Nuova generazione di Cosmo Sky Med. Si, ma con risorse ad oggi non adeguate

Nuova gene28 Luglio 2014

Fonte: Dedalonews on line

 

 

 

 

Trovati i fondi per la seconda generazione di CosmoSkyMed. Ma non tutti

 

 

 

 

Agenzia Spaziale Italiana e Thales Alenia Space Italia hanno firmato l’accordo per la seconda fase del programma Cosmo SkyMed, il sistema satellitare duale di osservazione della terra con radar ad apertura sintetica la cui prosecuzione era a rischio – con gravi conseguenze anche sul piano industriale – proprio per la mancanza di fondi. Nonostante le difficoltà del momento il ministero della Difesa, consapevole dell’importanza di una capacità di osservazione non ottica (in sostanza, capace di guardare attraverso le nuvole) era riuscito a trovare le risorse. Finora mancavano quelle ASI, il cui reperimento era reso più difficile dalla decapitazione dei vertici nel febbraio scorso.
Il contratto che sarà sottoposto al cda ASI del 4 agosto basra per non fermare il programma, ma non per completarlo. ASI parla di proseguire «fino al 2015», mentre Fabrizio Potetti, responsabile Fiom-Cgil di Thales Alenia Space Italia, precisa «fino ai primi mesi del 2015.» Si tratta della fase “C3”, cioè del completamento della progettazione e degli sviluppi tecnologici di base, sia per il segmento di volo che per quello di terra. Per giungere a lanciare il primo satellite di seconda generazione nel primo semestre 2017, senza interrompere il servizio, bisognerà però trovare velocemente le risorse mancanti.
Il programma ha importanti implicazioni industriali sia per Thales Alenia Space Italia – che aveva già avviato la procedura di cassa integrazione – sia per Telespazio, che dovrà gestire il segmento di terra. Le due società, controllate da Thales e Finmeccanica con partecipazioni incrociate, gestiranno Cosmo SkyMed tramite un apposito Raggruppamento Temporaneo d’Imprese.