Unesco: al via la protezione del patrimonio culturale sommerso

16 April3 2010

Fonti: Archaeogate on line – Prof. Sebastiano Tusa, Soprintendenza del Mare

 

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La Convenzione UNESCO per la protezione del patrimonio culturale sommerso è entrata in vigore

Redazione Archaeogate
L’8 aprile 2010 la Convenzione UNESCO per la protezione del patrimonio culturale sommerso, ratificata dal Parlamento Italiano con legge 23 ottobre 2009, n. 157, è entrata formalmente in vigore e costituirà fonte giuridica cogente per la gestione del patrimonio culturale sommerso. Siamo particolarmente felici di tale avvenimento perché l’applicazione di tale convenzione costituisce un passo in avanti considerevole nell’acquisizione di quella civiltà giuridica che molto spesso viene calpestata nel settore della gestione dei beni culturali emersi e sommersi. Con questa convenzione vengono stabiliti alcuni elementi estremamente importanti di grande valore etico e sociale, oltre che culturale. Viene sancito il principio fondamentale che il patrimonio culturale sommerso non può essere commercializzato e possiede un interesse comune per l’umanità. Parimenti importante è il principio della cooperazione internazionale considerato come unica forma di gestione della ricerca e valorizzazione del patrimonio culturale sommerso soprattutto quando questo si trova in acque extraterritoriali ed oltre la zona contigua. Infine tra i principi innovativi sottolineiamo quello che sancisce la necessità, ove possibile, di scegliere come via prioritaria la conservazione in situ dei relitti, dei reperti e dei contesti storico-archeologici sommersi. La convenzione UNESCO costituisce un insostituibile strumento che garantisce una gestione ecosostenibile ed eticamente corretta dell’immenso patrimonio culturale sommerso nel quadro di un contesto internazionale di cooperazione e solidarietà. La Soprintendenza del Mare, ancor prima dell’entrata in vigore ufficiale, ha seguito i principi della convenzione e ne ha ottemperato rigorosamente gli obblighi. Riteniamo che anche questo strumento e la sua osservanza siano stati alla base del successo della Soprintendenza del Mare sia al livello regionale, che nazionale ed internazionale. La Soprintendenza del mare della Regione Siciliana che, attraverso la costante presenza del Soprintendente, ha seguito l’intera gestazione della Convenzione ed ha contribuito nell’ambito della delegazione italiana alla sua redazione, plaude alla sua entrata in vigore effettiva nella convinzione che essa costituirà uno strumento utilissimo per indirizzare ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale sommerso.