Industria. Fincantieri acquisice pacchetto STX OSV e si affianca ai colossi coreani della cantieristica navale

21 Dicembre 2012

Fonte: Fincantieri

Nota di Domenico Cambareri

 

 

I governi Berlusconi e Monti hanno cinicamente e ottusamente tagliato le gambe alla cantieristica nazionale, cioé agli investimenti altamente produttivi e alla ricerca avanzata (capaci di attarre commesse straniere e perciò valuta pregiata), alla salvaguardia del lavoro dei cantieri navali e delle industrie collegate e ad ogni minimo soddisfacimento delle esigenze militari e per la protezione civile nazionale. In particolare, cogliamo questa opportunità per ricordare la falcida della classe di unità di fondamenteale importanza per la sopravvivenza stessa della M.M.I. e del suo adempimento delle missioni  affidatele dal potere politico, quella delle fegate FREMM. Inoltre, la Marina è da almeno dieci anni in attesa di nuove LPD – LHA , navi da trasporto e sbarco truppe con elicotteri e mezzi anfibi – adattissime a fornire grandi e insuperabili aiuti in caso di gravi calamità – il cui modello evolutosi nel tempo, alla pari delle più recenti unità francesi, acquistate anche dai russi, e ispano-olandesi, non potrà che collocarsi al di sopra delle 27000 tons., con una stazza pari o di poco superiore alla Cavour. Ciò al fine di consentire alle unità di fornire un autonomo supporto di copertura aerea con dei velivoli ad ala fissa e/o rotante alle forze da sbarco. 

Fincantieri, nel pieno della crisi di ordini ed occupazionale, dimostra di sapere lottare e di sapere guardare oltre nel contesto delle dinamiche dei mercati internazionali. Un plauso all’operazione compiuta e alla lungimiranza dimostrata. Le concorrenze negli scenari internazionali risultano sempre più accentuate e agguerrite, dalla Corea e dalla Cina all’amica e vicina Turchia; nondimeno, anche i cantieri spagnoli costituscono da un ventennio un punto di intraprendente e finora vincente confronto in talune classi di ordinativi. Siamo sicuri e speriamo che Fincantieri, al pari di Finmeccanica, sappia raggiungere altri importanti traguardi per la ricerca innovativa, le capacità progettuali e produttive, per il lavoro e per l’economia italiani. Esse hanno prodotto e producono indici particolarmente preziosi di “valore aggiunto”, ricchezza che però è stata quasi sempre inopinatamente bruciata, sperperata da quanti ci hanno governato, i quali hanno per di più in più occasioni remato contro gli interessi nazionali del settore e del “sistema Italia” e del  più grande “sistema Europa” in uno degli ambiti più delicati e importanti delle priorità strategiche a medio e a lungo termine. – Domenico Cambareri

 

FINCANTIERI COMPRA STX OSV E DIVENTA PRIMO PLAYER AL MONDO

NEI SEGMENTI AD ALTO VALORE AGGIUNTO

 

