Isola di Ischia: quale futuro? Ecco le proposte dell’on. Lauro

19 Gennaio 2011

Fonte: ROMANEAPOLIS – Salvatore Lauro

 

Ischia, l’Isola del Verde e del Benessere

Manifesto di programma – Un’iniziativa di Salvatore Lauro

 

Un documento per rilanciare l’isola d’Ischia.
Aderisci anche tu.
Leggi il documento di proposta e sottoscrivilo indicando il tuo nome o quello dell’ente di appartenenza: verrai aggiunto alla lista dei promotori del’iniziativa.
Invia anche proposte e progetti e temi da discutere ed approfondire.
 
Ischia, “l’Isola Verde” conosciuta nel mondo grazie allo charme derivante dal mito degli anni ’60, deve divenire “l’isola del Verde e del Benessere”.
Degli anni ’60 resta solo un bel ricordo, perché il mondo cambia, i consumatori diventano più esigenti e l’isola non è più competitiva. E’ necessario- come diceva Voltaire – “saper coltivare il proprio giardino”.
Sicuramente la nostra generazione non lo ha saputo fare del tutto; ma, di certo lo ha arricchito di tante strutture alberghiere alcune di prim’ordine, altre di genere molto dubbio che sanno far leva solo su un patrimonio di risorse naturali e uniche come le terme e le spiagge.
Per ricostruire “l’Isola del Verde e del Benessere”, noi isolani dobbiamo partire da una consapevolezza: il patrimonio ambientale, termale, paesaggistico e culturale di Ischia appartiene non solo agli isolani ma all’intera umanità.
Proprio perché ne siamo i custodi, il mondo ci guarda e ci giudica valutando la capacità di difendere, di gestire e di valorizzare questo grande patrimonio.
Ma come si fa, a valorizzare le risorse in un mondo globale sempre più competitivo?
E’ necessario un intervento vero, tempestivo e appassionato avendo una visione globale per fare sistema, collegando pubblico e privato per cambiare l’immagine dell’isola.
Certo è che gli imprenditori e gli amministratori non possono fare tutto da soli se non si stimola la partecipazione attiva dei cittadini, delle associazioni, del volontariato, delle imprese e dei clienti/turisti fruitori.
Oltre al rispetto del patrimonio attuale, è necessario incoraggiare e stimolare la creatività nel settore dello spettacolo, nella moda, nell’artigianato, nell’ enogastronomia, nello sport e nel turismo.
E’ necessario riconoscere le professionalità presenti, ma bisogna investire nella formazione, nell’innovazione e nella ricerca per far crescere nuove competenze.
Con l‘aiuto delle nuove tecnologie la nostra isola può e deve puntare all’avanguardia per quanto riguarda la tutela del paesaggio e l’accoglienza dei turisti intervenendo, ove necessario, anche con nuove infrastrutture fisiche.
Dobbiamo incoraggiare gli artisti a venire e promuovere i nostri paesaggi, mettendo anche a disposizione le nostre location per film e documentari.
Questa è “l’Isola del Verde e del Benessere” che ho in mente.
E che non è difficile realizzare. Ma è necessario partire dalla convinzione che dobbiamo, insieme, fermare il degrado, o meglio, arrestare la deriva nella quale ci muoviamo.
Per l’anno in corso, dicono gli scenari della Camera di Commercio, Ischia potrebbe pagare la crisi dei mercati finanziari, la crescita del prezzo del petrolio, e il rallentamento dell’economia tedesca, da sempre piazza privilegiata per il turismo straniero sull’isola.
La classe imprenditoriale soffre la scarsa cultura associativa; non sa mettere in rete i vari settori, in particolare quello trasportistico e della logistica.
La “Passione Isolana” dovrebbe diventare un valore da creare e rivendicare, sia per la classe politica, che per la classe imprenditoriale.
La società isolana, ritrovando la “Passione”, supererebbe così la perdurante fase di autocompiacimento forse erede di un glorioso passato, ma incapace di costruire un futuro di successo.
