplorazioni e scoperte, una storia gloriosa che inizia con la “cattura” della collisione tra il pianeta Giove e la cometa Shoemaker-Levy 9 nel 1994 ed arriva alla ripresa nel 2008 di Fomalhaut, il primo pianeta extrasolare immortalato nel suo magmatico pulviscolo protoplanetario. Ma già nel 1995 Hubble ci aveva regalato immagini spettacolari Deep Field, un’inquadratura di un trentesimo di milionesimo del cielo notturno puntellata di galassie deboli, mentre nel 2007 ci ha resitituito le immagini in serie di 179P Holmes, una cometa che nel giro di 24 ore aveva aumentato la propria luminiosità di un milione di volte (Fotogrammi di luce)
Ad Hubble, comunque, non dobbiamo solo scatti inediti e sensazionali, ma anche osservazioni più minuziose e puntuali che hanno permesso di  gettare nuova luce sulla misteriosa origine del nostro universo (Via Lattea senza veli). Nel 2006, per esempio, il velivolo spaziale come una macchina del tempo ci aveva riportato indietro di 500 milioni di anni, all’epoca di una gigantesca collisione tra due galassie alle porte del sistema solare. Un ritorno al futuro, se è vero, come sostengono i cosmologi, che tra sei miliardi di anni anche la nostra via Lattea andrà a scontrarsi con la vicina Andromeda originando una fusione intergalattica simile a quella fotografata dalle telecamere oggi deteriorate (Fusione galattica).
Con la sostituzione dell’ASIC, Hubble si prepara a cedere il passo al suo successore, che gli assomiglia ma che arriverà a distaccarsi 1,5 milioni di  chilometri dalla Terra (Ecco Webb, il successore di Hubble). Il prossimo volo di ASIC sarà a bordo di Webb.
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