Ernst Junger, padre nobile del Novecento

Rita Bittarelli

(fonte: Parvapolis)

Ernst Junger, padre nobile del Novecento

Al via un seminario internazionale dal tema “Natur”. È la nona edizione

Il 2007 è stato un anno particolarmente proficuo per l’Associazione degli amici di Ernst e Friedrich Georg Junger (per chi volesse contattarla: Freundeskreises der Bruder Ernst und Friedrich Georg Junger e.V., Postfach 1208 in D-88492 Riedlingen, te.07376/381), associazione voluta e fondata dal Premio Capo Circeo barone Franz S. von Stauffenberg (nel cimitero della sua tenuta è sepolto Ernst Junger, il quale visse dalla fine della seconda guerra mondiale sempre presso la foresteria del castello dei von Stauffenberg, oggi trasformata in Museo), dal prof. Georg Knapp che fu segretario del filosofo, da Christopher Selg. Infatti hanno avuto luogo diversi incontri a Wilflingen e a Riedlingen, cittadine poste a pochi chilometri dall’incantevole capoluogo barocco Ulm, in particolare il simposio dedicato a “Natur” (il precedente, nel 2006, era stato dedicato al Mito) e l’inaugurazione della statua dedicata a Ernst Junger alla presenza della vedova del grande pensatore, scrittore e guerriero morto all’età di 103 anni, Dr. Liselotte Junger. L’attività dell’Associazione funge anche da elemento propulsore a livello editoriale internazionale (basti pensare alla Editino Antaios e alle edizioni Klett-Cotta) per la pubblicazione delle opere dei fratelli Junger o di scritti di studiosi e critici. Fra le ultime opere edite, l’Associazione ha divulgato il pregevole volumetto di un giovane studioso svedese, Nils Fabiansson sull’esperienza bellica relativa alla prima guerra mondiale di Ernst Junger, da cui il pensatore avrebbe sviluppato gran parte del suo susseguente pensiero filosofico-politico per il superamento “eroico” del nichilismo e per il padroneggiamento (dell’età) della tecnica. L’opera, che si richiama proprio ai diari di Junger relativi a quell’esperienza liminale, porta l’emblematico titolo jungeriano “tempeste d’acciaio”,“In Stahlgenwittern” (editore Verlag Mittler, pagg 156), diventato di fama universale nella letteratura politica e filosofica del ‘900. Essa è un pregevole volumetto particolarmente ricco di fotografie, anche rare, e di apparato topografico-geografico relativo all’ambiente in cui operò in guerra Ernst Junger lungo il fronte bellico franco-tedesco. Il personaggio, grande eroe della prima guerra e centro di riferimento di estese cerchie di intellettuali durante gli anni venti, fu l’unico che non fu fatto condannare a morte da Hitler dopo l’attentato del colonnello conte von Stauffenberg. Egli fu ed è ancora pensatore politico che si colloca come crocevia di molteplici percorsi e sentieri anche sconosciuti ai più, ed è studiato non solo nella destra italiana ed europea ma anche e nondimeno dagli intellettuali (post)marxisti, per i quali negli anni ottanta costituì una vera scoperta. Nei prossimi giorni si svolgerà il IX Simposio internazionale dedicato anche quest’anno al tema “Natur” (14-16 marzo). Nei convegni internazionali promossi dall’Associazione, quasi sempre vi sono stati relatori italiani, come Franco Volpi. Come ogni anno, i migliori auguri da parte dell’Associazione per l’amicizia Italo-germanica di Roma e dal suo segretario generale, dr.Gino Ragno, dal prof. Domenico Cambareri, e da Mauro Cascio con la testata di ParvapoliS.

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