1956: il 23 Ottobre la “solidarità” del Patto di Varsavia invase l’Ungheria, già sotto il tallone sovietico

23 Ottobre 2020

LANOSTRA STORIA EUROPA, EUROPA!!! lA GIOVENTU’ ROMANA DAVANTI L’ALTARE DLLE PATRIA IN FAVORE DEL POPOLO UNGHERESE E CONTRO IL DILAGARE DEL SOVIETISMO
FONDO VEDO / ROMA. SCONTRI DURANTE UNA MANIFESTAZIONE STUDENTESCA IN FAVORE DELL’UNGHERIA
ISTITUTO LUCE: Un poliziotto e un carabiniere scortano due uomini sullo sfondo della scalinata del Vittoriano gremita di manifestanti. Campo medio
data: 30.10.1956

Rivoluzione del 1956 – UNGHERIA.it
fraternità sovietica, fraternità comunista: abbracciamo sempre i comunisti togliattiani traditori italioti, sempre!
Assedio di Budapest - Wikipedia
fonte: Wikipedia

EUROPA, EUROPA!!!
ISTITUTO LUCE FONDO VEDO / ROMA. SCONTRI DURANTE UNA MANIFESTAZIONE STUDENTESCA IN FAVORE DELL’UNGHERIA
Folla di manifestanti pro-Ungheria in piazza Venezia attorno a un uomo che parla. Campo lungo
data: 30.10.1956

Ripoposte

23 Ottobre 2008

Domenico Cambareri

(fonte: Parvapolis)

 già pubblicato in “Pagine”

Dalle ceneri del comunismo il patriottismo delle nuove generazioni europee. Sopra il filo spinato che ci ha divisi, oggi vi è la nuova Europa, con il cuore a Budapest 

A Budapest, cinquantadue anni addietro, sotto i cingoli dei panzer sovietici, con i proiettili e le torture della polizia segreta, con il cappio del boia non rinasceva soltanto il patriottismo ungherese. Nasceva il patriottismo delle nuove generazioni europee, di giovani che al di là e al di qua della cortina di ferro fraternizzavano e lottavano. I condannati e gli esuli ungheresi, così come dopo i berlinesi di Pankow al di là dal muro e poi ancora dopo i cecoslovacchi, comunisti e socialisti definitivamente delusi, traditi, umiliati abbracciavano l’affetto dei loro compatrioti e dei giovani occidentali anticomunisti da sempre. Così come i giovani patrioti italo-europei del tunnel sotto il muro. È da Budapest, è dalla terra di Santo Stefano che nasce il patriottismo delle nuove generazioni dell’Europa, di quelle che avrebbero dato il maggiore contributo ideale e materiale nella costruzione della nuova Europa. È a Budapest che da allora sta il cuore di una moltitudine di europei. Budapest, capitale morale e patrottica degli europei. Poco conta se la gran parte di queste nuove generazioni tradì, tuffandosi nell’alcool, nella droga, nelle contestazioni anarcoidi e comuniste al servizio di Mosca in un sabba infernale di autolesionismo e di masochismo, se non fosse per i danni morali, le uccisioni, i danni materiali che avrebbero arrecato ai popoli dell’Europa occidentale, nel corso del sempre più violento moto di “ribellione” per voler sottostare al potenziale liberatore sovietico. Sono ferite profonde, marchiature a fuoco, di fronte a cui nessuna strumentale, inconsistente pusillanime demagogia nostrana della liberazione antifascista potrà mai liberarci. Loro inneggiavano al “vallo dell’antifascismo”, ossia al “muro di Berlino”. Sconfitti dalla storia senza neppure avere guerreggiato, oggi annegano il loro collettivismo nell’opulenza sfrenata del consumismo capitalistico in cui ben pascolano, come ben avrebbero pascolato – nei loro sogni – nei sempre verdi prati dell’ “intoccabile” nomenklatura comunista. Quale revisione storica li potrà mai purificare? Forse qualche ameno soggiorno da noi pagato in quelli che furono i gulag sovietici? Un dato è comunque certo: che è al di sopra del filo spinato che divideva l’Europa dopo la seconda guerra mondiale che è nata la sua unità.
L'invasione sovietica di Budapest, sessant'anni dopo – LucidaMente
i carri armati del Patto di Varsavia occupano l’Ungheria
Budapest ottobre 1956: archivio Corsera

BUDAPEST, 52 ANNI DALLA RIVOLUZIONE ANTICOMUNISTA. A ROMA LA COMMEMORAZIONE UFFICIALE

EUROPA, EUROPA!!!
ISTITUO LUCE FONDO VEDO / ROMA. SCONTRI DURANTE UNA MANIFESTAZIONE STUDENTESCA IN FAVORE DELL’UNGHERIA
Gruppo di poliziotti rimuove una pedana in piazza Venezia mentre una manifestazione pro-Ungheria è in corso. Campo medio
data: 30.10.1956

