Galileo online da Science: la città di Altinum, l’antica Venezia romana, è stata scoperta


 

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5 agosto 09 Culture | ARCHEOLOGIA

Altinum, la Venezia romana

I ricercatori dell’Università di Padova hanno trovato l’antico porto del I secolo a.C, ancora sepolto  alle spalle della laguna. Le immagini agli infrarossi su Science


Una città invisibile, alle spalle di Venezia, riportata alla luce dalle telecamere a infrarossi dei ricercatori del Dipartimento di geografia dell’Università di Padova guidati da Andrea Ninfo. Il nome della città è Antinum, un antico porto romano risalente al primo secolo a.C., le cui immagini sono ora su Science.
I ricercatori italiani erano certi che la città fosse proprio lì dove è stata trovata ma non riuscivano a vederla perché, come si vede nelle fotografie, tutta l’area è ricoperta da piantagioni di mais e soia. È stata la siccità del 2007 a permettere che le fotografie aeree scattate nell’infrarosso vicino e nel visibile rivelassero le strutture presenti nel sottosuolo, mostrando il volto della città scomparsa.
L’insediamento romano, all’intersezione delle antiche via Annia e Augusta, appare nelle foto come una piccola Venezia. Nelle immagini appaiono i contorni dettagliati delle mura della città,  monumenti, teatri, edifici e strade, oltre a una complessa rete di fiumi e canali, prova dell’ingegno degli antichi abitanti per dominare la laguna. “È l’insediamento romano più vasto dell’Italia settentrionale e tra i pochi in Europa a non essere stato sepolto da città medioevali o da costruzioni moderne”, sottolinea Ninfo. 
Questa città, grande quanto Pompei (circa un chilometro quadrato), è stata abbandonata tra il quinto e il settimo secolo d.C quando gli abitanti colonizzarono le isole più a nord per fuggire dai barbari. Nel corso del tempo, le pietre e i mattoni di Altinum sono serviti per la costruzione dei palazzi e delle chiese di Venezia e le rovine sono state progressivamente sommerse dalla laguna (qui il link al video pubblicato dalla BBC)
Riferimento:Science DOI: 10.1126/science.1174206
Credit immagini: A. Ninfo, Università di Padua

di Alessandro Desgus

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