Velivoli non pilotati. La ricerca industriale svela il progetto per un drone avanzato tutto europeo

 21 Maggio 2014

Fonte: Finmeccanica

 

 

 

 

Dopo i diversi investimenti e le realizzazioni di drone fatti dalle industrie europee a un  a livello nazionale o internazionale, si svela adesso un progetto più avanzato in grado di affrancarci   con un prodotto di più alti contenuti tecnologici e prestazionali in settori cruciali come quelli della ricognizione aerea con impieghi duali (militari/civili) a comando remoto, ma anche utilizzabile per interventi a basso costo estremamente silenti e selettivi. Meraviglia soltanto il fatto dell’assenza della British Aerospace Sistems  (BAe), altro colosso dell’industria aerospaziale europea, anche se è vero che non in ogni progetto troviamo sempre partecipi sempre tutti i protagonisti dell’industria europea.  Il progetto inoltre dimostra come le fole di Cameron e di Sarkozy per un asse industriale e strategico  fra Parigi e Londra tali in realtà per fortuna si stanno rivelando.  – Eulà.

 

 

Un approccio comune per le sviluppo di un drone europeo di nuova generazione.

La proposta di Alenia Aermacchi, Dassault Aviation e Airbus Defence and Space

 

 

 

 

 

A distanza di undici mesi dalla prima dichiarazione a favore dello sviluppo di un drone europeo, presentata in occasione del Salone Aeronautico di Parigi del 2013, le tre principali aziende aeronautiche d’Europa hanno ora completato una prima fase di definizione del progetto e stabilito ulteriori dettagli per un approccio comune.
Airbus Defence and Space, Dassault Aviation e Alenia Aermacchi hanno consegnato ai Ministeri della Difesa di Francia, Germania e Italia una proposta per portare avanti un programma per un UAS (Unmanned Aerial System) europeo. L’offerta prevede una Fase di Definizione del progetto, già elaborata da team di sviluppo congiunti di Airbus Defence and Space, Dassault Aviation e Alenia Aermacchi e supportata da un accordo industriale tra le tre aziende per la suddivisione degli investimenti e del lavoro per lanciare il programma MALE2020.
La Fase di Definizione prevede che le tre nazioni mettano a punto, in collaborazione con le rispettive forze aeree e con l’industria europea, i loro requisiti per lo sviluppo di uno UAS europeo, e servirà, inoltre, ad evitare costi di sviluppo aggiuntivi nel corso della successiva Fase di Produzione e a ridurre al minimo i rischi tecnici e finanziari. A seguito della finalizzazione della Fase di Definizione, le nazioni saranno poi chiamate a concordare le ulteriori fasi di sviluppo di un UAS europeo: il piano delle industrie indica che una soluzione affidabile e certificabile potrebbe essere pronta per il 2020.
Molte nazioni europee da tempo hanno definito un requisito per sistemi a pilotaggio remoto avanzati. Gli stessi risultati del Summit sulla Difesa Europea tenutosi nel dicembre del 2013 fanno un chiaro richiamo ad un urgente necessità di questo genere di sistemi. Le conclusioni del Consiglio Europeo riconoscono lo sviluppo di un UAS di categoria MALE, Medium Altitude Long Endurance, come la principale risorsa per la difesa europea del futuro.
 
Il programma MALE 2020
Il progetto MALE 2020 prevede lo sviluppo di un sistema aereo europeo a pilotaggio remoto per missioni a lunga durata e medie quote. Oltre ad essere una risposta ai requisiti delle forze armate europee, il progetto terrà in considerazione la necessità di ottimizzare la condivisione di fondi per la ricerca e lo sviluppo per far fronte alla contingente riduzione dei budget. Con uno sviluppo completamente europeo, i requisiti critici per la certificazione dei droni saranno parte del programma fin dall’inizio. Il progetto MALE 2020 è orientato a promuovere lo sviluppo di tecnologie avanzate contribuendo a sostenere le più elevate competenze e i posti di lavoro dell’industria aeronautica in Europa.