Il governo chiude i Comites, sbatte la porta in faccia agli italiani all’estero, abbandona residenti e affari nella R. Dominicana

26 Settembre 2014

Fonte: Ricky Filosa

 

 

 

 

 

COMUNICATO STAMPA MAIE, MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL’ESTERO

Santo Domingo, Filosa (MAIE): dopo l’ambasciata chiude anche il Comites, grazie Renzi!

 

 

 

 

“Non c’è pace per gli italiani residenti all’estero, che continuano ad essere bastonati dal governo guidato da Matteo Renzi. E non c’è pace nemmeno per la comunità italiana residente nella Repubblica Dominicana, che dal dicembre di quest’anno verrà chiudere la propria ambasciata. Ma oltre all’ambasciata d’Italia a Santo Domingo, l’attuale esecutivo cancella anche il locale Comites, insieme a molti altri (36 in totale) in tutto il mondo”. Così Ricky Filosa, coordinatore del MAIE in Centro America, residente da anni nella capitale dominicana.

 

“Gli italiani della circoscrizione consolare di Santo Domingo, dunque, diranno addio al proprio Comitato”, prosegue l’esponen te del Movimento Associativo Italiani all’Estero: “Non che ne sentiranno la mancanza, ad essere sinceri, secondo le prime voci ci giungono, a caldo, dai Caraibi; ma la chiusura dell’ambasciata d’Italia e del Comites rappresentano un po’ la cartina di tornasole dell’interesse del governo Renzi nei confronti dei connazionali residenti nei cinque continenti”.

 

“Così un altro macigno piomba sulle teste dei connazionali residenti nella Repubblica Dominicana, che si sentono ormai, come tanti altri italiani nel mondo, sempre più abbandonati a se stessi, sempre più soli, trascurati da un’Italia e da un governo che sta distruggendo, di fatto, un lavoro di anni, portato avanti da tante persone che per lungo tempo hanno dedicato al mondo dell’emigrazione energia e passione”.

 

“Per chiarezza: sono convinto, come cittadino italiano residente a Santo Domingo da quasi vent’anni ormai, che alla comunità italiana della RD non avere un Comites non peserà più di tanto, anzi. Tuttavia, non posso non denunciare il fatto che una comunità di oltre 50mila connazionali, dei quali quasi 10mila iscritti regolarmente all’AIRE, venga lasciata sola dal governo del proprio Paese. Dopo la chiusura dell’ambasciata, la chiusura del Comites rappresenta un ulteriore schiaffo ai tanti connazionali e alle tante i mprese italiane che hanno contribuito con il loro lavoro e il loro impegno alla crescita dell’Italia e dell’italianità nell’isola Hispaniola”.

 

“E mentre l’Italia si prepara ad abbandonare, a livello istituzionale, l’isola caraibica, il presidente della Repubblica Dominicana, Danilo Medina, intervenuto al forum ‘Investire in RD’ presso l’hotel JW Marriott a Santo Domingo, ha spiegato che la RD è una eccellente destinazione per investire nei Caraibi. ‘Il nostro paese ha molti settori economici che costituiscono una opportunità di investimento senza pari. Il primo e più importante di questi è il turismo’, ha detto Medina. Ricordiamo che ogni anno oltre 100mila turisti italiani giungono nella RD per godere delle bellezze naturali dell’isola. Ancora Medina: ‘il competitivo quadro normativo di incentivi per gli investimenti in questo settore, che concede esenzioni fiscali fino a 15 anni ed i nostri piani per aumentare le visite turistiche nel paese’ sono ‘sicuramente una grande opportunità di investimento’. Al Forum, tenutosi a inizio settembre, hanno partecipato 250 potenziali investitori stranieri provenienti da oltre 40 paesi. L’Italia, invece, chiudendo la propria sede diplomatica e ora anche il proprio Comites, di fatto rinuncia ad aumentare i legami con la RD e rinuncia alle possibilità di investimento che l’isola caraibica offre. Per le imprese italiane investire nella RD, senza il sostegno e l’aiuto dell’ambasciata, sarà molto più difficile e complicato. Ma pare che questo ̵ 1; conclude Filosa – il nostro presidente del Consiglio non l’abbia proprio capito”.