USA, Russia, Europa. Strabismo, traveggole e illusorietà dell’ambasciatore Terzi

31 Marzo 2019

Domenico Cambareri

 

 

 

 

 

 

“ITALIA SOTTOMESSA …” 

di GIULIO TERZI

 

Così rispondo: <<Strabismo gravissimo e gravissima, ampia, radicale amputazione della panoramica più rilevante degli ultimi tre decenni della politica internazionale e dei misfatti statunitensi.

C’è da rimanere allibiti e rattristati.

 

NON AVREI MAI POTUTO PENSARE CHE l’ambasciatore, nonché già ministro degli Esteri in un governo tecnico, arrivasse a questo sistematico livello di ripudio della pur minima imparzialità,Quando potrò,darò la mia ennesima risposta ai guerrafondai e mistificatori made in USA e al partito filoamericano. Domenico Cambareri. >>

Nel fratttempo, chi ha voglia, interesse e tempo, può ricercare fra le pagine de L’Europa della Libertà www.europadellaliberta.it quanto ho avuto motivo in tante occasioni di scrivere in modo nitido e di basare le argomentazioni e le conclusioni su dati e riferimenti inoppugnabili.

Qui ricordo in particolare uno scandalo enorme in relazione alle criminali guerre d’invasione programmate e attuate dall’imperialismo americano:

l’agente segreto della CIA, donna, che si oppose inutilmente alla certificazione di autenticità delle informazioni fabbricate ad arte e imposte, per mentire al mondo intero sull’uranio africano che Saddam Hussein faceva traspotare in Iraq.

Ambasciatore Terzi, perché non ci usa la gentilezza di tradurrein italiano il libro di questa importante operazione segreta scritto dall’agente segreta in questione, e quello scritto dal marito, un suo collega, ambasciatore Terzi?

Due best seller d’importanza eccezionale atti a far comprendere fin dove si è spinto e dove si spinge ancora il “demonio” americano amante e difensore della libertà dei popoli?

Sul suo articolo, che correttamente riportiamo qui di seguito, e sul suo filoamericanismo  acritico e senza freni che nulla hanno a che vedere con l’ideologia liberale e sugli aneddoti folkloistici a cui possono fare da contraltare quelli ben più numerosi di Trump e dei suprematisti bianchi made in USA in riferimento all’ideologia nazista, è meglio stendere un velo.  Non pietoso. – D.C.

 

 

L’ESPANSIONE DELL’EGEMONISMO del maggiore amico e del maggiore alleato ha circondato Mediterraneo,Italia,Europa e Russia di immotivati tentativi pure ancora in atto di allargamento a est … fino ai confini cinesI della NATO, dopo avere defenestrato la Russia dal partenariato NATO con l’operazione ucraina. Tutto questo ha prodotto un’interrotta catena di crisi,destabilizzazioni, invasioni, guerre … dopo quanto aveva scatenato, e ha  continuato a scatenare, in tutto il Vicino Oriente. Ben si comprende quali siano le innominabili finalità che legano la strategia americana agli invasori giudeizzati euroasiatici della Palestina e ai crimini senza fini che continuano a consumare …

 

Ebbene ecco cosa dobbiamo leggere.

 

Giulio Terzi irritato.

 

