Viaggiatori italiani nell’impero ottomano. Terzo festival all’ambasciata turca di Roma

02 Dicembre 2010

Fonti: Adnkronos, Radiowebitalia

 

“Cose Turche. Racconti dei viaggiatori italiani tra XVI e XX secolo”

 

 

 

01/12/2010 – Roma – Lo spazio espositivo dell’Ufficio cultura e informazioni dell’Ambasciata di Turchia a Roma ospitera’ da giovedi’ la mostra ‘Cose Turche. Racconti dei viaggiatori italiani tra XVI e XX secolo’. L’esposizione, curata da Nadia Fusco e Marco Maggioli e realizzata nell’ambito della III edizione del Festival della letteratura di viaggio, ripercorre gli itinerari descritti nei resoconti di viaggiatori italiani in Turchia dal XVI al XX secolo: commercianti, intellettuali, ambasciatori, militari. Ciascun racconto e’ frutto di una grammatica personale, legato alle ragioni individuali che hanno guidato e motivato il viaggio. In mostra volumi originali, carte geografiche, fotografie e cartoline storiche provenienti dalla Cartoteca, dagli Archivi e dalla Biblioteca della Societa’ geografica italiana.
Una parte dei materiali espositivi sono anche contenuti in un volume dedicato alla mostra curato da Nadia Fusco e realizzato dalla Societa’ geografica italiana e dal Centro turistico studentesco e giovanile. Le pagine scelte dai resoconti di viaggio sono tratte da: Benedetto Ramberti, Giovanni Antonio Menavino, Giuseppe Rosaccio, Pietro Della Valle, Giovan Battista Donado, Giovanni Francesco Gemelli Careri, Giuseppe Sorio, Domenico Sestini, Lazzaro Spallanzani, Giambattista Casti, Carlo Mantegazza, Edmondo De Amicis, Lamberto Vannutelli.
Per molto tempo i resoconti di viaggio e la letteratura odeporica sono stati lo strumento privilegiato per il processo di costruzione della cultura mediterranea e per la diffusione della conoscenza. Oltre ai francesi e ai britannici, anche gli italiani hanno attivamente partecipato allo sviluppo di un importante canale di comunicazione con la Turchia e particolarmente interessanti risultano essere i loro racconti. Scorrendo le pagine delle memorie di questi testimoni privilegiati si coglie l’eco delle vicende storiche che hanno contribuito prepotentemente a plasmare l’immagine della Turchia, del suo popolo, della sua cultura e della sua coscienza collettiva.