 Gino Ragno

decorato con “Croce d’oro dell’Ungheria Libera”

22 Ottobre 2008

RIVIVONO LE EROICHE GIORNATE DELLA SOLLEVAZIONE UNGHERESE CONTRO IL DISPOTISMO COMUNISTA. TUTTO UN POPOLO, CON I SUOI STUDENTI, OPERAI E SOLDATI CONTRO  LA POLIZIA SEGRETA E I PANZER

 ROMA. Domani,  23 ottobre, cadono i 52 anni dall’eroica rivoluzione d’Ungheria, che vide per la prima volta tutto un popolo di operai, di lavoratori e di studenti scendere contro l’esercito più potente dell’Europa per rivendicare la propria libertà. Alle ore 17 piazza Petoefi, a Budapest, era già gonfia di folla straripante di studenti e di operai che avevano ottenuto dal governo comunista una faticata concessione per riunirsi e parlare di rinnovamento del partito. Il monumento a Petoefi si trova all’imbocco del ponte di Erzsèbet dal lato di Pest e a quel tempo era l’unico ponte di Budapest non ancora ricostruito. Alle 15, la radio informava che i manifestanti erano 50 mila e che 8oo ufficiali con gli allievi delle Accademie militari  li stavano aspettando  sotto la statua di Bem,il punto di arrivo. Alle ore 16 erano in 100mila sotto la statua del generale polacco: nell’attesa del ricongiungimento delle ali di folla c’era stato un confuso ma risoluto discorso  di Pèter Veres,il presidente dell’Associazione degli scrittori, udito il quale a tutti fu chiaro che la manifestazione non poteva finire così. La rivoluzione ebbe inizio dopo che l ‘HAVO, la potente polizia segreta, fece fuoco sulla folla che intendenva occupare la sede della Radio. Le forze armate si unirono agli operai ed agli studenti per cacciare i sovietici dal sacro suolo di Santo Stefano. Il cardinale Mindszenty detenuto, venne liberato il 30 ottobre dal Colonnello Antàl Pàlinka’s, che era il figlio del marchese ungherese di antiche origini italiane (di Antonio Pallavicini). Il colonnello pagò con la vita nel 1957 la sua nobile azione e oggi riposa nel grande cimitero di Budapest di Ràkoskeresztur insieme ad alcune centinaia di eroi magiari impiccati dopo la rivoluzione dai comunisti di Kadar, agli ordini dei sovietici.

Domani a Roma, in Via dei Cestigari, verrà deposta una corona di alloro in ricordo del luogo in cui furono ospitati molti studenti ungheresi fuggiti a Roma cinquantadue anni fa. La commemorazione ufficiale dello storico evento si tiene all’Accademia di Ungheria, in Via Giulia 1. La resistenza europea al comunismo rivive in questi giorni, dopo avere commemorato in agosto  l’esempio cecoslovacco a 40 anni dall’invasione sovietica.

    

Gli studenti italiani antisovietici davanti all’Altare della Patria a Roma manifestano per il popolo ungherese e contro l’invasione dei regimi comunisti: foto ripubblicata da PD Alberone Associazione Comunità Olivetti. Perché questa comunità del PD non precisa chi erano gli stuenti antisovietici che protestarono e che anche aiutarono gli esui arrivati in Italia?

                                                                                    


FONDO VEDO / ROMA. SCONTRI DURANTE UNA MANIFESTAZIONE STUDENTESCA IN FAVORE DELL’UNGHERIA
Poliziotto alle prese con un manifestante in piazza Venezia. Campo medio
data: 30.10.1956

                    


EUROPA, EUROPA!!!
ISTITUTO LUCE FONDO VEDO / ROMA. SCONTRI DURANTE UNA MANIFESTAZIONE STUDENTESCA IN FAVORE DELL’UNGHERIA
Gruppo di manifestanti fermato da uomini in divisa all’altezza della galleria Colonna. Campo medio
data: 30.10.1956
Dopo l'invasione la resa dei conti tra Di Vittorio e Togliatti - Collettiva
foto su Google: fonte “Collettiva” Un po’ , un pochino di coraggio … viene e galla: Italo Calvino a Di Vittorio, per il braccio di ferro con il più che infame leninista e stalinista Togliatti, cittadino sovietico e servo dei criminali capi del Politburo
8370cdfa8e7b39f4b565f77af3f8f3d5
giovanissimi patrioti ungheresi si preparano ad attaccare i comunisti
ecco come ancora oggi titola la redazione di noicomunisti online:

li presenta, facendosi mentore degli “onesti comunisti” e de: << La verità sui fatti d’Ungheria del 1956 >> : <<Fascisti per le vie di Budapest>>

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^  

2013 commemorazione del 23 Ottobre: il popolo ungherse libero sfila per le strade di Budapest (foto Alto Casetano – WordPress)

                                                                  FacebookTwitterEmailCondividi