Allora, per muovere il cambiamento, Vi propongo di completare il mio manifesto, provando a scrivere assieme sul blog i comparti economici, le attività sociali, rispetto ai quali con uno sforzo professionale di continuità e programmazione, possiamo affrancare la nostra Isola dalla deriva e restituirle il ruolo di “Isola del Verde e del Benessere”.
Mare, Porti turistici, Territorio, Viabilità, Traffico e Ambiente, Giardini, Impresa e cultura, Musei, Musica, Nuove Tecnologie, Paesaggio, Promozione della cultura all’estero, Stile Isolano, Eventi, Cinema, Televisione e Mass Media, Sport, aree di fiscalita’ agevolate.
Sono certo che ce ne sono altri. Tanti altri “asset” si dice in gergo economico, sui quali adottare strategie di sviluppo, perché i beni ambientali, termali, paesaggisti e culturali necessitano di continua manutenzione e tutela.
Uniti per nutrire una visione d’insieme strategica, anche facendo ricorso a riforme, come l’unificazione amministrativa attraverso la riduzione, nel tempo, dei municipi e la costituzione di un unico comune isolano.
Vi rendete conto quanto di lavoro possibile, alla nostra portata, c’è da fare?
Dobbiamo farlo. Ce la possiamo fare e chi crede in tutto ciò partecipi alla stesura del manifesto, aderisca alla nostra iniziativa.
Per inviare proposte e progetti coerenti con il manifesto e temi da approfondire, entra nel mio blog.
On. Salvatore Lauro
Presidente Arcipelago Campano
www.salvatorelauro.com
Skype lauro.it
salvatorelauro@hotmail.com
salvatorelauro@ischia.it

 

                                                                                                                                             

Indice
Premessa di Salvatore Lauro
Le parole d’ordine, gli asset di sviluppo:
Aree a fiscalità agevolata
Cinema, Televisione e Mass Media
Eventi
Giardini
Impresa e cultura
Mare, porti benessere e termalismo
Musei e luoghi della cultura
Musica
Nuove Tecnologie
Paesaggio
Porti turistici
Promozione della cultura all’estero
Scuola e Professioni
Siti Unesco
Sport
Stile Isolano
Turismo
Terme, Benessere e Sanità
Viabilità, Traffico e Ambiente
Legenda
Aree a fiscalità agevolata
Se ne parla troppo spesso. A vuoto. Senza sapere cosa, quando e come realizzare la cosiddetta “zona franca”. Ischia ha perso tanti appuntamenti, come d’altro canto il Paese: abbiamo avuto molte difficoltà a importare il modello “irlandese”. La recente approvazione di “Napoli Est” ad area a fiscalità agevolata, e il cosiddetto federalismo, aprono però nuovi scenari per le isole del golfo di Napoli.
Proposta
“L’Isola d’Ischia area a fiscalità agevolata”, così come già previsto da leggi esistenti, darebbe all’intera regione, un ineguagliabile motore di sviluppo. Arcipelago Campano si fa portavoce di questa istanza che viene dal basso, ma che è supportata dai numeri dell’indotto economico che darebbero ossigeno ad un’economia territoriale che attualmente arranca senza progetti precisi. La Comunità europea (art. 158 – ex articolo 130A) garantisce la possibilità di tale intervento (1)
Cinema, Televisioni e Mass Media
Le produzioni televisive e cinematografiche devono trovare negli operatori e nelle istituzioni isolane un partner per la produzione di film e documentari ma anche di eventi musicali e culturali per promuovere anche attraverso nuovi canali (web tv) la comunicazione delle bellezze del territorio.
Proposta
Offrire l’Isola come location ideale per produzioni televisive e cinematografiche attraverso un’azione di comunicazione diretta verso i principali produttori mondiali.
Impegnare la Rai e le altre emittenti ad inserire nei loro palinsesti, alcuni format che propongano le isole così come proposto dallo Statuto Rai, a salvaguardia della cultura, della tradizione e della specificità isolana.
