Fincantieri e Stx France, battute conclusive

10 Aprile 2015

Fonte: The Medi Telegraph

Simone Gallotti

 

Fincantieri-Stx France, stretta finale

Roma – Il grande risiko delle costruzioni navali in Europa. Il gruppo italiano vicino all’acquisizione dello storico stabilimento di Saint-Nazaire

Roma – Non è più questione del “se”, ma del “quando”. Sarebbe ormai imminente l’annuncio di Fincantieri dell’acquisizione di Stx France che porta in dote il mega bacino di Saint-Nazaire. Lo confermano fonti politiche romane. Non solo: chi è vicino al dossier conferma che i contatti, specie nell’ultima settimana, si siano intensificati. Fincantieri potrebbe così entrare nella compagine azionaria del cantiere che ad oggi conta nella proprietà (con una quota del 66%) il gruppo coreano Stx che riuscirebbe così a liberarsi dell’ultimo stabilimento in Europa e ristrutturare la difficile situazione finanziaria. Più complessa invece la posizione dell’altro azionista, lo Stato francese: lo scoglio prettamente politico sarebbe stato superato dall’asse tra il governo italiano e il numero uno del gruppo Giuseppe Bono che sarebbero riusciti a convincere i francesi a cedere, nonostante ancora nei giorni scorsi il Front National di Marine Le Pen preferisse gruppi privati francesi a Fincantieri, perchè in ballo c’è la cantieristica militare di Parigi, non solo quella civile.

In questo scenario internazionale si inserisce la vertenza sindacale che sta bloccando gli stabilimenti italiani: non è un caso che Bono e Fincantieri ribattano in modo molto duro. Ai continui scioperi e al conflitto soprattutto con la Fiom, l’azienda potrebbe rispondere proprio con l’acquisizione del cantiere francese, offrendo un’ulteriore garanzia agli armatori preoccupati che l’agitazione sindacale dell’ultimo periodo possa ritardare la consegna delle navi ordinate in Italia. Per questo “l’arma totale” di Bono potrebbe essere sparata in concomitanza con l’incontro della settimana prossima, in vista del tavolo tra azienda e sindacati di lunedì sul contratto integrativo. Il braccio di ferro fa comunque registrare la prima vittima. A Palermo infatti, la direzione del cantiere ha affisso in bacheca un avviso durissimo: «L’armatore Ponant, proprietario de “Le Soleal”, preso atto della situazione contingente, ha autonomamente preferito rinunciare agli interventi programmati, evitando quindi di affidare ulteriormente la propria nave ad un cantiere ritenuto oggi non sufficientemente affidabile, preferendo trasferirla presso altro sito sull’isola di Malta».

Palermo rischia anche di dover pagare anche i ritardi per i 15 giorni di lavori programmati sulla nave da crociera Zuiderdam di Holland America Lines. La compagnia avrebbe già minacciato – come si legge nella stessa nota della direzione – di rimettere a Fincantieri costi e penali in caso la nave non fosse disponibile per la già programmata crociera del 14 aprile con danni «già calcolati nell’ordine di qualche milione di euro». Perchè sia chiaro che il clima è incandescente non solo a Palermo, l’azienda ha anche specificato che i rapporti con Carnival, con cui Fincantieri ha firmato un contratto per 5 navi meno di un mese fa, potrebbero deteriorarsi irrimediabilmente perchè «manifestazioni come quelle di questi giorni rappresentano non solo un tracollo in termine di immagine» ma mettono «a repentaglio i futuri rapporti commerciali tra le due società, creano danni economici incommensurabili». Gli italiani a Saint-Nazaire non troveranno solo una situazione positiva: il cantiere infatti, per la crisi russa, ha ancora in custodia la nave militare Mistral ordinata da Mosca e paga ogni mese, da novembre, circa 400 mila euro per il mantenimento della nave da guerra in cantiere. Parigi val bene una messa.