Riappropriamoci della vera Roma e stop alle speculazioni e al degrado civile e urbanistico

30 Giugno 2015

Fonti: Associazione Amici del Tevere, Repubblica.it

amicIdeltevere@unpontesultevere.com

ROMA TUTTA SPARITA?

Fundraising sul Tevere a Roma fra storia, ambiente, luce: dalle Tiberinalia al Giubileo Straordinario

Grandi riscontri al lancio del “Progetto Cloaca Massima”

http://www.amicideltevere.blogspot.it/2015/06/progetto-cloaca-massima.html.

Già molti i contatti da gruppi di sottoscrittori auto-organizzatisi, associazioni, sponsor, etc. Proposti anche “interventi in lavoro”, che dovranno essere coordinati dagli Enti competenti, in termini di sicurezza e rispetto dei vincoli. Proseguiamo quindi la raccolta-contatti di aderenti-sottoscrittori, preliminare alla raccolta-fondi vera e propria.
In effetti, per il preventivo dei lavori di pulizia e decoro che ci eravamo ripromessi attorno allo sbocco della Cloaca Massima – da affidare a Ditte autorizzate specializzate – avremmo già raggiunto l’obiettivo economico, considerando i costi-standard individuati coi primi sopralluoghi, nel tratto di sponda sinistra fino allo “sfiatatoio del Colosseo”, di fronte a quello in sponda destra più noto per l’Estate Romana (e conseguentemente meglio tenuto): per cui il progetto si espande, a monte e a valle, dalla sponda sinistra alla sponda destra (passando per l’Isola Tiberina) e va ancor meglio organizzato, magari riuscendo ad integrare lo stesso con altre iniziative illustrate dalla Sovrintendenza Capitolina in occasione di “Idea Tevere” all’École Française de Rome. Ulteriori sopralluoghi sono in corso in questi giorni, per giungere a risultati di cura, igiene, decoro e valorizzazione proporzionali alla grande mobilitazione ottenuta (popolare, istituzionale, imprenditoriale) entro l’8 dicembre, data di inizio nel 2015 del Giubileo Straordinario. Lì dove interventi di ordinaria manutenzione del Tevere siano eventualmente programmati con Fondi Pubblici, rafforzeremo gli stessi, ne estenderemo la portata e svilupperemo ancor più azioni straordinarie e “progetti speciali”, procedendo a step e realizzando parallelamente l’“Albo dei donatori” e l’“Albo degli interventi”.  L’8 dicembre – fra l’altro – era anche la data delle Tiberinalia, festa dei Romani per celebrare sull’Isola Tiberina l’anniversario della fondazione del tempio dedicato al dio Tiberino, in un rito di purificazione e propiziatorio.
Gli accostamenti verrebbero spontanei, come anche quello fra la riqualificazione di una così importante infrastruttura idraulica dell’antichità quale la Cloaca Massima (ancora in parte gestita da ACEA ATO 2 fino all’intercettazione e all’immissione nel “collettore basso di sinistra”), i muraglioni di difesa dalle piene costruiti dopo quella disastrosa del 1870 (anno dell’unità di Roma al Regno d’Italia con l’attribuzione del ruolo di Capitale) e, con un bel salto in avanti, l’Anno Internazionale della Luce in corso (http://www.sif.it/attivita/iyl2015): ci permettiamo allora anche l’accostamento – fra antichità e modernità – con un nostro progetto, più volte cullato, legato al Tevere, ai muraglioni, alla luce, alla creatività (“precedenti” e nuove idee elaborate – anche un po’ provocatorie – da arTevere: “Tevere ritrovato” & “Tevere palcoscenico”).
L’azione vuole evidentemente essere organizzata in forma permanente e strutturale. Il primo dibattito pubblico in cui si tornerà su questi temi – ospiti, fra gli altri, il Segretario Generale dell’Autorità di bacino del fiume Tevere, Giorgio Cesari, e il Presidente di Associazione Amici del Tevere e Consorzio Tiberina, Giuseppe Maria Amendola – sarà probabilmente il 13 luglio in occasione di http://www.festaunitaroma.it/events/dal-tevere-al-litorale-il-progetto-per-un-nuovo-corso-un-nuovo-orizzonte-per-la-capitale/.
 
Contatti: iniziative@unpontesultevere.com– 3395852777
 
P.S. 1 – In relazione alle numerose richieste pervenute sull’evoluzione di un Contratto Territoriale (uno o più Contratti di Fiume) relativo all’area urbana di Roma (Tevere, Aniene e reticolo secondario), si precisa che l’iniziativa presa – dopo la realizzazione di una serie di documenti convergenti all’<<appropriata analisi conoscitiva preliminare integrata per gli aspetti ambientali, sociali ed economici del territorio>> prevista dalle Linee Guida promosse dal Ministero dell’Ambiente, e la raccolta informale di varie proposte da Soggetti interessati alla futura sottoscrizione – non può che arrestarsi temporaneamente in attesa del varo dell’annunciato “Osservatorio Tevere” per il Contratto di Fiume di Roma Capitale, che dovrebbe coordinare la partecipazione – sulla base delle conoscenze acquisite – per la redazione di quadro d’intenti, scenario strategico, piano d’azione.
 
