Libero Grassi. Diciotto anni che non sono trascorsi invano

29 Agosto 2009

L’Europa della Libertà: trovare nel proprio animo il coraggio e il dovere di dire no alla criminalità organizzata. Libero Grassi è un eroe solitario per tutte le stagioni, per tutti gli italiani. Il suo esempio non può morire

 

Un uomo che non si piegò ai mafiosi. Un uomo che fu ucciso dai mafiosi. Un uomo che preferì la libertà morale e civile al vivere sotto minaccia, fino al sua assassinio. Un uomo che aprì la strada del reagire alla criminalità organizzata vincendo la paura, in solitudine, anche in assenza dei rappresentanti dello Stato. Un esempio da non dimenticare e da additare. Con esso e per mezzo di esso e di altri casi simili di coraggio civile limpido ed estremo, si costruisce una società affrancata dalla minaccia e dalla paura della minaccia delle organizzazioni criminali e dei potentati di qualsiasi tipo. Con esso e per mezzo di esso una società ha coordinate e contenuti che la sostanziano moralmente, che additano cosa significa cercare di vivere e voler vivere giornalmente nella dimensione della libertà dal ricatto e dalla minaccia, anche e soprattutto nell’ambito delle attività produttive. Linfa vitale ed energia inesauribile per chiunque non vuole abbassare il capo e per una società in cui le molteplici dinamiche di intrapresa e di concorrenza e di fattiva produzione sono espressione non solo di facciata di condizioni fondamentalmente sane; in cui l’azione dello Stato risulta appoggiata, aiutata, corroborata da uomini e donne che si recano dalla Polizia a denunciare l’assillo della minaccia e gridano alto il no, il non voler pagare, il non voler  più pagare il pizzo. Dalla Sicilia a tutto il resto della Nazione.

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