Romagnoli (PdL) su Finpinocchio Finfinito

19 Febbraio 2011

Fonte: comunicato dell’on. Massimo Romagnoli

 

Fli, Romagnoli (PdL)

Povero Fini, che triste destino si è scelto

 

“L’articolo a firma del presidente della Camera Gianfranco Fini pubblicato su ‘Il Secolo’ sa di vecchio. Di vecchia politica, di vecchi rancori, di una visione vecchia del mondo. Accusare poi il premier di campagna acquisti, umilia l’intelligenza degli elettori. Portare via parlamentari al PdL, come ha fatto lui, è patriottismo, perderli per l’ennesimo tradimento della linea politica, sarebbe venalità. Pensare questo del fedele Pontone, silenzioso testimone dell’affaire monegasco abilmente affossato, è vero e proprio killeraggio”. E’ quanto dichiara Massimo Romagnoli, PdL, presidente del Movimento delle Libertà, che continua: “Alza bandiera bianca, il leader di Futuro e Libertà? Se non è così, poco ci manca. Ammette: il nostro progetto politico è in grave crisi. Infatti. Quei pochi fedelissimi che ancora stanno attaccati alla gonnella di Fini, aprano gli occhi: dalle parti di Fli il terreno è arido e nulla di buono può crescere. Se poi ci aggiungiamo che il presidente Silvio Berlusconi è ancora in ottima salute, fisica e politica, allora è evidente: per Fini e seguaci, non c’è trippa per gatti”.
“Il ‘partitino’ di Fini è ormai un sogno svanito, un ghiacciolo che si scioglie nelle mani di un bambino. Granata, Bocchino, Briguglio: nomi che ci siamo onestamente stancati di sentire. Per i fliniani siamo oramai alla resa dei conti, mentre si apre per Fini un assai incerto futuro politico. E pensare – aggiunge Romagnoli – che una volta quel Fini che oggi dice cose di sinistra era uno dei nostri migliori alleati, uno degli alleati più leali nei confronti del Cav. Povero Fini, che triste destino si è scelto”.
“Mi spiace che alcuni miei amici, italiani residenti all’estero, siano stati illusi dall’ex leader di An: forse pensavano che con lui avrebbero avuto nuovi orizzonti politici, invece si sono ritrovati un pugno di mosche. Non esiste nessun programma, nessun vero progetto politico, solo tanta aria fritta e tanto antiberlusconismo avvelenato. Per questi amici, le porte del nostro Movimento delle Libertà e del PdL rimangono aperte: eventualmente, siamo pronti a dar loro calore e attenzione, e anche un vero programma politico a favore dell’Italia e soprattutto degli italiani nel mondo. Perchè per il MdL – conclude Romagnoli – gli italiani all’estero restano sempre il primo pensiero, più di ogni altra cosa”.