Riscoprire la storia del primo Novecento e i suoi eroi

24 Giugno 2021 Fonti: Edizioni del Centenario, Campo Marzio

Rimuoviamo le falsificazioni e il fazioso oblio imposto dai vincitori e dai loro servi.

EROI D'ITALIA: Documenti della Mostra della Rivoluzione Fascista di [Pietro Cappellari]

Campo Marzio

“Tristi quei tempi in cui altro non si può fare che scrivere libri”. Alfredo Oriani

“EROI D’ITALIA”

ENTUSIASMI, VOLONTARISMO, SACRIFICIO NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Ci fu un tempo in cui i Caduti per la Patria, gli Eroi d’Italia, vennero venerati e posti ad esempio per le nuove generazioni. La documentazione conservata nel fondo della Mostra della Rivoluzione Fascista ci riporta appunto a quel tempo. Sono le storie straordinarie di tanti Italiani che, allo scoppio della guerra, corsero a fare il loro dovere. È l’epopea dei Volontari di Guerra, ma anche dei semplici richiamati che, gettati nella fornace del conflitto, seppero sublimare la loro vita nel sacrificio supremo, disinteressato, a volte anche cercato, per la grandezza della Patria. Una mistica del sacrificio oggi incomprensibile, ma che in quegli anni mosse un’intera generazione verso le vette dell’ascesi spirituale del combattimento. Sono storie che sanno di sabbia di deserto, come di fango. Storie di sacrifici, sconfitte, vittorie. Anche nelle fasi più difficili e disperate, gli Italiani tennero il fronte, combatterono con valore e con onore, ogni istante fu uno slancio verso il nemico, un pensiero d’amore per la Patria. Anche quando tutto crollò e tutto sembrò inutile, gli Italiani seppero dimostrare il loro coraggio, la loro disciplina, quale fosse il loro dovere. Nei momenti più dolorosi il soldato italiano seppe scrive le pagine più belle della storia militare della nostra Nazione. Sono storie che ci dipingono una partecipazione popolare alla Seconda Guerra Mondiale che sa dell’incredibile.A loro guardiamo con rispetto e stima. Certi che il loro sacrificio non sarà dimenticato e che verrà il giorno in cui il loro esempio rifulgerà come luce sul cammino delle nuove generazioni.

Campo MarzioS

È a disposizione degli studiosi e degli appassionati di storia patria l’ultimo lavoro del Dott. Pietro CappellariEroi d’ItaliaDocumenti della Mostra della Rivoluzione Fascista. Si tratta di una serie di articoli che hanno come protagonisti gli Italiani durante la Seconda Guerra Mondiale, caduti nell’adempimento del loro dovere.

Il volume esce in occasione dell’80° anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia, ripercorrendo le tappe di quel volontarismo e di quell’entusiasmo che spinse migliaia di Italiani alla “ricerca del fronte” per la libertà, l’indipendenza e la grandezza della Patria. Qualcosa cancellato dai libri di scuola, tutti intenti a presentarci la Seconda Guerra Mondiale come il “male assoluto”, l’unica guerra che si sia combattuta nel corso della storia dell’umanità, dimenticando il sacrificio dei Volontari di tutte le epoche che fanno della nostra Patria una “Nazione guerriera”, che nel corso della sua vita ha dovuto sempre combattere e dichiarare guerra, affondando le sue radici e la sua civiltà nella Roma figlia di Marte, dio della guerra.

Ci fu un tempo in cui i Caduti per la Patria, gli Eroi d’Italia, vennero venerati e posti ad esempio per le nuove generazioni.

La documentazione conservata nel fondo della Mostra della Rivoluzione Fascista ci riporta appunto a quel tempo. Sono le storie straordinarie di tanti Italiani che, allo scoppio della guerra, corsero a fare il loro dovere.

È l’epopea dei Volontari di Guerra, ma anche dei semplici richiamati che, gettati nella fornace del conflitto, seppero sublimare la loro vita nel sacrificio supremo, disinteressato, a volte anche cercato, per la grandezza della Patria. Una mistica del sacrificio oggi incomprensibile, ma che in quegli anni mosse un’intera generazione verso le vette dell’ascesi spirituale del combattimento.

Sono storie che sanno di sabbia di deserto, come di fango. Storie di sacrifici, sconfitte, vittorie. Anche nelle fasi più difficili e disperate, gli Italiani tennero il fronte, combatterono con valore e con onore, ogni istante fu uno slancio verso il nemico, un pensiero d’amore per la Patria. Anche quando tutto crollò e tutto sembrò inutile, gli Italiani seppero dimostrare il loro coraggio, la loro disciplina, quale fosse il loro dovere. Nei momenti più dolorosi il soldato italiano seppe scrive le pagine più belle della storia militare della nostra Nazione. Sono storie che ci dipingono una partecipazione popolare alla Seconda Guerra Mondiale che sa dell’incredibile.