P.S. 2 – Proprio in concomitanza al nostro precedente lancio, usciva la bella intervista a Carlo Verdone allegata in PDF, che vediamo anche – per riprendere il termine – in chiave propiziatoria: un innamorato di Roma, un testimonial indiretto della riqualificazione del Tevere …… magari un domani diretto. Avendo accostato il profano tradizionale al sacro, Verdone chiude l’intervista proprio menzionando un uomo <<che quando apre bocca ultimamente dice cose coraggiose e importanti: papa Francesco>>.

http://www.repubblica.it/politica/2015/06/23/news/verdone_palazzinari_e_degrado_la_bellezza_e_sparita_-117508934/

Verdone: “Palazzinari e degrado, la bellezza è sparita”

di SILVIA FUMAROLA

23 giugno 2015 – ROMA. “Non m’interessa parlare del sindaco Marino: deve restare, non deve restare… Sarebbe presuntuoso. Ma voglio parlare di Roma, di come si è ridotta, coi marciapiedi sbriciolati, vittima della politica che non investe sui giovani e prende a schiaffi gli insegnanti”. Carlo Verdone è serio e appassionato, in questi giorni è impegnato a Roma nei sopralluoghi per il nuovo film: gira a caccia di palazzi, scorci, la grande bellezza perduta, e riflette. “Leggevo un libro di storia romana, c’era una frase di Cesare Augusto meravigliosa: “Mi avete consegnato questa città di pietre, io ve la restituisco in marmo””.
Perché l’ha colpita?
“La dice un grande uomo che amava profondamente la sua città, l’imperatore nostro principale sponsor, grazie a lui Roma è ancora piena di turisti, un assegno fisso. Imperatori, aristocratici, papi, in competizione tra loro, hanno contribuito a rendere Roma splendida: viviamo di rendita grazie al passato ma vogliamo parlare del presente? “.
Parliamone: Mafia Capitale si è mangiata la città.
“E’ la totale negazione di tutto quello che c’è stato prima. D’altra parte dagli anni ’60 in poi Roma è stata consegnata non più a sacerdoti del bello ma ai palazzinari”.
Quindi sta dicendo che il degrado è cominciato più di mezzo secolo fa.
“Certo. Dal ’64 questa città smette di avere un’importanza artistica e diventa fonte di guadagno per chi frequenta il potere: i palazzinari sono tra questi. L’edilizia si fondava sulla quantità e non sulla qualità. Palazzine senza stile, una di un colore, una di un altro. Abusi su abusi. La politica va incontro al degrado perché non viene vista più come vocazione ma come opportunità di guadagno. Possiamo criticare la prima Repubblica quanto ci pare, ma era fatta di gente colta, preparata dal punto di vista universitario, che aveva una vocazione. Per carità con tutti i difetti, comprese le inflessioni dialettali e un politichese astruso su cui ho costruito tanti sketch”.
Oggi invece…
“La politica si è prostituita: il tornaconto porta a corruzione e a concussione. Roma oggi è una città molto grande, un tempo era una grande città. Un conto è dire amministratore “abile e furbo”, un conto “preparato e proteso al bene comune”. Leggo che la Fiera di Roma, costata 355 milioni di euro, crolla sotto il peso dei debiti. Quelli che devono controllare i controllori dove stavano? Bisognerebbe inculcare una nuova mentalità, le persone che vogliono entrare nella pubblica amministrazione devono frequentare un corso severo di etica. L’etica fa la differenza”.
Pensa che Roma sia una città senza speranza?
“Occorre appellarsi alle nuove generazioni, ai cittadini onesti. Sto girando Roma per il nuovo film. A Piazza Confienza, vicino Castro Pretorio, lo scenografo mi fa vedere un palazzo, era perfetto. Con un bellissimo angolo di verde e l’avviso: “Il giardino è curato dal comitato di quartiere”. Mi si è allargato il cuore, tra l’altro non c’erano scritte sui muri. Sono sparite in Europa, da noi è una patologia senza cura. A Parigi mi dicono: “Visita le banlieue per quella scena”. Non ci girai perché non c’era nulla di brutto o drammatico. Sono alveari con una dignità: se vedono la nostra periferia gli prende un accidente”.
Tutta Roma vive il degrado, sporca, abbandonata a se stessa.
“La sporcizia è ovunque, marciapiedi sbriciolati, infrastrutture che mancano, c’è tanto da fare ma mi dico: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Spero che questa legge fisica possa funzionare e che dopo anni di orrore qualche sacerdote del bello s’impegni. Ma anche noi cittadini dobbiamo fare la nostra parte”.
In “Gallo cedrone”, il candidato sindaco Armando Feroci per risolvere il problema del traffico proponeva di asfaltare il Tevere: “Signori , sto fiume ce serve o nun ce serve?”.
“”Gallo cedrone” da qualcuno è stato liquidato velocemente, ma in quel film – del ’98 c’era tutta la mitomania di un trasformista che dopo duecento lavori e truffe fonda un partito e se ne esce con idee assurde. Pensa a Roma come Los Angeles, sogna di asfaltare il Tevere “così il traffico score”. Sembrava la proposta di un pazzo, oggi si ascoltano cazzate di questo genere, su altri argomenti”.
Da chi partirebbe per una rinascita morale?
“Dagli insegnanti, che allenano i giovani alla vita”.