Rispettare la legge 192/98 che sancisci l’obbligo per le televisioni di destinare parte delle proprie risorse per l’acquisto di opere cinematografiche italiane e impegnare Rai International ad essere lo strumento chiave della promozione delle isole italiane all’estero.
Eventi
L’Isola di per sé conferirebbe un’atmosfera unica ed inimitabile agli appuntamenti d’affari, alle iniziative culturali, agli accadimenti sociali.
Ma l’Evento inteso come strumento di aggregazione per diffondere le diverse forme di sapere richiede professionalità e competenza, programmazione e continuità. Si deve migliorare per costruire un cartellone di Eventi che sappia parlare in termini di programmazione, anche nei periodi invernali.
Troppe volte denunciamo l’approssimazione e il pressappochismo della Pubblica Amministrazioni comunali, provinciale e regionale a promuovere eventi che risultano poi incapaci di proporsi al sistema privato dello sponsoring e della promozione.
L’inserimento in bilancio di mere risorse pubbliche, per la realizzazione di manifestazioni, di fatto impedisce la corretta articolazione di eventi culturali di ogni tipo, attivando il sistema del “public private partnership”, in cui l’ente pubblico, dialoga e stabilisce col privato, la realizzazione dell’evento nel miglior modo possibile.
Veti trasversali e continui (se non silenzi, che non si trasformano in assensi), talvolta rappresentano la realtà problematica di chi si imbatte sul territorio per la realizzazione degli eventi stessi.
Il risultato sono, per lo più, manifestazioni a spot, che non si ripetono nel tempo e che non producono sinergie, ma disperdono risorse penalizzando l’immagine dell’isola.
Proposta
Programmare con anticipo annuale ogni tipo di manifestazione culturale, ludica e sportiva che possa godere di supporto pubblico, e capace di aggregare almeno una quota di risorse private, dando la più ampia trasparenza alla concessione dei finanziamenti e la massima comunicazione.
Individuare le location pubbliche e private più suggestive, attrezzandole in maniera adeguata, così che possano identificarsi in aree di eccellenza multifunzionale per ospitare gli eventi.
Giardini
L’Isola verde rappresenta ancora la patria di giardini apprezzati e conosciuti nel mondo per la rarità delle piante e per la bellezza unica dei siti. Ma come mai questi sono meglio patrimoni apprezzati dagli stranieri che dai nostri connazionali?
Forse perché la cultura del “giardino” nel nostro Paese è in declino? Dobbiamo, quindi, avviare dai giardini isolani una nuova stagione del “rinascimento verde”.
Proposta
Un buon giardino non è costoso nella sua realizzazione e può essere di facile manutenzione e di utilità sociale: contributi comunali alla realizzazione privata condominiale, sul modello adottato dal Comune di Torino rappresenterebbero una sperimentazione apprezzata anche dall’attenta stampa straniera ed avviare anche un modello innovativo di sviluppo e recupero ambientale.
Il verde vince sul cemento: questa dovrebbe essere la nuova logica fatta propria dagli amministratori e dai cittadini isolani.
Impresa e Cultura
In un mondo globale, ciò che solo qualche decennio fa appariva un originale connubio, ora rappresenta un insostituibile e stimolante dialogo tra due aspetti dello stesso mondo… che finiscono per somigliare. L’Impresa è sempre più creativa e stimolata al confronto tra esperienze e culture diverse; la cultura ha fatto proprie alcune tematiche care all’Impresa come l’attenzione ai consumatori, il controllo di gestione, le politiche di marketing.
Proposta
Liberalizzare, liberalizzare, liberalizzare.
Lo Stato che per tutelare il patrimonio finisce per non gestirlo, non renderlo fruibile, mortificandolo nelle occasioni pubbliche, negli eventi, nel rapporto con il turismo, è uno Stato che non ci piace.
La tutela si trasforma in oppressione. E nessuno stato di oppressione e di controllo è capace di generare ricchezza.
Mare
Il Mare divide o unisce? La questione è antica quanto il mondo.
