Francesco e la soglia di Pietro. Le prospettive del domani. Alla SIOI

29 Settembre 2014

Fonte: SIOI

Nota di Domenico Cambareri

Sicuramente Francesco non è il più importante leader del mondo: l’autore, forse senza volerlo, ricorre a un termine del tutto adulatorio. Molto probabilmente lo stesso papa lo rifiuterebbe, non per celia. Francesco, ancor di più dei precedenti papi, è un punto in cui convergono più o meno trepidanti aspettazioni devozionali e  fideistiche, quasi sempre fuori dalla sfera della dimensione valutative  e del tutto entro il ribollente solco emotivo irrorato dalle mai sopite aspettazioni escatologiche. Quello che è da capire, a nostro avviso,  è che questo papa sta cercando di salvare il cattolicesimo da se stesso e dalla sua storia fatta di crimini e di silenzi sui crimini, inauditi e  inenarrabili, giunti sino ai nostri giorni. Sta cercando di rifondare una fede e di riportarla al contempo alle sue coordinate essenziali, quelle affermate da Gesù. Sta cercando di rifondare  questa chiesa che, mai sazia di potere temporale, di tirannico esclusivismo, di invenzioni incontenibili (di cui si è reso protagonista anche l’ordine a cui lui stesso appartiene), ha sempre e soltanto in modo grottesco declamato il messaggio di Gesù. Un papa che sta cercando di acquisire, costruire il minimo di credito attorno a ciò che lui rappresenta per i fedeli della “religione” cattolica, e non già e non più confessione; un minimo di credito da parte degli altri cristiani, da parte degli esponenti e dei fedeli delle altre religioni;  da parte degli uomini di buona volontà al di là dal loro credo, e, soprattutto, di quelli senza credo. Ciò già di lui  fa tout court un rivoluzionario, inatteso ma ancora potenziale salvatore del cattolicesimo. Egli deve trovare a nostro avviso più coraggio nell’esplicitare a chiare lettere l’ammissione delle colpe e degli errori e la ricerca del perdono, e non già limitarsi  alle formali, deboli scuse del suo predecessore. E’ ciò che le moltitudini degli uomini e delle donne sparse nel mondo sicuramente aspettano di più.  – Domenico Cambareri

Francesco fra i lupi

Dibattito sul libro di Marco Politi

COPERTINA BAUMAN DEFINITIVO

SIOI, Palazzetto San Marco, Piazza San Marco, 51, Roma, giovedì 2 ottobre 2014, ore 18,00,
 
Introduce:
Maarten van Aalderen, presidente dell’Associazione Stampa Estera
 Partecipano:
Lucio Caracciolo, direttore di Limes,
Cristina Comencini, scrittrice e regista,
Gianpaolo Salvini, s.J., già direttore di Civiltà cattolica
Letture:
Eleonora Mazzoni
Sarà presente l’autore
In breve
È il leader più influente del pianeta. Si è prefisso un’impresa gigantesca: riformare la curia e rinnovare la Chiesa. Ma dietro le quinte la lotta è sempre più aspra. Il tempo è poco. La posta in gioco è la fisionomia del cattolicesimo di domani.
Ha spezzato l’immagine di una Chiesa matrigna, ha rifiutato la pompa imperiale, non conosce barriere tra credenti e non credenti, nessun pontefice europeo ha vissuto come lui la miseria degli emarginati, è vicino alle angosce di uomini e donne di ogni credo. È immerso nella modernità, pratica la tenerezza e la compassione. Ma in Vaticano crescono le resistenze ai suoi audaci programmi di rifondazione della Chiesa come la partecipazione dei vescovi al governo ecclesiale, l’inserimento di donne ai vertici decisionali, l’approccio nuovo a divorziati e omosessuali. Ripulire lo Ior e le finanze vaticane è una fatica immane. L’episcopato italiano è un problema per il papa argentino. La rivoluzione è agli inizi: l’esito è incerto e il tempo non è molto. Francesco tra i lupi è la storia, mai raccontata prima, delle sfide nascoste alla rivoluzione di Bergoglio e dell’opposizione al papa più popolare dei nostri tempi, con particolari inediti sulla sua elezione.
Editori Laterza
Marco Politi
Francesco tra i lupi
Il segreto di una rivoluzione
– disponibile anche in ebook
Edizione 2014, Collana I Robinson / Letture
Pagg. 262
Prezzp € 16,00
ISBN 9788858119799