Fincantieri ha firmato un accordo per l’acquisizione da STX Europe del 50,75% di STX OSV, società quotata alla Borsa di Singapore, leader mondiale nella costruzione di mezzi di supporto alle attività di estrazione e produzione di petrolio e gas naturale (Offshore Support Vessel). Con 21 cantieri in 3 diversi continenti, quasi 20.000 dipendenti e ricavi per Euro 4 miliardi, il Gruppo raddoppia le sue dimensioni. Fincantieri diventa uno dei primi cinque costruttori navali di riferimento su scala mondiale e unico produttore occidentale, anche per diversificazione, in grado di confrontarsi con i giganti asiatici. Rispetto ai primi 4 produttori, tutti coreani, il Gruppo Fincantieri si caratterizza per una posizione di leadership in tutti i settori navali high tech, arricchendo il proprio portafoglio prodotti attraverso l’ingresso nel settore dell’offshore oil&gas.I termini dell’accordo sono stati approvati dai Consigli di Amministrazione di Fincantieri e di STX Europe.L’operazione prevede che Fincantieri, attraverso la propria società controllata Fincantieri Oil & Gas S.p.A., acquisisca il 50,75% di STX OSV ad un prezzo di SGD 1,22 per azione, pari ad un controvalore di circa Euro 455 milioni (circa SGD 730 milioni). Il prezzo di offerta corrisponde ad uno sconto del 12,9% e del 17,5% rispetto al prezzo di chiusura al 20 dicembre pari a SGD 1,40 per azione e alla media ponderata degli ultimi 3 mesi pari a SGD 1,48 per azione.Il closing dell’acquisizione avverrà entro il primo quadrimestre 2013 al verificarsi di alcune condizioni sospensive. Solo allora, Fincantieri Oil & Gas S.p.A. promuoverà, in linea con i termini previsti dal regolamento della Borsa di Singapore, un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle rimanenti azioni.Il valore totale dell’operazione, includendo sia l’acquisizione del 50,75% che l’offerta pubblica di acquisto obbligatoria, sarà pari a circa Euro 900 milioni (circa SGD 1.450 milioni) e verrà finanziata prevalentemente tramite l’utilizzo di risorse interne di Fincantieri e facendo ricorso ad un finanziamento bancario concesso da un pool composto da Banca IMI, BNP Paribas (filiale italiana), Carige e Unicredit. L’operazione di finanziamento vedrà inoltre la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti nel ruolo di finanziatore garantita da SACE.STX OSV conta circa 9.200 dipendenti e 10 cantieri in tutto il mondo (5 in Norvegia, 2 in Romania, 1 in Vietnam e 1 in Brasile e un altro in corso di costruzione nello stesso paese). Nell’ultimo triennio ha generato mediamente ricavi pari a circa Euro 1,6 miliardi, EBITDA per circa Euro 190 milioni e al terzo trimestre 2012 vantava un carico di lavoro pari a Euro 2,1 miliardi.Questa operazione segna l’ingresso di Fincantieri in un segmento di mercato complementare rispetto a quelli fino a oggi presidiati e, attraverso lo sviluppo di sinergie con i business in cui già opera, consentirà un incremento dei volumi produttivi i cui benefici avranno un impatto positivo non solo sull’occupazione dell’intero gruppo, ma anche sull’intero sistema produttivo italiano.“Da oggi comincia una nuova era per Fincantieri”, ha dichiarato Giuseppe Bono, Amministratore Delegato di Fincantieri. “Infatti l’acquisizione di STX OSV migliorerà ulteriormente la nostra posizione di competitor internazionale di primo livello e rafforzerà l’impegno di Fincantieri nel perseguire una strategia di sviluppo e diversificazione per mantenere la competitività nel lungo periodo, permettendo di generare importanti ricadute positive sui nostri asset italiani”. Bono ha poi concluso: “Sono certo che questo sia il percorso giusto per ottimizzare la nostra posizione di leadership globale nella cantieristica ad alto valore aggiunto e per affermarci come campioni del mondo occidentale. È motivo di orgoglio per tutti i dipendenti e collaboratori di Fincantieri che una delle più antiche e nobili industrie nella storia sia un fattore strategico di sviluppo per l’Italia e crediamo anche motivo di fiducia nella capacità della nostra economia di guardare con più ottimismo al futuro”.Trieste, 21 dicembre 2012Fincantieri è uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo, che in oltre 200 anni di storia della marineria ha costruito oltre 7.000 navi. È leader mondiale nella costruzione di navi da crociera ed operatore di riferimento in altri settori, dalle navi militari ai cruise-ferry, dai megayacht alle navi speciali ad alto valore aggiunto, alle riparazioni e trasformazioni navali. Il gruppo, che ha sede a Trieste, conta complessivamente quasi 10.000 dipendenti e, solo in Italia, ha otto stabilimenti produttivi e due centri di progettazione, a Trieste, il più grande d’Europa, e Genova. Negli Stati Uniti opera tramite la controllata Fincantieri Marine Group (FMG). La società, che serve clienti civili e governativi fra cui la Marina Militare e la Guardia costiera statunitense, conta tre cantieri (Marinette Marine, Bay Shipbuilding, Ace Marine), tutti situati nella regione dei Grandi Laghi. Negli Emirati Arabi, Fincantieri è presente con Etihad Ship Building, una joint venture insieme a Melara Middle East e Al Fattan Ship Industries, i cui obiettivi sono la progettazione, produzione e vendita di differenti tipi di navi civili e militari oltre ad attività di manutenzione e refitting. Dal 2002 ad oggi Fincantieri ha costruito o ha in ordine 104 navi, per un valore di Euro 24 miliardi, sviluppando decine di prototipi nei diversi segmenti di business in cui opera.STX OSV impiega circa 9.200 dipendenti ed opera attraverso 10 cantieri in tutto il mondo (5 in Norvegia, 2 in Romania, 1 in Vietnam e 1 in Brasile al quale se ne aggiungerà un altro in corso di costruzione nello stesso paese). Nell’ultimo triennio ha generato mediamente ricavi pari a circa Euro 1,6 miliardi, EBITDA per circa Euro 190 milioni ed al terzo trimestre 2012 vantava un carico di lavoro pari a Euro 2,1 miliardi.
È tra i principali player nel segmento dei mezzi di supporto offshore ad elevata complessità. In particolare risulta essere uno dei più importanti produttori mondiali di Anchor Handling Tug Supply Vessel (AHTS), Platform Supply Vessel (PSV) e Offshore Subsea Construction Vessel (OSCV). Inoltre è tra i primi operatori nella costruzione di navi dedicate ad attività di ricerca, pattugliamento delle coste, rilevazioni sismiche e navi rompighiaccio.Gli amministratori di Fincantieri Oil & Gas S.p.A. (compresi quelli che possono aver delegato la supervisione dettagliata del presente Comunicato Stampa) hanno adottato tutte le cautele necessarie al fine di assicurare che i fatti riportati e tutte le opinioni espresse nel presente Comunicato Stampa siano accurati e corretti e che nessun fatto rilevante sia stato omesso dal presente Comunicato Stampa ed accettano di essere ritenuti solidalmente responsabili al riguardo. Nel caso in cui qualsiasi informazione sia stata estratta o riprodotta da fonti pubbliche o da altre fonti accessibili al pubblico (comprese, a titolo esemplificativo, relativamente a STX OSV Holdings Limited), è stata responsabilità esclusiva degli amministratori di Fincantieri Oil & Gas S.p.A assicurare, attraverso ricerche ragionevoli, che tale informazione sia stata accuratamente e correttamente estratta da tali fonti o, a seconda dei casi, riportata o riprodotta nel presente Comunicato Stampa.
Fincantieri – Cantieri Navali Italiani S.p.A. – Ufficio Stampa

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