Il Mediterraneo unisce popoli e culture diverse. Ischia è un’isola mediterranea e deve rilanciare il suo rapporto con il mare che sembra in questi anni più una problema da gestire con affanno che una risorsa da mettere a reddito.
Ischia non può limitarsi ad essere una valvola di sfogo per Napoli. Il problema di infrastrutture, che esiste, deve trovare una risoluzione attraverso l’elaborazione di progetti di vera intermodalità, ripensando i collegamenti con la terraferma in una logica sinergica anche con vettori innovativi, crocieristici, per ogni tipo di clientela turistica.
Bisogna verificare le infrastrutture di terra per garantire il mantenimento delle spiagge, l’esistenza di attività commerciali caratteristiche e tipiche lungo la costa. Le infrastrutture finora realizzate mortificano la vocazione diportista, perché di fatto rendono inaccessibile la fruizione dei servizi al turismo da parte di coloro che vorrebbero vivere l’isola dal mare, con le proprie barche.
Proposta
Privatizzare i trasporti, liberalizzare le linee vuol dire trasformare il mare in una risorsa. Proteggere e tenere obbligatoriamente organizzate e pulite le spiagge e adeguarle ai nuovi tipi di turismo, in una logica di programmazione, rappresenta la migliore garanzia di un ritorno economico…dal mare. Favorire iniziative sul diportismo per aumentare i flussi turistici non solo stagionali.
Salvaguardare e implementare il nuovo parco marino “Regno di Nettuno”.
Utilizzare l’Isola come luogo di forum, incontri e dibattiti ad alto contenuto scientifico e di valenza internazionale, sul tema dell’ambiente marino.
Infine, è necessario puntare forte sul diportismo. Con i suoi numerosi e bellissimi approdi, in grado di ospitare dai mega yacht alle barche a vela, Ischia rappresenterebbe davvero la punta di diamante del Golfo di Napoli per una vacanza in barca. I caratteristici porti di Ischia, Casamicciola e Sant’Angelo sono davvero attrezzati per dare il massimo comfort a chi vi soggiorna?
IL porto di Lacco Ameno negli ultimi anni è stato notevolmente migliorato tanto da attrarre oggi anche mega yatchs con un primo successo.
Musei e luoghi della cultura
Ischia ha un patrimonio culturale che risale al mondo classico greco romano. Persino in età medioevale la bellezza dell’isola ha prevalso… Il Castello Aragonese, Ischia Ponte e Lacco Ameno potrebbero assurgere ad un ruolo guida come sede di eventi culturali non solo italiani.
Proposta
Ipotizzare Ischia come “Capitale Europea della Cultura”. Una Capitale europea, isolana, sarebbe un modo legittimo quanto originale per proporre la destinazione in modo nuovo, cercando gemellaggi con altre isole e con località leader del turismo internazionale.
Musica
Ischia, grazie anche a cittadini importati, è sede di manifestazioni come il Festival Jazz e offre anche corsi di formazione per giovani talenti presso la Fondazione Walton. La musica può essere uno straordinario strumento per promuovere Ischia nel mondo e si potrebbe anche pensare a costituire delle sinergie con tutta l’area della Provincia.
Proposta
Inserire un cartello degli eventi musicali nella programmazione generale, così da alimentare anche flussi turistici interni a tutto l’arcipelago campano; sarebbe auspicabile promuovere l’informazione per turisti sugli appuntamenti musicali locali, nazionali ed internazionali tra Capri, Sorrento, Positano, Procida, Area flegrea e Ischia.
Nuove Tecnologie
Il patrimonio cultura – tecnologie – innovazione è fondamentale per il superamento della disinformazione. Nell’attuale gestione miope, individualistica, (non solo degli eventi e delle strutture pubbliche) è necessario, quindi, innescare processi di sviluppo e di comunicazione con le nuove tecnologie.
Esse possono stimolare il rapporto tra il patrimonio culturale e la gente che viene invitata in modo nuovo a conoscere la propria storia.
