Cultura occidentale, ricerche e filoni d’oro

08 Aprile 2012

Fonte: Airesis

 

È on-line: www.massimomarra.net

Ricerche sull’esoterismo

 

In questa nuova iniziativa on-line si troveranno testi, materiali, studi e documenti riguardanti la storia dell’esoterismo occidentale moderno e contemporaneo. Si tratta di una raccolta di materiali in larga parte inediti in italiano, che costituirà una biblioteca on-line a disposizione ed uno strumento di studio in lingua italiana per quanti siano, a vario titolo e grado, interessati alla storia ed all’ermeneutica della complessa galassia dell’esoterismo occidentale – con particolare riferimento alla tradizione ermetico/alchemica – ai suoi testi, alla sua iconografia.
Il sito è strutturato in sezioni. Quelle attivate al momento riguardano:
– XI-XVI sec. – Raccolta di testi della tradizione ermetico-alchemica riferibili a questo periodo.
– XVII-XVIII sec. – Sono i trattati dell’età barocca o successivi, in buona parte in prima edizione italiana.
– XIX-XX sec. – Che raccoglierà scritti in massima parte ascrivibili alla rinascita occultista a cavallo tra i due secoli.
 
La datazione delle opere segue il criterio della loro prima pubblicazione, o, in subordine, della datazione dell’eventuale manoscritto di riferimento.
ARCHIVIO STORICO: Studi e ricerche su alchimia, astrologia ed ermetismo condotti tra XIX e XX secolo – È questa una sezione che raccoglie gli studi ed i contributi pionieristici di studiosi e storici della scienza, per lo più a cavallo tra XIX e XX secolo, che sono oggi liberamente fruibili in quanto liberi da diritti d’autore. Vi si ritroverà spesso la eco dell’ingenuo positivismo ottocentesco, ma anche una messe di studi di valore, solo in parte superati dalle successive ricerche. Soprattutto, nelle pagine di questa sezione, il lettore potrà trovare materiali utili a delineare alcuni tratti di una “storia della Storia della Scienza”, utile a comprendere i caratteri mutevoli e contraddittori che hanno caratterizzato l’approccio della cultura ufficiale al territorio magmatico e complesso della tradizione ermetico-alchemica.
ICONOGRAFIA – Che raccoglie una vasta selezione di materiali iconografici dell’alchimia.
SCRITTI ON-LINE – articoli e saggi a firma di Massimo Marra a suo tempo pubblicati su riviste e pubblicazioni specializzate oggi di difficile reperibilità.
RECENSIONI – Un’area in cui sarà possibile trovare recensioni su uscite librarie italiana ed estere relative agli argomenti trattati nel sito.
 
Gli aggiornamenti, che seguiranno un andamento aperiodico, verranno comunicati per mezzo della newsletter Airesisnews.
 
Nell’attuale versione del sito, tra gli altri materiali resi disponibili segnaliamo:
 
Nella sezione XI-XVI sec: http://www.massimomarra.net/921/XIXVI-sec
– la versione integrale di Il Pimandro di Mercurio Trismegisto tradotto da Tommaso Benci in lingua Fiorentina (1548) la prima edizione in volgare del Corpus Hermeticum basata sulla traduzione latina di Marsilio Ficino, con una breve nota bibliografica introduttiva di Massimo Marra.
– Anonimo – La Turba Philosophorum (Turba Gallica), uno dei testi più citati della tradizione alchemica, qui in prima traduzione integrale con introduzione e note di Massimo Marra. La traduzione è stata condotta a partire dal testo del MS 7147 della Bibliothèque Nationale di Parigi, datato 1536 e con ogni probabilità di mano del matematico Oronzio Fineo, confrontato con le successive edizioni a stampa. Scritta da un autore cristiano, probabilmente Toledano, di tendenze neoplatoniche, in un periodo non anteriore alla seconda metà del XII secolo, la Turba Gallica, spesso citata col titolo alternativo di Codice della Verità, si differenzia profondamente dall’archetipo della più antica Turba Latina.
 
Nella sezione XVII-XVIII sec. : http://www.massimomarra.net/906/XVII-XVIII-sec
– Jean-Baptiste Alliette (Etteilla): I Sette Colori dell’Opera Ermetica (1785 circa), saggio introduttivo, traduzione e note di Massimo Marra. La prima edizione italiana integrale di un noto testo alchemico del celebre cartomante ed occultista francese del XVIII secolo, che fu fondatore e promotore di una vera e propria scuola di magia nella Parigi della Rivoluzione Francese e che inventò la tecnica divinatoria moderna dei tarocchi. Citato e stimato dal Canseliet, il mago Etteilla, su cui la critica ottocentesca ha sedimentato una serie di luoghi comuni del tutto infondati (ad esempio la sua presunta professione di parrucchiere), rimane una figura centrale della magia moderna. Il saggio introduttivo delinea un profilo del personaggio aggiornato alle recenti ricerche, ed un breve inquadramento storico ed ermeneutico dell’opera, dei suoi detrattori e della sua fortuna contemporanea.
– Anonimo, Le dodici Porte d’Alchimia (diverse da quelle di Ripley), traduzione e nota introduttiva di Massimo Marra. Si tratta di un pregevole trattatello ermetico palesemente ispirato alla Turba Gallica, non a caso pubblicato proprio in appendice a questo testo nella prima edizione a stampa del 1618. Questa è la prima edizione italiana del testo.
 
