Partito Distruttore e suoi antecendenti. Fango senza fine. E. Novi: ecco il compagno Benetton

 

28 Agosto 2018                                                                                      Fonti: Mag24, Appiapolis, Libreriauniversitaria.it, Controcorrente, Consulpress, Unilibro, Mondadoristore, Hoepli, IBS

 

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A Ω

 

† Emiddio Novi, parlamentare e giornalista, è morto il 24 agosto, in un incidente automobilistico.

 

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IL PD UNA SUCCURSALE “PROLETARIA”

DEI BENETTON?

L’ULTIMO ARTICOLO DI EMIDIO NOVI: “BENETTON? 30 ANNI FA ERANO PRATICAMENTE FALLITI, POI ARRIVO’ PRODI”

 

“IL COMPAGNO BENETTON”

– Così l’infame famiglia ha guadagnato montagne di miliardi senza avere in tasca un solo centesimo: quella storia che nessuno ti racconta più
di Emidio Novi (da Mag24)
Insaziabili questi Benetton, più guadagnavano meno spendevano per la manutenzione delle autostrade che avevano avuto in regalo dal centrosinistra.
Fortunati questi Benetton. In pieno delirio privatizzatore comprano dall’IRI la catena Gs. La comprano con i soldi delle banche e subito la rivendono, guadagnandoci 4500 miliardi di lire. In euro sarebbero due miliardi e 250 milioni.
Fantasiosi questi Benetton. Prodi, Ciampi e Giuliano Amato s’erano impegnati con Bruxelles e soprattutto con francesi e tedeschi a smantellare l’Iri. Massimo D’Alema li prende in parola e nel 1999 decide di privatizzare la rete autostradale di proprietà dell’Iri e quindi dello Stato. Ancora una volta i Benetton non si perdono d’animo. Una lira delle loro non la rischiano, non sia mai. Bussano a Banca Intesa e gli viene aperto. Chiedono un piccolo prestito che in euro è di 8 miliardi e l’ottengono. Con questi soldi comprano dall’Iri Autostrade. Per due, tre anni la manutenzione della rete è quasi inesistente. Con i soldi rastrellati ai caselli e l’aumento delle tariffe restituiscono i soldi a Intesa.
Le Autostrade sono una Zecca che produce moneta sonante. I Benetton semifalliti come imprenditori del tessile-abbigliamento hanno diversificato e incassano tanti di quei soldi da diventare investitori globali.
Grandi investitori, questi Benetton. Con i soldi guadagnati con una gestione finanziaria e non industriale della rete autostradale ex Iri i Benetton diventano soci degli spagnoli di Albertis e comprano il 50% della rete. Vito Gamberale si dimette dalla societa Autostrade perché non ne condivide la politica. Si pensa solo a incassare soldi ma si bada poco alla manutenzione e alla modernizzazione di un asset così importante.
Insaziabili questi Benetton. Con una redditività del 25% decidono di tagliare le spese di manutenzione. Per loro le Autostrade ex Iri sono una miniera d’oro inesauribile. Aumma aumma nel 2016 ottengono una proroga quarantennale con un emendamento aggiunto all’ultimo minuto dal governo alla Finanziaria. Una vergogna. La banda Renzi è capace di tutto. I predecessori non sono stati da meno. I contratti che riguardano i concessionari delle autostrade vengono secretati.
E la trasparenza del mercato, la concorrenza, le terzietà della politica, l’occhiuta vigilanza del commissario per la concorrenza di Bruxelles? Tutto fumo, chiacchiere e distintivo.
Questa banda di malavitosi merita un decreto del governo che spazzi via la benevolenza di TAR e magistratura civile corrotta.
E che faccia capire a opposizioni e potere mediatico che “la fortuna” sta abbandonando i Benetton, e quelli come loro.

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Editore: Controcorrente, Napoli                                                                                      Titolo: La dittatura dei banchieri. L’economia usuraia, l’eclissi della democrazia, la ribellione populista (brossura)
Autore: Emiddio Novi                                                                                                     Prezzo: € 15.00                                                                                                                    ISBN 978-88-89015-94-0