Mini: chi vuol offrire il proprio corpo al piacere gender?

02 dicembre 2014

Mino Mini

Nota di Domenico Cambareri

 

 

 

 

 

Oramai da almeno un quindicennio su scala planetaria siamo sotto lo spietato attacco di agguerritissime e super organizzate centrali dell’eversione psicologica, culturale e giuridica a sfondo sessuale. Un degenerato gotha che produce una ben calibrata speculazione finanziaria  alberga stabilmente nelle inespugnabili nicchie del mondo economico, politico, culturale, dei media e dello spettacolo. Esso è ormai diventato  quotidiana azione della vincente e aggressiva  ideologia della degenerazione sessuale, sul piano sociale e su quello degli inerenti riferimenti morali nella formazione civile delle giovani generazioni. Dietro l’imposta alterazione dei significati di termini basilari del linguaggio e della vita dei popoli, viene ininterrottamente propagandata una concezione pseudo ugualitaria e radicalmente distorta della petizione di principio dell’uguaglianza formale sul piano dei diritti e delle leggi degli uomini. In tal modo, vengono spavaldamente conculcate e distrutte le altrettanto basilari differenze e distinzioni che sussistono tra gli individui, ad iniziare da quelle di genere sessuale, di inclinazioni, di volontà, di intelligenza, di vocazioni che rendono così infinitamente variegato e ricco il mondo umano (e ogni altra famiglia di esseri viventi appartenete alla scala zoologica in cui, a differenza di quella umana, più persistenti sono gli aspetti  di comportamenti “fissisti” che in modo molto approssimativo indichiamo come istintuali), e che sono perfino espressione irriducibile tanto delle differenze genetiche e caratteriali che spirituali soggettive. Caso di massima eclatanza a livello internazionale e dunque anche in Europa e in Italia, è  quello relativo alla promulgazione di leggi anti antiomosessuali (dunque anti omosessuofobiche e pro eterosessuali) basate sull’imposto  stravolgimento  a livello semantico visto  che, per l’appunto, in quello che pare un semplice giuoco di parole, insensatamente sono appellate antiomofobe e non antiomosessuali e anti omosessuofobiche. Questa operazione di corriva sopraffazione si impone dunque spavaldamente  per mezzo della coercizione di leggi inique che vorrebbero obbligare al rispetto di contenuti linguisticamente e logicamente assurdi, che mistificano ab imis e violano i diritti di libertà di pensiero, giudizio, scelta, opinione ed espressione, frequentazione, e accettazione e condivisione di valori anche nella sfera sessuale. Una condizione dunque di aberrante violenza morale, politica e giuridica promossa da queste centrali eversive con il più plateale scimmiottamento e asservimento psicologico e culturale delle degenerate élite che scambiano fischi per fiaschi e la tutela dei diritti soggettivi di una marginale parte della popolazione per nucleo fondante dei principi regolativi e formativi a pro della nuova società della perversione planetaria. Le “divergenze” e gli “errori” di natura diventano così non espressione di eccezioni ma principi conformanti la generalità e l’universalità delle categorie, dei generi, delle culture di ogni paese e di ogni latitudine, degli uomini tutti. Con la  snaturante e violenta regola, come ben scrive Mino Mini, del diritto alla altrui chiappa.

Invero, è tutto questo fanatico ed esplosivo humus omosessuale e “gender”  ad essere radicalmente omofobo. Esso al contempo esprime disprezzo e odio  per il normale rapporto basato sulla naturale coppia eterosessuale e sul rispetto dei suoi due poli, maschile e femminile, e sulla famiglia naturale. Questo mondo, soprattutto, non accetta di vivere nella reale condizione di diversità rispetto alla concreta, generale normalità. Infine,  c’è da chiedersi, gender, transgender significa di già anche tran-genetico?  Non so se a ciò saprà dare la risposta il presidente degli USA, Obama, in qualità di giurista. – Domenico Cambareri

 

 

 

 

 

 

 

Medioevo e dintorni

 

DIRITTO DI CHIAPPA

 

 

 

 

 

 

Consentitemi l’autocitazione – una pratica maleducata, lo so – per riprendere il discorso affrontato in chiusura dell’articolo sull’ Eterno ritorno: << [In antico ] si dovette atomizzare l’uomo rispetto all’organismo civile con il concetto di persona per realizzare la rottura dell’unità del pensiero vigente ed instaurare un diverso ordine totalitario ancorché spirituale; nel tempo attuale è stata attuata l’atomizzazione dell’uomo attraverso il soggettivismo per scardinare alla base il sistema dei valori esistente allo scopo di sostituirvi un altrettanto totalitario, in senso materialista, Nuovo Ordine Mondiale . Verrà dunque un nuovo medio evo? Per chi non se ne fosse ancora accorto: – E’ già arrivato da un pezzo e noi ci siamo dentro in pieno… >>.