Nella sezione Archivio Storico: http://www.massimomarra.net/844/Archivio-Storico
– Jean-Baptiste Millet-Saint-Pierre – Ricerche sull’ultimo mago e sull’ultima scuola di magia – introduzione, traduzione e note di Massimo Marra. Il testo del massone Millet-Saint-Pierre (1787-1872) costituisce il primo e fondamentale studio su Jean-Baptiste Alliette (Etteilla) e la sua scuola. Lo studio si basava su di una documentazione inedita (lettere ed altri materiali) reperita presso l’erede di un allievo diretto del cartomante ed occultista – documentazione successivamente smarrita – ed, indipendentemente dai limiti oggi riscontrabili nel testo, rappresenta dunque una irrinunciabile fonte di informazioni sul mago Etteilla e sul suo milieu.
– Marcelin Berthelot – Le fonti egiziane (estratto da ‘Les Origines de L’alchimie’, 1885). Traduzione di Massimo Marra.
– Marcelin Berthelot – Le fonti ebraiche dell’alchimia – estratto da ‘Les origines de l’alchimie’ (1885), traduzione di Massimo Marra.
L’intero corpus degli studi contemporanei sull’alchimia non può certamente prescindere dall’enorme e pioneristica opera di indagine svolta dal chimico, storico della scienza ed abile politico francese Marcelin Berthelot (1827-1907). Più ancora di quelli, pur considerevoli, di altri storici della chimica ottocenteschi, come Chevreul, Schmieder, Hoefer, l’opera di Marcelin Berthelot parte da un eccezionale confronto con una massa considerevole di testi manoscritti e a stampa che andavano dagli scritti greci fino a quelli arabi ed alle loro traduzioni latine, che consentirono allo studioso la raccolta di una incredibile messe di dati che contribuirono alla redazione di alcune importanti opere, ancor oggi solo in parte superate, che rimangono altrettante pietre miliari nella storia della scienza. Nella sezione Archivio verranno pubblicati, a più riprese, significativi estratti da tali opere in prima traduzione italiana.
– B. A. Couthbert Bede (Edward Bradley) – Descrizione di un curioso manoscritto illustrato (Ripley Scrowle), nota introduttiva, traduzione e note di Massimo Marra. Questo è il primo studio moderno condotto su di un esemplare di uno dei più celebri manoscritti miniati della tradizione alchemica, il cosiddetto Ripley Scrowle (o, con grafia più moderna, Ripley Scroll). Lo studio, uscito nel 1856, è di mano del pastore Edward Bradley (1827-1889), noto sotto il nom de plume di Couthbert Bede, intellettuale vivace passato alla storia letteraria inglese essenzialmente per i suoi libri umoristici, che coltivò tuttavia innumerevoli e rilevanti interessi archeologici ed etnografici. Non sappiamo se la copia del Ripley Scrowle cui si riferisce Bradley sia attualmente tra quelle ancora esistenti e censite, tuttavia il suo lavoro di studio del manoscritto è oggi una fonte documentale di storica importanza. I brani inglesi del manoscritto trascritti dal Bradley, spesso in una lingua assai corrotta ed inintelligibile, sono proposti in traduzione nelle note.
 
Nella sezione Iconografia: http://www.massimomarra.net/1065/Iconografia
– Le tavole tratte da Dell’Elixir Vitae (1624) di Fra Donato D’Eremita da Roccadevandro, speziale ed alchimista di area napoletana ma formatosi alla corte medicea. Tra le più belle dell’editoria seicentesca, le tavole alchemico-spagiriche di Donato d’Eremita, con i forni e gli apparati descritti, rappresentano una importante testimonianza della spagiria seicentesca.
– Le tavole tratte dall’Universal und Particularia… (1718) attribuito all’alchimista del XVII sec. David Beuthers. Le tavole sono evidentemente ispirate alle immagini del Ripley Scroll.
– Le tavole dello Splendor Solis di Salomon Trismosin, nell’edizione a stampa del 1600, in quella, molto più raffinata, del 1708 e nella versione manoscritta (qui riprodotta in bianco e nero, a scopo di semplice confronto) del Manoscritto Harley 3469.
 
Nella sezione Recensioni: http://www.massimomarra.net/1056/Recensioni
– Recensione a Christian Montésinos, Dictionnaire raisonné de l’alchimie et des alchimistes, Éditions de la Hutte, 2010.
 
 
Arrivederci al prossimo aggiornamento e buona navigazione.
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