In onore di Graziotti alla Sapienza: geometria moderna e geometria sacra

 19 Novembre 2012

Fonti: Airesis airesisnews@yahoogroups.com – Simmetria www.simmetria.org  info@simmetria.org

 

 

 

 

 

 

Matematica sacra e cupole geodetiche, sotto il segno d’Orfeo e di Pitagora

 

 

Venerdì 30 Novembre ore 17,30, Università di Roma – Sapienza, Facoltà di Matematica, Aula del Consiglio

Presentazione di due nuovi testi di Adriano Graziotti.

 

 – LE CUPOLE GEODETICHE

Presentazione e cura di Biagio Di Carlo e Claudio Lanzi, Ed. Simmetria – Roma 2012, www.simmetria.org, Pgg. 70 su carta ad alta grammatura antichizzata. Tiratura limitata, 50 tavole a colori, Euro 80,00.

– POLYEDRA. Harmonices Mundi,

Prefazione e introduzione alla filosofia pitagorica di Claudio Lanzi, Analisi storico scientifica di Silvio Maracchia, Ed. Simmetria – Roma 2012, www.simmetria.org, Pgg. 150 su carta ad alta grammatura antichizzata, Tiratura limitata, 100 tavole a colori, Euro 180,00

 

Presentazione dei due volumi della più interessante raccolta di studi e disegni sulla geometria solida euclidea, platonica e archimedea, realizzati dal grande maestro scomparso e commentati dall’ing. Claudio Lanzi, dal prof. Silvio Maracchia e dall’arch. Biagio di Carlo.
 Presiederà il prof. Claudio Bernardi
Per informazioni: Simmetria – tel. 06 37351335, info@simmetria.org   www.simmetria.org
La Via della geometria e della matematica è la via della bellezza. È la discriminante che Platone indicava per l’ammissione nella sua scuola e per qualsiasi seria ricerca filosofica. È ricerca dell’Assoluto e dell’Ideale in quanto se i mezzi geometrici sono sempre e comunque imperfetti, le “idee” geometriche sono archetipi perfetti. È questo l’assunto di Adriano Graziotti e in motivo ispiratore della sua ricerca, durata tutta la sua vita. In questa sede, vi invitiamo soprattutto a prendere atto di alcune delle forme magnifiche, realizzate sempre senza alcun aiuto di computer grafica (cosa che Graziotti aborriva) ma semplicemente collegando le mani, alla testa e… al cuore.

 

 

 

Ugo Adriano Graziotti è nato a Carpenedolo (Brescia) nel 1912 ed è morto a Castenedolo nel 2000. Nel 1930, diciottenne, riesce ad iscriversi al celebre Istituto Superiore d’Arte di Monza, nel quale confluivano studenti da ogni parte del mondo. Qui studiò con la guida di molti artisti, diventati in seguito assai famosi fra i quali Arturo Martini, Marino Marini, Pio Semeghini, Raffaele De Grada. Nel 1935 si diplomò a pieni voti “Maestro d’Arte”. In quel periodo partecipò ai premi più importanti per la pubblicità e la grafica per i quali vinse sempre i primi premi. A 25 anni troviamo Graziotti allievo ufficiale a Pavia e poi, come sottotenente, al Reggimento Genio Minatori di Verona. Nel ’38 gli venne assegnato il primo premio di tutti gli allievi della Reale Accademia delle Belle Arti di Firenze. Il Ministero della Pubblica Istruzione, dopo una selezione fra centinaia di concorrenti, gli assegnerà un lussuoso studio a Roma, a Villa Massimo, dove vivevano già Mazzacurati, Guttuso, Ciampolini, Greco e Leoncillo. Divenne direttore del Circolo Artistico Internazionale e ricevette l’incarico di Professore assistente all’Accademia di Belle Arti e contemporaneamente all’Istituto Beato Angelico per gli studi di Arte sacra e alla Scuola libera del Nudo, dove insegnò Anatomia Artistica.
Nel 1947, incontrò il Rev. Theodore Kojis, abate del convento benedettino di S. Andrea di Cleveland, che, entusiasta delle sue opere in bronzo, in terracotta e in marmo, instaurò con Graziotti una sincera e profonda amicizia e lo invitò a decorare l’abbazia, offrendogli ospitalità e, in seguito, anche una cattedra nell’Università di S. Francisco. Graziotti resterà in America per quasi trenta anni. Diventa subito docente di anatomia artistica, figura disegnata e composizione, nella Cleveland School of Art; lettore di pittura e disegno e composizione al Notre Dame College e anche alla Cooper Shool of Art. Graziotti parte per la California nel 1952. Nel 1954 si stabilisce definitivamente a S. Francisco dove apre uno studio di “Fine Arts” che dirige fino al 1967.
Nel contempo è docente di Anatomia al California College of Art & Craft di Oakland e all’Accademia of Art College, e poi lettore all’Università di S. Francisco e professore di Anatomia Comparata dal 1958 al 1966. Alla fine degli anni ’60 Graziotti accetta l’invito a collaborare con il Pacific Science Center di Seattle (Washington) per il quale proseguirà i suoi studi di geometria piana e solida. Nel 1970, preso da forte nostalgia torna in Italia dove completa la collezione di poliedri, probabilmente la più importante del mondo. Parte della collezione venne richiesta dalle autorità giapponesi per l’esposizione internazionale di Tsukuba, dove fu posta nella sala dedicata a Leonardo. (comunicazione editoriale)
 I curatori dei volumi:
 Claudio Lanzi: Ha pubblicato numerosi testi per l’università e per l’industria (per gli editori Patron, Nis, Etas Sonzogno). È autore di diversi libri sulla geometria arcaica, sul simbolismo religioso e sulla scienza sacra.
 Silvio Maracchia: Ha insegnato per trent’anni Storia delle matematiche nell’Università “La Sapienza” di Roma ed è autore di oltre trecento pubblicazioni di carattere scientifico, centinaia di conferenze e numerosi libri.
 Biagio di Carlo: Studioso di geometria classica e costruttore di cupole geodetiche. Ha scritto decine di articoli su riviste di Architettura nazionali ed internazionali come Dome Magazine, Bioarchitettura l’Architettura Naturale, Nexus Network Journal.