Catania – Roma – Europa. A margine della presentazione del libro sulla gioventù nazionale etnea

Catania – Roma – Europa. A margine della presentazione del libro sulla gioventù nazionale etnea

09 Settembre 2022

Comunicato Eulà

La storia della Gioventù Nazionale e Europea

La presentazione del libro sui racconti degli studenti della gioventù nazionale FUAN dell’Università di Catania, e delle altre componenti quali quelle della Giovane Italia, che raggruppava gli studenti delle secondarie superiori, e dei Volontari Nazionali, che raggruppava prevalentemente giovani operai e artigiani, che verrà presentato oggi, ci fa ben capire, grazie allo spaccato che essa ci offrirà con i contenuti del libro e con la fatica stessa profusa da Lello Rapisarda, Toni Schilirò e di quanti li hanno affiancati, a quanto di altro ancora si rimanda direttamente o indirettamente.

In esse, sono e saranno da inserire a profusione i mille e mille aneddoti e le mille altre storie delle sopraffazioni del regime che molti studenti e lavoratori dovettero subire, tanto nelle piazze quanto nelle aule universitarie e liceali da parte di docenti e di datori di lavoro e sindacalisti ferocemente faziosi, e dalle forze di polizia, a Catania come nel resto d’Italia. E le minacce e gli agguati e le discriminazioni subite. Al tempo stesso, questi studenti non rivendicavano e, adesso, da anziani, non rivendicano il titolo a chissà quali verginità di innocenza e vittimismo da sbandierare, sempre e comunque.

Sono e saranno soprattutto da inserire i lieviti ideali, i contesti e le cornici, che hanno costituito nel corso di quei lunghi decenni una delle componenti fondamentali della reattività di quella parte del popolo italiano pronto a non soccombere al prevalere della marea comunista filosovietica.     

Sono e saranno soprattutto da inserire nei lieviti ideali, contesti e cornici di quanto avveniva pure nelle alte città sedi di grandi atenei e nelle città minori e nei tantissimi Licei sparsi in tutta Italia. E all’estero.

Qui desideriamo ricordare solo due cose. Primo, il momento di frizione fra gli esponenti della gioventù nazionale e la segreteria nazionale del MSI, quando Gino Ragno e i suoi più vicini collaboratori crearono la Gioventù Mediterranea, e realizzarono a Roma, a cavallo fra anni ’50 e anni ’60, se la memoria senza verifica non ci tradisce, e l’allora imponente manifestazione, che occupò l’Altare della Patria, Piazza Venezia, l’inizio dei Fori Imperiali e delle strade adiacenti, con oltre ventimila studenti universitari e degli istituti di secondo grado, scesi tumultuanti e incontenibili, anche per la Celere del patron Scelba, per le strade della capitale. L’invasione dell’Ungheria e l’avvio della costruzione del vallo, il muro di Berlino, bruciava negli animi degli italiani e dei popoli europei come non mai, mentre il filosovietismo del PCI aveva imboccato una strada senza ritorno, sin oltre la futura invasione di Praga e della Cecoslovacchia. Mentre gli USA avevano fermato l’ultimo exploit coloniale di Regno Unito e Francia, in uno con la loro alleanza con il sionismo israeliano, a scapito dell’Egitto per il canale di Suez. Secondo, le attività volontaristiche dei giovani studenti universitari del FUAN e di quelli della Giovane Italia, che furono alla base della diffusione del processo europeista fra le giovani generazioni europee. In questo senso, con Gino Ragno essi scrissero pagine di storia a Berlino. Pagine documentate dal Museo berlinese Check Point Charlie. Con le lacrime agli occhi, desideriamo in particolare ricordare gli studenti Domenico Sesta e Luigi Spina, fra i primissimi patrioti europei, che realizzarono un tunnel sotto il muro di Berlino, riuscendo a fare fuggire diversi berlinesi rimasti imprigionati dal regime comunista di Pankow. E Elena Sciascia, catturata, seviziata e torturata dalla STASI, nel tentativo di fare fuggire una berlinese dell’Est. Elena sarebbe morta dopo non molti anni, senza essersi più ripresa, in uno stato di indigenza economica, condiviso con il marito tedesco. L’allora ministro degli Esteri italiano, Giulio Andreotti, non mosse neppure un dito per Elena Sciascia. Farabutto a pieno titolo, a dir poco, di fronte a cui i tanti suoi munificati e apologeti devono stare zitti e con i piedi in una scarpa, quanti ancora oggi vivi.                                                                                 

Noi aspettiamo sempre che il governo tedesco dedichi delle vie o piazze ai giovani patrioti europei d’Italia.