Proposte
Lo sviluppo della banda larga, del wi-fi e della tv web è la necessaria infrastruttura per rendere realmente fruibile il patrimonio culturale. E’ ipotizzabile a questo punto la realizzazione di filmati storico-culturali sulle destinazioni turistiche, sul modello della televisione di Sky, approfondendo le tematiche a seconda degli interessi del target.
La piattaforma Romaneapolis.tv è pronta, ed è disponibile alla realizzazione di tale progetto.
Paesaggio
L’abusivismo diffuso specie nelle aree più pregiate e tutelate non deve essere l’elemento che ci fa arrendere di fronte ad un esigenza che comunque sentiamo primaria: difendere la naturale bellezza dei luoghi. Purtroppo la modesta qualità urbana, le scelte urbanistiche casuali sono frutto di una sbagliata delega alle regioni, già 30 anni fa, l’assenza totale di una disciplina locale avrebbe meritato l’ottenimento di qualche forma di controllo da parte dello Stato. Certo Ischia può vantare ville bellissime, giardini, parchi e terrazze sul mare di grandissimo pregio e, per fortuna, la bellezza naturale delle isole che predomina ancora oggi, ma non per molto se non si pone un immediato freno ed un nuovo indirizzo strategico.
Proposte
Riconoscimento della tipicità isolana promuovendo qualsiasi opera di ristrutturazione o recupero urbano ed edilizio con materiali, colori mediterranei e linee architettoniche integrate in un unico progetto condiviso, così da conferire all’isola un aspetto meno da baraccopoli, come oggi talvolta si presenta, ma prendendo spunto dall’immagine che ci propongono Mikonos, Panarea, Porqueroles, Portofino, Ponza, Saint Tropez , Porto Cervo mete di clientela selezionata ed esigente.
Promozione della cultura all’estero
Fare leva sulle comunità di Isolani all’estero per promuovere l’immagine, le tradizioni, la cultura del territorio avrebbe più di un senso nell’alimentare una positiva ricaduta economica. Non c’è solo San Pedro in California, forte di 35.000 abitanti che discendono direttamente o indirettamente dagli ischitani.
Proposta
Un calendario di incontri presso le principali comunità italiane all’estero, promossi in accordo tra enti pubblici e privati potrebbe sostenere un nuovo interesse turistico e commerciale verso il territorio da parte di soggetti che si sentono in qualche modo legati ad una storia comune. L’isolano emigrato potrebbe, se adeguatamente stimolato, divenire il primo missionario del nuovo progetto di sviluppo dell’isola.
Porti Turistici
Ischia non riesce a intercettare il turismo nautico appieno, per una grave mancanza di posti barca di qualità specie per natanti di grandi dimensioni. Tagliata fuori da una ricca fascia di mercato, l’Isola si accontenta di tanti (forse troppi?) vacanzieri giornalieri affollano pericolosamente le coste e le spiagge isolane.
Proposta
Individuare aree per realizzare una banchina commerciale esterna alle attuali strutture portuali da destinare esclusivamente al trasporto commerciale liberando le attuali aeree da destinare esclusivamente al turismo e ad diporto.
Curare l’immagine degli approdi come ci insegnano tutte le maggiori località, dalla costa ligure alla costa azzurra, la zona adriatica, dove lo sbarco “sull’isola” dovrebbe rappresentare l’approdo su un’oasi e l’inizio di una sicura vacanza, con l’invito ad addentrarsi sul territorio per conoscere i luogo, la storia e la cultura. Praticamente “il porto come biglietto da visita”.
Creazione di nuovi approdi turistici a Ischia Porto, Ponte e Forio.
Scuola e professioni
Sull’Isola d’Ischia la formazione professionale potrebbe contraddistinguersi in modo forte se il modello formativo locale adottasse canoni e strategie sul modello dei college americani. Già dalle scuole dell’obbligo dovrebbe essere posta al primo posto l’accoglienza turistica dell’ isola e la tutela del turista.