 

In sostanza siamo in presenza di un nuovo scontro di civiltà tra il Vecchio Mondo in precipitosa decadenza ed il Nuovo Ordine Mondiale (NWO) supportato strumentalmente dalla nuova ideologia del gender, un incrocio fra una dottrina pseudo-scientifica e un obiettivo politico. Ideologia che si presta efficacemente per ottenere l’atomizzazione dell’uomo dal momento che il suo fondamento è la non-esistenza della differenza biologica tra maschi e femmine essendo – la differenza – esclusivamente culturale. Per capirci: per il gender il Rocco nazionale non è maschio per evidenza di attributi, ma per essere stato educato dai maschi. Altrettanto dicasi per qualsiasi straripante femmina superdotata da madre natura: la stessa è solo un prodotto culturale frutto di un’educazione femminile. Se non ci fossero queste deprecate costruzioni culturali non ci sarebbero differenze tra donne e uomini e il genere umano sarebbe fatto di soggetti tutti uguali. Da ciò la speciosa conseguenza: ciascuno/a è quello che vuole essere senza condizionamenti di gender (leggi sesso). Da qui il genitore 1 e il genitore 2, da qui il “diritto di chiappa” istituzionalizzato con il matrimonio gay, da qui la truppa d’assalto del LGBT,( acronimo del movimento che raggruppa lesbiche, gay, bisessuali, transgender) per imporre il diritto alla scelta di genere e la condanna per chi osa mettere in discussione tale diritto.

        

In altri tempi, la satira goliardica avrebbe fatto strame, ingenerosamente, di questa ideologia, ma non oggi che i propugnatori del NWO la sostengono per il loro fine. Riporto da Facebook un post a firma di Galadriel Di Lorien dal titolo CHI C’E’ DIETRO LGBT: <<….L’organizzazione è finanziata da molte fondazioni, tra cui la rivista pornografica Playboy (attraverso la Playboy Foundation) con 10 mila dollari l’anno, la MacArthur Foundation (600 mila dollari), la fondazione della casa automobilistica Ford (1.200.000 dollari), l’Open Society Institute del finanziere George Soros (150 mila dollari annui), il Goldman Fund di San Francisco, che nel 2000 ha devoluto ben due milioni di dollari, la Turner Foundation (del Ted Turner di Cnn), che versa 60 mila dollari ogni anno come la Rockefeller Foundation. Le medesime fondazioni, poi, con l’aggiunta di Kodak, Hewlett-Packard, American Airlines, Apple, AT&T, BP, Chevron, Citigroup, Credit Suisse First Boston, Daimler Chrysler, Dell, Deutsche Bank, Ernst & Young, Estee Lauder, Intel, Ibm, J.P. Morgan Chase & Co, Johnson & Johnson, Levi Strauss & Co, Merril Lynch, MetLife, Microsoft, Nike, Pepsico, Toyota, Ubs, Xerox, finanziano per decine di migliaia di dollari la più importante organizzazione Gay con sede a Washington D.C., la Human Rights Campaign. Particolarmente attenta alla causa omosessuale è la Motorola, i cui dipendenti non possono esprimere liberamente le proprie opinioni mentre assistono a corsi promossi dalla società su come eliminare l’omofobia sul posto di lavoro. L’azienda ha inoltre dedicato al mondo glbt un’apposita sezione del proprio sito web chiamata MotoPride. Ma non è l’unica corporation a darsi da fare. La Sony, per esempio, è tra i fondatori di Mtv Gay Channel, e in più sponsorizza gli attivisti pro-nozze gay e pro-aborto della Rock for Choice, che coinvolge numerosi artisti del calibro di Pearl Jam, Soul Asylum, Red Hot Chili Peppers, Iggy Pop, R.E.M., Green Day, Cyndi Lauper, Peter Gabriel e Tracy Chapman. Il già citato multimiliardario George Soros, poi, durante l’ultima campagna presidenziale americana (2004), ha deciso di concentrare tutte le sue energie per cercare di sconfiggere Bush, colpevole di aver tradito i princìpi in cui crede l’Open Society Institute. Soros è diventato così in breve tempo il più grande donatore della storia politica americana, finanziando per oltre 25 milioni di dollari Ong che grazie alla legge 527 delle ultime elezioni americane hanno potuto ricevere fondi e finanziamenti illimitati per le proprie battaglie culturali. In particolare Soros contattò Ellen Malcom, la responsabile di Emily’s List, il più grande comitato pro-choice d’America, e Steve Rosenthal dell’Afl-Cio. Insieme, Malcom e Rosenthal hanno così dato vita all’ennesimo gruppo portavoce delle istanze omosessuali, America Coming Together (Act). L’altra potente lobby di orientamento radicale e libertario finanziata generosamente da Soros nel 2004 è MoveOn.org. Nato per difendere l’operato di Bill Clinton, questo gruppo di pressione insieme all’Act ha raccolto per le presidenziali circa 75 milioni di dollari.>

