Federalismo e riformismo. Bersani e i suoi escamotage, che disillusione!

02 Febbraio 2011

Comunicato Eulà

 

Federalismo… federalismo e rincorsa demagogica fino alla rovina

Altro che grande coalizione PdL – PD

 

L’Europa della Libertà constata come le forze di opposizione, nessuna esclusa, da Bersani in testa a Di Pietro a Casini a Fini non perdono giornalmente occasione per sottolineare il fatto che, a loro giudizio, il federalismo fiscale in via di attuazione è solo una farsa, una mera presa in giro, e che Bossi ha venduto i suoi ideali leghisti al PdL e a Berlusconi. Ciascuno di costoro – rappresentanti di queste opposizioni, e in particolare il “riformista” dialogante e riflessivo Bersani da cui in tanti ci aspettavamo qualcosa di nuovo nella guida del PD  – si perita poi di incalzare la maggioranza e alzare senza freni la soglia della speculazione demagogica affermando che solo il suo partito è in grado di portare a compimento una vera riforma federalista, e che a Bossi non rimane altro che allearsi con ciascuno di loro e… con tutti quanti questi esponenti pronti a coalizzarsi per un governo tecnico pronto in quarantotto ore a spolpare quel che c’è ancora da spolpare. Ma tutti costoro, e quantomeno sino a date molto recenti e Casini e Fini, ovvero l’accoppiata del Fincasotto  (che dichiara anche di voler formare la colazione e il partito della “nazione” ), hanno affermato di essere antifederalisti? E Bersani quali balle enormi, quali castronerie racconta mai se sul groppone di tutti gli italiani è rimasta la mostruosità della “rfiorma costituzionale” operata da D’Alema con il suo dannatissimo Dababe? Dove mettiamo i disastri di Bassanini e Berlinguer, lo sventramento della pubblica amministrazione e della scuola e l’apoteosi del dirigismo politicamente asservito e l’inarrestabile stagione della burocratizzazione della società? Questo estremo degrado della folle rincorsa demagogica non può che preoccuparci. E’ un bruttissimo segnale che indica che a questi signori interessa fare fuori solo e soltanto Berlusconi, con qualsiasi arma e con qualsiasi strumento, con qualsiasi escamotage. Anche il Berlusconi poco efficiente e poco decisionista che continua con dei suoi ministri l’attuazione dell’esiziale “brodaglia” pseudo riformista del PD? A loro, alle opposizioni proprio nulla interessa dei bisogni, dei problemi, degli interessi del Paese, ad iniziare dalla più impellente e drammatica insicurezza da battere, quella energetica – da conseguire con margini di autosufficienza per mezzo della produzione di energia nucleare entro tempi il più possibile brevi ? Davvero a loro sta a cuore la riforma federalista per attuare il “vero federalismo” svenduto da Bossi? Se così stanno le cose, c’è proprio da avere paura della sconsideratezza di questi signori e non più delle proteste elettorali, dei “riflussi” campanilistici e delle piccole, ignoranti, gradasse e maramaldesche plebi leghiste. Se l’arrosto sta nelle profferte di Bersani e Di Pietro e nei semi rinsecchiti del Fincasotto, non ci resta che preferire il fumo leghista che tien duro nelle basse della Padania avvelenata dallo smog del falso benessere. Alla faccia dei verdi rosso pomodoro e … verde petrolio.