Partiamo dagli istituti superiori per l’avviamento alle professioni turistiche e del mare; se crescesse il rapporto tra scuola-impresa la formazione secondaria rappresenterebbe la vera occasione di formazione e di avviamento al mondo del lavoro, offrendo al mercato un’offerta forte e qualificata. Questa risorsa giovane sarebbe anche il miglior biglietto da visita del territorio che si farebbe così apprezzare e conoscere anche “fuori”.
Proposta
Ischia potrebbe essere la sede ideale per organizzare i “Summer Camp” di Università e scuole prestigiose che cercano location per “svernare” e arricchire la propria formazione tradizionale di esperienze come il team building. L’università italiana ha un deficit di offerta formativa diretta agli studenti stranieri in particolar modo per quelli europei, pensata ad implementare la presenza di giovani studenti provenienti da Paesi emergenti.
Per favorire ed implementare le presenze di giovani studenti, anche stipulando accordi di gemellaggio con istituti esteri anche per permettere lo scambio per i nostri studenti. Utilizzare le location da favorire sono i tanti alberghi dell’isola che vantano primati in Campania sulla quantità di posti letto e che sarebbero disponibili a costruire un pacchetto innovativo per permettere stage a studenti stranieri.
Siti Unesco
La Costiera Amalfitana e il parco nazionale del Cilento sono gli unici siti dell’Unesco, bagnati dal mare in Campania.
Proposta
Candidiamo le isole dell’arcipelago a patrimonio dell’umanità, inserendole tra i siti Unesco meritevoli di tutela.
Sport
L’Isola si deve candidare a supporto dei giovani isolani accompagnandoli in un progetto di crescita sana con lo sport. La proposizione come location di campionati sportivi di rilevanza nazionale ed internazionale è una via obbligata per allungare la stagione turistica, apportando valide economie con l’indotto delle famiglie al seguito dei ragazzi. Particolare profusione degli sforzi per gli sport di nicchia, forti attrattori di un pubblico ben selezionato: nuoto, pallanuoto, sincronizzato, pattinaggio, tennis, pallavolo, pallacanestro ma anche scherma, ginnastica artistica e ritmica, le cui strutture in gran parte già realizzate e non sfruttate, hanno un reale modesto costo di gestione.
Proposta
Migliorare gli impianti sportivi e affidarli in gestione ai privati sulla base di un progetto condiviso, consentirebbero iniziative pubbliche e private nell’organizzazione di eventi sportivi, competizioni, tornei che richiamerebbero l’attenzione di selezionate fasce e di migliaia di sportivi, agonisti e dilettanti, con le loro famiglie ed accompagnatori.
Ciò permetterebbe ai nostri figli di poter raggiungere livelli agonistici, ad oggi solo un miraggio per l’impossibilità di allenarsi in maniera costante.
Stile Isolano
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Proposta
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Terme, benessere e salute
Ischia ha carattere vulcanico e fin dall’antichità le sue acque termali erano ben conosciute ed utilizzate, le sabbiature sono persino descritte dallo scrittore inglese Norman Douglas in “ Summer Islands” che dedica amorevole attenzione a “Ischia, l’isola di Tifeo”.
Le sue acque si aprono ai grandi flussi turistici ed una intensa attività scientifica consacra le cure termali al rango di terapie alternative alle terapie farmacologiche per la cura di molte affezioni.
Ischia: un Benessere vero, autentico, certificato dalla natura e fruibile tutto l’anno.
Altro che il benessere inflazionato delle destinazioni turistiche senza storia, senza terme, senza profumi, acque terapeutiche… tutte uguali, tutte improntate ai business, ai facili fatturati.
Proposta
Distinguersi nel mondo del benessere per la vera componente del termalismo: questo il dato comune, la battaglia che dobbiamo combattere come Sistema Paese rispetto a tante destinazioni mondiali dell’ipotetico benessere sempre presenti nel mercato, promosse e conosciute nel mondo come Abano, Saturnia, Fiuggi e Chianciano
Ischia è la capitale del termalismo italiano sul mare che può sviluppare un forte indotto derivante dall’incoming turistico.