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ITALIA “SOTTOMESSA”: PECHINO E MOSCA, NUOVE CAPITALI DEGLI IMPERI…

A pochi giorni dal preoccupante atto di “sottomissione” del Governo italiano alla #Cina, con la firma del discutibile Memorandum che impegna politicamente il nostro Governo per almeno 5 anni – su basi non certo paritarie – ad agevolare gli investimenti #cinesi nel nostro territorio nazionale, vorrei spostare l’asse dell’analisi verso l’altra “capitale degli imperi dell’Est”: #Mosca, che grazie all’indiscussa abilità negoziale e politica del Presidente Putin ha ritrovato in un ventennio piena centralità negli scacchieri internazionali. A fine 2018 #Erdogan e #Putin hanno celebrato l’eccellente stato dei lavori del gasdotto #Turkstream, ormai quasi pronto: oltre 30 miliardi di metri cubi di gas metano russo ogni anno attraverseranno i fondali del Mar Nero per circa 1.000 km. Triplo intelligente obiettivo strategico per Mosca: rendere l’Europa sempre più dipendente dalle forniture di energia Russe, scavalcare i gasdotti che passano attraverso l’#Ucraina, con la quale non corrono certamente buoni rapporti, e avvicinare sempre più Ankara nella propria orbita, allontanandola dalla #NATO, della quale la #Turchia è membro. Il #TAP (Trans-Adriatic-Pipeline), che permetterebbe di trasportare in Europa il gas estratto nel Mar Caspio attraverso la Grecia e l’Italia, riducendo la dipendenza da Mosca, sarebbe una valida alternativa per noi: curiosa combinazione, i partiti politici italiani con i migliori rapporti con la Russia sono quelli più contrari al TAP (per ragioni “ambientaliste”, of course…). A nord, la #Germania le proprie scelte le ha già fatte: oltre 100 miliardi di metri cubi raggiungeranno #Berlino da Mosca attraverso North Stream e North Stream II, stringendo così sempre più il “cappio” della Russia sull’approvvigionamento energetico dell’Europa. Nel frattempo, prosegue la sofisticata partita a carte del “nazionalismo pan-russo”, con Putin anche in questo caso sempre “grand croupier”: gli stati fantasma cuscinetto riconosciuti praticamente solo da Mosca (alcune volte, che casualità, dal #Venezuela) ormai abbondano sul territorio Europeo. Nel 1990, da poco dissolta l’URSS, la XIV Armata Russa invase senza alcun pretesto l’Est della #Moldavia, trascinando in una guerra poco conosciuta da noi anche la Romania (in totale, oltre 5.000 morti): risultato, creazione della zona cuscinetto filo-Russa della #Transnistria, attualmente noto crocevia di mafiosi, terroristi e trafficanti di armi. Nel ’92, è toccato ad #Armenia e #Azerbajan (conflitto “stimolato” e appoggiato sempre da Mosca): in questo caso, il risultato fu la nascita dello Stato cuscinetto del Nagorno-Karabakh (oggi #Artsakh). Poi ancora agosto 2008: le truppe Russe invadono con mirabile disinvoltura la #Georgia, che aveva commesso il peccato capitale di aver manifestato interesse per #UE e NATO (sapete, il ricordo di quanto bene si stava oltre-cortina sotto il tallone comunista era ancora vivissimo…): risultato, in questo caso, è stata la nascita delle Repubbliche di #Abkazia e #Ossezia del Sud. Confini inesistenti sulle mappe geografiche, ma reali, con il loro filo spinato, quando in automobile percorrete le strade statali che portano ad Est, e politica interna ed estera ovviamente completamente supina agli interessi geo-politici Russi. Ultime vicende in ordine di tempo (ma non certo l’ultima in senso assoluto…), invasione armata della #Crimea (in fondo una volta era #URSS, perché non riprendersela senza perdere troppo tempo con lunghe discussioni diplomatiche…) e referendum di dubbia validità in Ucraina – sempre colpevole di guardare con interesse alla NATO – per scorporare, e di fatto annettere, le regioni orientali del #Donbass: voilà le neo-nate Repubbliche di #Donetsk e di #Luhansk. Gli oltre 10.000 morti e i 1.5 milioni di profughi: un dettaglio, senza considerare i “danni collaterali”, come il #Boeing 777 decollato da #Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur abbattuto per errore da un missile SA-11 di fabbricazione Russa, con 298 civili occidentali morti; né a Mosca né a i ribelli venne neanche in mente di scusarsi con i parenti delle vittime, ed anzi – in perfetto stile Sovietico – negarono l’evidenza (fino all’inequivoca conclusione dell’inchiesta). Il conflitto è ancora in corso, seppure “a bassa intensità”, e in quelle zone si muore tutti i giorni, ma ovviamente non interessa a nessuno. In tutti questi casi, si tratta di fatto di “protettorati Russi”: entità statuali completamente al di fuori dei criteri di legalità internazionale, dove spesso le carte di credito occidentali non funzionano, le assicurazioni non sono operative, e i trattati internazionali semplicemente non vengono applicati. Ultima riflessione da fare, sulla “qualità” degli appoggi esterni – italiani – alle mire espansionistiche Russe; dell’opposizione (forse etero-diretta?) al TAP ho già accennato, ma occorre ricordare (perché tacerne?) anche il “sottile filo nero” che unisce Mosca al nord-Italia. Secondo quanto riportato dai mass-media nazionali, pochi mesi fa si è tenuto un “evento culturale” a Milano, nella prestigiosa cornice di Palazzo Reale, protagonista l’ideologo Russo Aleksandr #Dugin; padrone di casa, la Presidente di una cooperativa della Provincia di Novara, già candidata per il #NSAB, Nationalsozialistiche Abeiter Bewegung, piccolo ma attivissimo partito apertamente neo-nazista. Dugin, in un successivo evento organizzato a #Varese durante il suo “tour” in Italia, è stato anche premiato (sic) con la #Julleuchter, la simbolica lampada delle #SS, le truppe di sterminio naziste, donatagli alla presenza di esponenti di spicco dell’estrema destra neofascista, in passato vicina ad ambienti #NAR, i Nuclei Armati Rivoluzionari che fecero negli anni ’70 e ’80 della lotta armata e violenta e dell’omicidio un mezzo di lotta politica (non esistevano purtroppo solo le Brigate Rosse…); destra che pare curiosamente stregata dalla politica espansionista da “uomo forte” di Putin. Ma non basta: a #Torino opera l’ufficio di rappresentanza della neo-costituita Repubblica di Donetsk, il cui coordinatore pare si sia fatto ritrarre recentemente in sobria “camicia nera” con alle spalle la bandiera del Donbass; a #Verona, invece – secondo quanto riportato da una recente inchiesta di giornalistica – abbiamo un per altri versi stimato Deputato della Lega, con posizione apicale alla Commissione Esteri del #Senato, anima dell’Associazione Veneto-Russia, a favore della secessione delle minoranze Russofone (e immagino quindi anche per coerenza a favore della secessione del Trentino-Alto Adige a favore dell’Austria…); ma soprattutto tale Andrea Bacciga, già sotto inchiesta per un saluto romano in Consiglio Comunale. Quando Bacciga donò un libro dell’ex membro delle SS naziste Leon Degrelle (!) alla biblioteca comunale, il Deputato in questione commentò: “Un bel gesto”. Ora: comprendo bene l’atteggiamento assertivo del Presidente Putin (è stato eletto per fare gli interessi Russi, non certamente quelli Europei). Giustifico assai meno la continua violazione dei trattati internazionali (se “saltano” le regole, la situazione generale non può che peggiorare, e i nostri figli pagheranno sicuramente il prezzo del caos…); ma – in generale – questo occidente “supino” dinnanzi alla *spinta imperialista di Mosca* a me da assai fastidio… e ancor più mi preoccupano i rigurgiti neo-nazisti che paiono accompagnarla… E A VOI?