Malta – Pachino. Il lembo estremo dell’Italia sud – orientale. Una pagina di storia moderna e contemporanea

28 Luglio 2014

Fonte: Ciao.it

Nota di Domenico Cambareri

 

 

 

 

 

Gli italiani dell’arcipelago maltese non sono stati ancora in grado di ripristinare l’uso della loro lingua madre, bandita dall’insegnamento dagli sfruttatori inglesi nel 1933. Non sono stati neppure in grado di elevare, per quanto sappiamo, monumenti e intitolare piazze e strade ai loro eroi che si opposero agli inglesi e che furono deportati nell’Africa equatoriale durante la seconda guerra mondiale. Non sono stati in grado di elevare monumenti e intitolare piazze e strade all’eroe M.O. Carmelo Borgh Pisani, impiccato  28 novembre 1942 dagli occupanti anglosassoni. Non sono stati in grado di elevare cippi commemorativi nel porto de La Valletta ai fulgidi eroi della Decima Mas che si immolarono nel tragico e fallito assalto alla base navale, al ponte sant’Elmo. Non si può sempre e sempre addurre ciò alla colpa dei bombardamenti subiti per gli attacchi portati dagli aerei tricolori  e da quelli tedeschi, dapprima visti come insegna di riscatto e liberazione: cosa si sarebbe dovuto fare in guerra, lanciare fiori e dolci agli occupanti?  Non sono stati ancora in grado di proclamare la loro volontà di riunificarsi alla vera e unica Patria. Di tutto questo non si può imputare la responsabilità, dopo decenni, al demagogo senza scrupoli Dom Mintoff e al suo fallimentare cinismo, e non si può imputare alla totale perdita di coscienza storica del popolo maltese. Una enorme responsabilità ricade sul cinico autolesionismo di tutti i governi italiani del secondo dopoguerra e, infine, all’esplosivo e inatteso benessere materiale ricevuto tramite l’UE e l’Italia.

Una storia non differente per molti versi da quella degli italiani di Corsica, il cui dialetto  è molto più vicino al siciliano di quanto lo possa essere al toscano, rimasti sotto il tallone straniero in barba al principio di autodeterminazione.

In questo libro, senza riferimenti  a contesti storici e storiografici più ampi e antecedenti quali l’occupazione napoleonica e l’inizio dell’occupazione inglese, gli autori presentano un sintetico e nitido quadro relativo alla loro ricerca specifica e alle fonti d’archivio e bibliografiche: la nascita di Pachino (e di Solarino) e il fondamentale apporto dato dai nuclei provenienti da Xewkija (isola di Gozo). – Domenico Cambareri.

 

 

 

 

Il cuore del Mediterraneo.

Malta-Pachino. Ritorno alle origini

di Arnold Cassola e Silvio Aliffi

 

 

 

 

 

Pachino, fondata nel 1760 dal Principe Gaetano Starrabba, Marchese Di Rudinì, fu abitata sin dalle origini da gente proveniente da Malta. Il testo indaga la zona maltese di provenienza dei singoli; riporta i cognomi di tutti, i mestieri, le parentele. Chiude con un confronto tra i cognomi di oggi e quelli originari, e racconta cos’è rimasto di maltese nella Pachino di oggi.

 

 

Caratteristiche
EAN: 9788897672616
Tipologia del prodotto: Libro rilegato
Autore: Silvio Aliffi, Arnold Cassola
Numero totale di pagine: 120
Tipo di illustrazioni o altri contenuti: sono presenti illustrazioni
Alice Classification: Storia d’Europa
Editore: Morrone Editore
Data di pubblicazione: 2013
Origine del record: Il copyright dei dati bibliografici e catalografici e delle Immagini fornite è di Informazioni Editoriali I.E. Srl o di chi gliene ha concesso l’autorizzazione. Tutti i diritti sono riservati.

 

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Carmelo Borgh Pisani
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Attacco a Malta – Wikipedia
it.wikipedia.org/wiki/Attacco_a_Malta

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