        

Come si vede siamo in presenza di una vera e propria macchina da guerra messa in piedi dal capitalismo internazionale al quale si aggiungono le Nazioni Unite e, soprattutto, l’Unione Europea che hanno sposato quest’ideologia del gender in quanto considerata un’ideologia ugualitaria. Come riporta Girolamo Furio, diacono della Diocesi di Roma,<< L’Unione Europea ha, addirittura, stabilito sostanziosi finanziamenti per favorire la diffusione dell’ideologia del gender in Europa; il che ha significato che chiunque in una Università, in un contesto di ricerca, metta il termine gender nel suo programma, diventi idoneo a ricevere dei soldi. Questo ha fatto sì che il termine abbia avuto una rapida diffusione, perché anche persone che si occupavano di cose diverse hanno inserito la parola gender in modo tale da avere finanziamenti. Così il termine è diventato familiare.>>

        

Oddio, familiare – magari – è eccessivo; diffuso, diciamo, dal momento che il termine risulta impositivo perché “ce lo dice l’Europa”. Quella stessa Europa che, incapace di costituirsi come un organismo di scala superiore sintesi delle diverse e organiche componenti nazionali, pretende, in nome di una ideologica uguaglianza, di formarsi – sotto il condizionamento del NWO – come somma di sudditi indifferenziati, privi di identità, atomizzati fino all’estremo limite dell’annullamento del genere biologico.

 

Una radicale regressione all’elementare che annulla ogni istituzione civile costruita nei millenni per sostituirla, progressivamente, con nuove istituzioni fondate, tra l’altro, sul “diritto di chiappa” promosso e condizionato dal totalitarismo economico del NWO. Perché alla fine l’obiettivo, il fine, di questa nefasta e retrograda strategia è di natura strettamente economica: creare un mondo di “sudditi” costituito da produttori e – soprattutto – consumatori.

      

L’attacco alle istituzioni civili che ci identificavano prima della degenerescenza nella quale siamo decaduti, non è il solo fronte di dissoluzione aperto sotto il condizionamento del NWO. Non si sarebbe potuto arrivare alla condizione attuale se non si fosse provveduto a cancellare la disciplina che caratterizza l’identità: la Storia. La maiuscola è voluta per distinguerla dalla storia (con la minuscola) che veniva insegnata nelle scuole primarie, secondarie e superiori. Veniva, perché, a seguito del nuovo ordinamento scolastico basato sulle “Tre I”, anche l’insegnamento della storia è stato fortemente ridotto. La ragione è evidente. Anche ridotta alla iniziale minuscola, ovvero alla storia dei protagonisti anziché dei processi, la stessa insegnava che il nostro mondo, ancorché impersonato nel bene e nel male da uomini di eccezione, aveva contribuito a formare l’Europa ed il cosiddetto Occidente. Occorreva, allora, se non cancellarla almeno sbiadirla, e questo è stato fatto: in quarta e quinta elementare l’insegnamento della storia, che dovrebbe riguardare il mondo antico prima del Medioevo, è stato ridotto ad un’ora e mezza alla settimana. In questo lasso di tempo vi è appena il tempo di insegnare ad alunni di nove e dieci anni che, magari, hanno problemi di semplice lettura, qualche cenno degli avvenimenti di Grecia e Roma che recepiranno come una mescolanza di fatti, date,nomi, fiabe, miti e leggende. Una volta entrati nelle scuole medie il mondo dei Cesari, di Tacito, di Cicerone, di Virgilio e di Orazio, di Archimede e Vitruvio non si studierà più. Men che meno avverrà per gli Etruschi, per i Fenici di Mozia o per i Sardi dei nuraghi. Il giovane scolaro andrà alle scuole medie smanettando abilmente il suo tablet o il personal computer, e ignorerà, felicemente o meno, “chi fur li maggior sui”, quale sia stato il suo patrimonio identitario, quale fu il ruolo dei suoi antenati nella costruzione del mondo e – per sua fortuna – non si renderà conto della miserabilità della sua condizione.

 

Non costruttore del mondo, ma reificato ad oggetto del processo economico, ne sarà il distruttore inconsapevole. Sarà, probabilmente, l’ultimo figlio di genitori vivipari perché il NWO, distrutto financo il ricordo storico del mondo passato, potrà avviare eugeneticamente la produzione, su misura, della nuova umanità.

Benvenuti nel Mondo Nuovo del Medioevo e dintorni.