Una intensa attività di ricerca e di corrispondenza alle terapie intraprese, scientificamente provate e certificate. La costituzione di una nuova entità giuridica attraverso uno spin-off universitario che certifichi la valenza scientifica delle terapie suddette.
Turismo
Destagionalizzare: una sola parola d’ordine chiara e precisa perché l’isola di Ischia è bella tutto l’anno. Le strutture ricettive possono lavorare tutto l’anno sia se superano logiche di comodo, sia se rientrano in un progetto di governo del territorio più ampio e che richiede la partecipazione del pubblico a scelte strategiche: programmazione e continuità negli interventi a supporto del settore.
Proposta
Una campagna internazionale a favore di un’immagine di salute, bellezza e benessere tutto l’anno e per tutte le fasce d’età, soprattutto per la prevenzione. Mettere al primo punto di qualsiasi proposta turistica l’Isola del verde e del benessere.
Viabilità, traffico e ambiente
Sono diverse facce dello stesso problema: quello di voler mantenere l’ambiente in condizioni di fruibilità virtuosa a vantaggio dei cittadini residenti e dei turisti.
E’ noto, ed e’ sotto gli occhi di tutti, che negli ultimi anni il traffico veicolare e’ cresciuto in maniera esponenziale rendendo invivibili le aree urbane.
Il problema va affrontato con fermezza ed intelligenza, consapevoli che la liberazione dei centri urbani dalla morsa del traffico, oltre a rendere vivibile (perché meno inquinato dai rumori, dallo smog, dai residui, etc.) il territorio, lo riassegna ai cittadini ed ai turisti, oggi materialmente impediti a godere del piacere di una semplice passeggiata.
E per un’isola che vive di turismo questa e’ una priorità assoluta.
Basti pensare ai motivi che dovrebbero indurre un turista a soggiornare sulla nostra isola quando l’ambiente e’ oramai del tutto simile a quello delle città da cui invece vorrebbe fuggire.
Ed allora si comprenderà il fenomeno della mancata fidelizzazione, esattamente contrario rispetto a quanto accadeva trenta – quaranta anni fa.
Proposta
Creazione – come oramai avviene in tutte le località turistiche – di isole pedonali (con interdizione integrale al traffico veicolare) nelle zone di maggior pregio storico e ambientale, con regole ferree, valide anche nei periodi di bassa stagione, nella prospettiva del doveroso lancio del turismo invernale.
Ampliamento, nei centri urbani, della ZTL con fissazione di orari lunghi di stop motori integrale, di modo da liberare le vie adiacenti il mare dalla presenza (e dai rischi) delle macchine, nei periodi della giornata solitamente dedicati alle passeggiate.
Impedire l’accesso, nei centri urbani, ai veicoli di grandi dimensioni da far circolare solo nell’anello extraurbano.
Legenda:
(1) Trattato Europeo
Titolo XVII (ex titolo XIV)
Coesione Economica e Sociale
Art. 158 (ex articolo 130 A)
Per promuovere uno sviluppo armonioso dell’insieme della Comunità, questa sviluppa e prosegue la proprio azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica e sociale.
In particolare la Comunità mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite o insulari, comprese le zone rurali.
(2) Spin-off: si intende la costituzione di una nuova entità giuridica (società di capitale o a responsabilità limitata) a partire dalle risorse di una società preesistente o da altre imprese.
Nell’ambito universitario l’avvio di spin-off nella ricerca viene inteso sia come strumento di valorizzazione del patrimonio conoscitivo dell’ateneo che come trasferimento al sistema produttivo di nuove conoscenze in campo scientifico e tecnologico. Obiettivo principale degli spin-off universitari è proprio quello di favorire il contatto tra le strutture di ricerca, il mondo produttivo e le istituzioni del territorio, per sostenere la ricerca e diffondere nuove tecnologie con ricadute positive sulla produzione industriale e il benessere sociale del territorio.