FUAN CT e diretti amici parlamentari: Ai cari:
Benito #Paolone, alla memoria, Enzo #Trantino;
fra i tantissimi giovani studenti di allora: Agostino #Pecorino alla memoria, Sandro #Bertolani alla memoria, Franco #DiLuciano alla memoria, Francesca #Lattuada alla memoria, Eleonora #Cardillo alla memoria, Rino #Fatuzzo alla memoria, Nino #Costa alla memoria, Stella #Rao alla memoria, Giuseppe #Salmeri alla memoria, Sarino #Cardillo alla memoria, Angelo #Blanco alla memoria, Felice #Merotto alla memoria, Claudio #Stazzone alla memoria, Franco #LaSpada alla memoria;

Marcello #Lattuada, Gigi #Chiarenza, Salvatore #Grillo, Federico #Tagliaferri, Glauco #Reale, Enzo #Caudullo, Gianna #Tempera, Lello #Rapisarda, Marcello #Reina, Tonio #Schilirò, Pippo #Foti, Antonio #Garaffo, Severino #LoPo, Franco #Siciliano, Franco #Rapisarda, Toni #Gemmellaro, Salvo #LaPorta, Ivana #Rao, Agata #LoFaro, Guido #Vitalone, Franco #Cortese, , Mario #Fabiano,, Mario #Carastro, Maria Luce #Pellegriti, Salvatore #Pintaldi, Fabio #Fatuzzo, Filippo #Fatuzzo, Corrado #Rendo, Enzo #Battaglia, Alfio #Spampinato, Franco #Mudanò, Agata #Nicosia, Turi #Scuderi, Nino #Strano, Fernando #Cammisuli, Tuccio #Grasso, Filippo #Leocata, Franca #Schilirò, Francesco #Attina’, Fabio #Tracuzzi, Mirella #DiBella,

Domani, nel contesto di questo odierno avvenimento etneo, dedicheremo un richiamo all’Umanesimo del Lavoro e al definitivo superamento della distruttiva contrapposizione classista fa capitalismo e rivoluzione proletaria.

Guardiamo la foto, la giovane donna a sinistra: è Elena Sciascia?

Gino Ragno, a sinistra con gli occhiali, fondatore di AssitaliaGermania e del Premio Capo Circeo

GIOVENTU’ NAZIONALE, GIOVENTU’ EUROPEA

I grandi esempi e i grandi lieviti giovanili

Aprire e leggere innanzitutto questi ricchi riferimenti documentali:

9 Novembre: il 30° della caduta del muro. Ecco i “Capo Circeo”. Quanti conoscono queste storie?

11 Novembre 2019 Fonte: Premio Europeo Capo Circeo www.premiocapocirceo.it                       10 Novembre 2019     “Non c’è unità per l’Europa senza libertà per Berlino”   L’UNIFICAZIONE DELLA GERMANIA RAGGIUNTA PER…

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http://www.europadellaliberta.it › 2011/11/26 › ragno-a…

26 nov 2011 — 26 Novembre 2011. Domenico Cambareri. Gino Ragno, a due anni dalla sua morte. Cofondatore de L’Europa della Libertà e patriota europeo, …

Marino Freschi: con Gino Ragno, gagliardi quegli anni di protesta e di lotta!

ROMA, 5 Dicembre 2009

Eulà! Europa e Libertà!

Marino Freschi

Gino  Ragno: sin dalla giovinezza, una vita dedicata alla Patria, all’Europa e ai tanti perseguitati

La Giovine Italia, la Gioventù Mediterranea, l’invasione dell’Ungheria,  l’Alto Adige terra d’Italianità, il muro di Berlino, Assitaliagermania, il “Capo Circeo” e le amicizie di uomini e donne dei più diversi Paesi e delle più diverse professioni, posizioni culturali e politiche….. l’Unità della Germania, l’Unità dell’Europa

Il germanista Marino Freschi, studioso e intellettuale molto apprezzato in Italia e all’estero…


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