Ai “gendarmi della memoria” che tengono in ostaggio la storia della nostra Nazione, si risponde con i documenti, con la realtà dei fatti. Quella di un popolo in armi, in lotta per la propria indipendenza.

Lemmonio Boreo

Per info: aresagenziadinotizie@gmail.com

  • ASIN ‏ : ‎ B0887TXW9J
  • Editore ‏ : ‎ Edizioni del Centenario (5 maggio 2020)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Dimensioni file ‏ : ‎ 4443 KB
  • Utilizzo simultaneo di dispositivi ‏ : ‎ illimitato
  • Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
  • Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
  • Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
  • Lunghezza stampa ‏ : ‎ 153 pagine

PIANO DELL’OPERA

SOMMARIO

INTRODUZIONE ……………………………………………………………………. 9

IL COMANDANTE BUSCAGLIA SCELSE IL REGNO DEL SUD … 13

EROI ITALIANI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE: FER-NANDO NOBILE ……………………………………..……………………………. 19

PICCOLI EROI ITALIANI DELLA SECONDA GUERRA MONDIA-LE: I FRATELLI GIOVANELLI ………………………………………………. 21

EROI ITALIANI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE NELLE CARTE DELLA FEDERAZIONE DEL PNF DI LITTORIA …………. 25

EROI ITALIANI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE NELLE CARTE DELLA FEDERAZIONE DEL PNF DI PERUGIA ………….. 31

EROI ITALIANI DELLA GUERRA DI SPAGNA: BRUNO GRILLI..51

EROI ITALIANI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE NELLE CARTE DELLA FEDERAZIONE DEL PNF DI RIETI ………………… 57

EROI ITALIANI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE NELLE CARTE DELLA FEDERAZIONE DEL PNF DI ROMA ……………….. 61

LA FONDAZIONE “ETTORE MUTI” (1944): UN PROGETTO DIMENTICATO …………………………………………………………………….. 97

L’ASSASSINIO DI ETTORE MUTI NELLE CARTE DELLA MO-STRA DELLA RIVOLUZIONE FASCISTA (24 AGOSTO 1943) … 111

L’OPERAZIONE “PHÖNIX” NELLE CARTE DEL COL. D’AURIA …………………………………………………………………………………………… 139

L’“ULTIMA” MEDAGLIA D’ORO CONCESSA DAL DUCE ………. 147

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ACCADEMIA DELIA: “GRAZIE ALL’ASSESSORE DELL’UOMO”

Campo MarzioSenza categoria  2 maggio 2021 1 Minute

Dopo anni realizzato il progetto di valorizzazione del complesso di S. Maria del Quarto

Il 1° Maggio, alla presenza del Sindaco e dell’Assessore Claudio Dell’Uomo, è stata solennemente restituita al culto la Chiesa di S. Maria del Quarto di Nettuno. Apice della manifestazione è stata l’inaugurazione di un monumento che ricorda i prodigi avvenuti nel XVI secolo in quel luogo e il ritorno di una copia dell’Annunciazione di Orazio Gentileschi all’interno del tempio, opera rubata intorno al 1970.

«Devo ringraziare di cuore l’Assessore Claudio Dell’Uomo – ha dichiarato il Dott. Pietro Cappellari, Accademico della Delia – per l’attenzione prestata al progetto di salvaguardia della memoria storica del complesso di S. Maria del Quarto, un progetto per il quale mi sono battuto fin dal 1995, oggetto anche di inchieste giornalistiche. Di anni ne sono passati davvero tanti. Pochi giorni fa, sono stato contattato dall’Assessore. Ho avuto un colloquio durante il quale sono state esposte le mie intenzioni, sia in merito al monumento commemorativo, sia in merito al ritorno del quadro di Gentileschi. Ecco, sono bastati pochi minuti, è bastato solo guardarci negli occhi, per intenderci. In poche ore, il sogno si è tramutato in una splendida realtà. Colgo l’occasione per ringraziare il Sindaco e tutta l’Amministrazione comunale; Massimiliano Rognoni e Genesio D’Angeli per loro vicinanza; tutti i volontari come Monaco e Catanzani per la loro opera; ma anche il Prof. Giancarlo Baiocco per il tempo che mi ha donato e il Prof. Alberto Sulpizi con il quale ho scritto il testo della lapide commemorativa l’evento storico. Abbiamo ridonato alla Città di Nettuno la consapevolezza della propria identità e alle generazioni future che verranno il simbolo di una comunità che si ritrova insieme su dei valori comuni».

Accademia Delia

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