Fiano si castra e cosa fa Salvini? Lo imita. ALT ALLE INIQUE DIVISIONI E RUBERIE, ALT ALL’ “AUTONOMIA” DEI RUBATUTTO

 

13 Luglio 2019

Domenico Cambareri

da Facebook

 

 

 

 

i leghisti non hanno cambiato mai testa, arroganza e finalità

blocchiamoli per sempre

dal boom elettorale al crollo

di una forza “nazionale” per cinica demagogia

L’ITALIA E’ UNA

E NON SI TOCCA

e le risorse vanno distribuite in equa misura

e le penalizzazioni e vessazioni subite dal Sud vanno recuperate per intero

 

 

 

 

 

Emanuele Fiano

12 luglio

I leghisti si sbracciano a dire che #Savoini era uno che passava da #Mosca per caso, che quasi non lo conoscono e che non ha mai fatto parte delle delegazioni della #Lega. Strano per uno che se ne vanta.

 

Domenico Cambareri

Con la pubblicazione di questo messaggio, fiano non si schiaccia i piedi ma si castra.

E castra tutto il PD.

Perché mai?

Perché è lo stesso fiano che rende nota la consonanza di fondo fra i capi delle due superpotenze nucleari,

e che pertanto la linea di Salvini è in consonanza con il maggiore alleato dell’Italia.

Nessun tradimento dunque della posizione internazionale italiana e della difesa dei suoi interessi e delle sue alleanze.

Perfino il consulente di Trump sulla geopolitica, originario della Romania, ottimo conoscitore dell’Italia e purtroppo un sionista come il fiano non askenazita, conferma tutto questo. Dove va sbattere la faccia il castratore di fiano?

Detto tutto questo, la mia posizione è ben lontana da QUELLA BEN CAOTICA DI SALVINI.

COSA CHE CERTO NON POSSO STARE A SPIEGARE QUI.

 

IN OGNI CASO, SALVINI E’ PRONTO A FARE QUELLO CHE fiano HA FATTO A SE STESSO E AL PD.

 

TORNA E RITORNA SULL’AUTONOMIA,

 

OVVERO SU UNA FORMA ANCORA PIU’ SPINTA DI FEDERALIZZAZIONE

E ACCENTUA CON LA RIFORMA FISCALE

I MACROSCOPICI CRIMINI DEL SUO PREDECESSORE BOSSI

E DEL DABABE (D’ALEMA-BASSANINI-BERLINGUER)

E LA SOTTOPROLETARIZZAZIONEDEI PROF NON UNIV. E DEI FUNZIONARI PUBBLICI.

LEGGE SULLA DIRIGENZA TOTALMENTE EVERSIVA E ANTICOSTITUZIONALE.

MA TUTTI COSTORO AMANO LO SPOILING SYSTEM MAFIOSO E NON ALL’AMERICANA.

fiano NON SI SFIATI PER IL DOLORE DELL’AUTOCASTRAZIONE.

TRA NON MOLTO, SALVINI GLI FARA’ BUONA COMPAGNIA.

 

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Pasolini capì? I magna magna rossi sempre più soli e disperati senza il 25 aprile soffocano. Come i vampiri

 

 

26 Aprile 2019

 

 

 

 

Pericolo fascista ! Pericolo fascista!

Vi spiego uno dei perché questi magna magna hanno bisogno del pericolo fascista.

Non è questione soltanto di odio ideologico da parte degli epigoni del leninismo e dei servi degli stranieri.

Hanno da proteggere non solo pensioni e prebende dei pochi partigiani e dei falsi partigiani e dei partigiani criminali e i finanziamenti di cui godono,

quanto pure una platea di soggetti che hanno legato a loro a triplo e quadruplo filo, nell’elargirgli il benessere iper diffuso, mentre agli altri viene sottratto di tutto. Altrimenti …..

Altrimenti … alla Moranino.

 

 

A partire dall’ultimo governo Amato e poi dal DABABE (D’Alema – Bassanini -Berlinguer), il governo più infame di sempre, con lo svolgersi del secondo tempo dell’ordine di eversione socio-economica anticostituzionale, questi ladroni hanno interamente ridisegnato la mappa delle retribuzioni pubbliche italiane.

Hanno realizzato il più classista e ladronesco sistema retributivo, un sistema criminale che non ha riscontro in Europa e in America e che non fu voluto dall’ONU o dal FMI o dal GATT o dalla Comunità Europea o da chissà quale trama fantapolitica ma dalla classe politica comunista e della sinistra DC e dai sindacati confederali e dalla… Confindustria nostrana.  Sistema di “contrattazione pubblica” surrettiziamente gestito che determinò in particolare  il collasso e la definitiva proletarizzazione dei prof delle secondarie e dei funzionari pubblici anche di ruolo dirigenziale. Molteplici e miserandi trucchi contrattuali confederali: il percorso retributivo in specie di quanti svolgevano e continuano a svolgere le funzioni più importanti. Chi con la legge dei parametri aveva auna posizione consolidata e riconosciuta, è stato stritolato dall’irrompere eversivo del regime dei DABABE.

Dopo le masse di persone che erano state avanzate nel corso dei due decenni precedenti ( il lungo ’68 sindacale di parassitismi inefficienze violenze e ruberie ) e ancora venivano avanzate prive di titoli per addensarle ben ad si sopra dei “sesti livelli”, le aree funzionali venivano artificiosamente separate da un’infame legge sulla “nuova” dirigenza.

Per particolari aspetti, tale legge seppe trarre demagogico e ancor più distruttivo vantaggio dal dilagare della non meno corriva demagogia del ribaldo bossolo fuso straccione di Pontida e di Venezia, e dei terun de l’osti che lo esaltavano, grazie alla regionalizzazione delle strutture burocratiche, anche militari, che elevò in maniera spaventosa il numero dei beneficiati di questi organigrammi da nuova mafia politica.

