Libia: la partecipazione italiana nelle operazioni Nato

06 Maggio 2011

Fonte: Stato Maggiore della Difesa

 

Libia: Protezione unificata

 

28 aprile 2011, Libia “Unified Protector” – Misisioni degli aerei italiani nell’ultima settimana. Istruttori a Bengasi. Emergenza immigrazione – continuano le attività della Difesa

Gli assetti aerei e navali italiani, dodici velivoli e quattro navi, messi a disposizione della NATO per l’operazione “Unified Protector”, hanno continuato le missioni assegnate per l’imposizione della “No Fly Zone” e dell’”Embargo Navale”.
Nell’ultima settimana sono state effettuate 38 missioni. Gli assetti aerei impiegati sono stati Tornado e Eurofighter 2000 in organico all’Aeronautica Militare e AV-8B Plus della Marina Militare.
In data odierna, hanno in particolare iniziato a partecipare alle operazioni aeree a protezione della popolazione civile anche le nuove configurazioni idonee ad assolvere gli ulteriori compiti assegnati dalla NATO.
Sempre in data odierna, sono atterrati all’aeroporto di Bengasi gli istruttori italiani destinati ad operare, insieme con i colleghi britannici e francesi, a sostegno del personale libico operante nel costituendo comando operativo del CNT (Consiglio Nazionale Transitorio).
Le navi della Marina Militare: portaeromobili Giuseppe Garibaldi, fregata Libeccio, nave rifornitrice Etna e pattugliatore Comandante Bettica, anche esse a disposizione della NATO, continuano a pattugliare l’area di competenza al fine di garantire il rispetto del mandato ricevuto.
Per quanto riguarda “l’emergenza immigrazione”, in applicazione dell’intesa italo-tunisina, Corvetta “Sfinge”, Nave “San Giorgio” e un aereo Atlantic sono impegnati nella sorveglianza e monitorizzazione in prossimità delle acque tunisine.