ISPI: istantanee ultime sul secolo più lungo (e sui massacri senza fine al napalm)

1° Dicembre 2023 Fonte: ISPI

Sarebbe più che tempo arci maturo se si abbandonasse l’utilizzazione della più che melensa, davvero idiota espressione, sin dal suo primo apparire, coniata da quello storico ideologico della contemporaneità, sotto i riflettori acritici del comunismo ‘stemperato’, di definire uno dei secoli più lunghi e più guerreggiati come ‘il secolo più preve’. – D.C.

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Il dominio planetario della strategia finanziario-industriale e delle guerre degli Stati Uniti

Leggiamo le new informative dell’Istituto di Studi per la Politica Internazionale, ma non dimentichiamo di porci molte domande, come:

fra i neo neo-colonialismi rafforzati, cosa celano o affermano esplicitamente o ribadiscono le visioni supercapitalistico-centriche assertrici delle deterrenza attiva del blocchi e delle sanzioni, eurocentriche, sinocentriche e le reattività russo-centriche, hindo-centriche, islamico-centriche, afro-identitarie e le moteplicità dei reticoli dei sottesi nazionalismi di riscatto o d’ambizione, mentre lo sguardo non più occulto del ‘grande Israele’ figlio prediletto di Dio brama la conclusiva consunzione del popolo palestinese con lo strike nucleare anti-iraniano? Assieme alla conclusiva rivincita dell’invasato e tenebroso esclusivismo contro l’impero romano, coltivata nelle profondità del bimillenario, mimetico, immarcescibile odio? Quali forze nascondono fragilità mal considerate e quali cocciute, indefesse ostinazioni e incredibili rivelazioni sulla persistenza straordinaria quanto terribile di fenomeni storico-religiosi rimasti alla ripetizione dell’illo tempore presuntamente fondativo e al commercio con il divino?

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ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale

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1 dicembre 2023Apri reader immersivo

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Le ombre sulla Cop28

Per alcuni è la Cop del paradosso, per altri l’ultima possibilità di invertire rotta sulle emissioni e contrastare il cambiamento climatico. La 28esima Conferenza delle parti, il vertice annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si tiene fino al 12 dicembre a Dubai è finita al centro delle polemiche prima ancora di cominciare. C’è chi sostiene che la contraddizione sia intrinseca nella scelta della sede: organizzare la Cop negli Emirati Arabi Uniti, settimo produttore di petrolio e tra i principali esportatori di idrocarburi al mondo. Leggi l’ISPI Daily Focus, la newsletter quotidiana dedicata alla geopolitica.

L’anno record per il riscaldamento globale

“Quest’anno sarà il più caldo mai registrato”, ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite all’inizio del vertice sul clima di Dubai. I dati sull’anomalia delle temperature, misurate rispetto alla media del periodo preindustriale (1850-1900), danno ragione a Guterres. A novembre 2023, per la prima volta, la temperatura globale ha superato i 2°C rispetto ai livelli preindustriali – ben al di sopra del limite di +1,5°C previsto dall’accordo di Parigi. Abbiamo analizzato la situazione nel “Grafico del giorno”, la pubblicazione quotidiana di ISPI su Telegram e Whatsapp.


Negli ultimi anni, l’evoluzione del panorama globale ha attirato una crescente attenzione sul posizionamento dei paesi africani sulle principali questioni internazionali. Guarda la puntata speciale di Globally, il podcast ISPI sulla geopolitica, dedicata alle crescenti divisioni tra Africa e Occidente.


La tregua è finita

Questa mattina all’alba il cessate il fuoco tra Israele e Hamas si è interrotto e sono ripresi i combattimenti. Il ministero della Sanità dell’enclave afferma che sono già più di cento i palestinesi uccisi nei raid aerei israeliani, mentre le brigate Ezzedin al-Qassam, l’ala militare di Hamas, hanno rivendicato uno sbarramento di razzi lanciati su Ashkelon, Sderot e Beersheba, nel sud di Israele. Continua a leggere.

Solidarietà ai palestinesi?

Ad oggi, la Palestina resta uno Stato a riconoscimento limitato. L’Italia, come la maggior parte dei paesi UE, non riconosce la Palestina come Stato sovrano, in attesa che venga implementata la roadmap degli Accordi di Oslo. A livello politico, i palestinesi hanno iniziato a maturare una crescente sfiducia nel sistema internazionale. In un sondaggio successivo al 7 ottobre, in cui si chiedeva ai palestinesi quale attore internazionale fosse il loro più importante alleato strategico, il 56% ha risposto semplicemente “nessuno”. Nei focus group all’interno dello stresso studio un partecipante ha dichiarato: “Sento che la popolazione palestinese è orfana, non c’è nessuno che la guidi”. Leggi il post sulla pagina Instagram di ISPI. Per saperne di più sugli ultimi sviluppi della crisi in Medio Oriente leggi anche Med This Week, la newsletter settimanale con i commenti degli analisti del network internazionale di ISPI.


Kissinger, il Machiavelli americano

Con la morte di Henry Kissinger scompare uno dei personaggi più influenti e controversi della politica internazionale del secolo scorso. Consigliere per la Sicurezza e Segretario di Stato dal 1969 al 1977 durante le amministrazioni Nixon e Ford, Kissinger ha svolto un ruolo cruciale durante la Guerra fredda. Il suo spiccato pragmatismo – come dimostrano il suo rapporto con la Cina di Mao o il suo ruolo di mediazione per il Medio Oriente – ha ispirato la politica estera statunitense dagli anni Settanta fino ai giorni nostri. Leggi lo speciale ISPI dedicato al decano della diplomazia mondiale.


In un mondo sempre più complesso e in rapido cambiamento, il Programma “Future Leaders” di ISPI si rivolge a oltre 100 giovani talenti con meno di 35 anni, destinati a ricoprire ruoli chiave all’interno di imprese, enti culturali e istituzioni. Le candidature per la nuova edizione del Programma sono aperte, con scadenza il 3 dicembre 2023. Scopri di più.


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