La compressione retributiva per tutte queste fasce di lavoratori  perdenti, invece, a partire dalla metà degli anni ’90  è stata ed è spaventosa.   

Sono le fasce dei lavoratori sui quali Remo Gaspari – chi se lo ricorda più o fra i giovani chi sa chi sia stato? – già negli anni ’80 si preoccupava di dire che andavano finalmente “ristorati”?

Per cercare di farmi capire, a prescindere dalla legge infame sulla nuova dirigenza mai combattuta da Berlusconi se non a parole e anzi ancor più rafforzata e blindata dal suo Brunetta; e a prescindere dal perverso e partitocratico spoling system all’italiana che ha associato tutti i partiti in quest’altra infamia, stabilito un aumento retributivo di base con il rinnovo contrattuale i pari tempo si rivedevano e cambiavano i meccanismi della carriera delle anzianità,

sicché mentre prima il massimo dell’anzianità economica lo si raggiungeva, ad esempio (ma esempio reale), con otto scatti biennali dell’otto per cento, quindi dopo il sedicesimo anno di servizio in ruolo,

dopo si introdussero i meccanismi della retribuzione individuale di anzianità, con cui venivano fortemente dilazionati e ridotti tali importi;

in un secondo momento vennero totalmente aboliti gli scatti biennali delle anzianità con la progressione dell’8%. Al posto degli scatti biennali furono introdotti i gradoni, con cui gli aumenti furono e vengono concessi solo dopo il settimo o decimo anno e spalmati fino alla fine della carriera, a 35 o 40 anni. Paradossale è dir tanto?

Non è qualcosa di mostruoso? Ci vuole un ragioniere per fare due calcoli e capire la portata rivoluzionaria, totalmente eversiva, antipopolare e anticostituzionale della manovra compiuta da questi mafiosi?

Come nel frattempo le due sponde si sono sempre più allontanate, così che mentre l’una veniva e tuttora viene criminalmente discriminata e impoverita, l’altra veniva e viene ancor più favorita?

Diciamolo in un modo molto semplice, ridotto al minimo del minimo. Ancora con un esempio, ma esempio vero. Lo scorso mese d’ottobre 2018, il MEF decideva di bloccare gli scatti dell’anzianità biennale della docenza universitaria. Erano gli scatti di quella struttura retributiva omologa dei professori delle secondarie. 

Considerate quindi che

per 24 anni docenza universitaria, magistrati e nuova dirigenza burocratica e militare hanno continuato a godere degli scatti d’anzianità (veri moltiplicatori stipendiali) basati su retribuzioni sempre, sempre  più articolate nelle voci e pingui nelle cifre – salvo  poche e contenute eccezion, sono le più ricche di tutto l’Occidente allargato a parità di costo della vita e surclassano quelle degli USA -,

mentre nello stesso tempo gli altri professionisti pubblici hanno visto sempre più comprimere e spalmare nel tempo senza fine le loro retribuzioni, dal quadruplo in su schiacciate da questi infernali demoltiplicatori.

E’ successo il finimondo di proteste? Nulla. Far beare gli italiani nel torpore della lobotomia. Libertà e democrazia.

Esistono libertà e democrazia senza la presenza sia pure marginale di giustizia e di ordine?

Gli italiani sono stati resi completamente idioti?

Ecco come l’antifascismo dei pochi è indispensabile. E’ la più potente droga di cui dispongono per continuare a tenere soggiogato un popolo.

Pasolini lo aveva capito, al di là da questo specifico esempio

Eccome, se non lo aveva capito, Pasolini l’antifascista.

 

Come poteva e può andare avanti un popolo, una Nazione il cui sistema pubblico spendeva e spende quanto quelli di Germania, Francia e Spagna messi assieme? Cosa e quanto non quadra? L’antifascismo militante non ce lo sa spiegare o non vuole spiegarcelo? Perché mai?

Rimane però ancora da far sapere agli italiani cosa sia stato il fascismo e cosa di esso si possa ancora riprendere in positivo. Nemo propheta in Patria?

Qui di seguito riproponiamo

70° Costituzione? Regime mafioso e infame. Imporre la Costituzione a partiti e sindacati. Le parole di Pasolini

03 Gennaio 2018

Fonte: Twitter

Domenico Cambareri

domenico cambareri @domenicocambar2 2 gen

Non abbiamo bisogno di @pan come elettricisti e idraulici della .

Abbiamo bisogno di imporre la Costituzione a partiti e sindacati.

70 anni di spietato continuativo tradimento. Tradimento, sempre. Ladrocinio e partitocrazia. Regime mafioso infame

***

Ladri, imbalsamatori delle cuccagne di sangue e delle falsificazioni della storia di oggi e di ieri che spesso e volentieri si nascondono senza ritegno negli incredibili turpiloqui politici come:

l’apologia forsennata della Costituzione a cui dichiarano “fedeltà” mentre  giorno dopo giorno la pugnalano;

l’esaltazione dei crimini commessi dopo il tradimento del re e durante l’invasione nemica e la guerra civile condotta per assurda scelta ideologica solo con sistematiche azioni di spietato assassinio mirato e terrorismo rivoluzionari leninista atti a inasprire le rappresaglie dei tedeschi a danno dell’inerme popolazione civile, a pro degli abietti fini di assoggettare ancor di più l’Italia agli invasori e

imponendo

la più sistematica opera di disinformazione culturale

e

una settantennale narcosi della coscienza civile e storica degli italiani

Pasolini scrive a Moravia