Martin Buber, la formazione umana e l’educatore

Finalmente, raccolti in un unico volumetto, vengono pubblicati i tre discorsi sull’educazione di Martin Buber, uno dei maggiori  filosofi del ‘900. In libreria Martin Buber, Discorsi sull’educazione, (Armando, 2009)

 

Il volume focalizza in temi precisi l’approccio di Buber verso l’educativo, che abbraccia in prima istanza la figura dell’educatore. L’educando non è in secondo piano, ma emerge con forza attraverso le profonde sollecitazioni che Buber propone all’educatore. In questi tre saggi il tema pedagogico è affrontato nelle tre distinte fasi dell’infanzia, dell’adolescenza, dell’adolescenza e dell’età adulta. È una visione globale dell’uomo che viene analizzata attraverso le caratteristiche di continuità e discontinuità, di crescita e regressione, di certezze e incertezze nell’acquisire la visione del mondo. Il valore dei presenti scritti sta nella forza impressa al significato dell’educativo in quanto espressione di libertà.

 

«Fiducia, fiducia nel mondo, perché esiste quella persona: questo è l’elemento più intimo del rapporto educativo. E dato che esiste quella persona, un controsenso, per quanto possa essere opprimente non può diventare verità. Dato che esiste quella persona nelle tenebre si nasconde certamente la luce, nel terrore la salvezza e nell’indifferenza di coloro che vivono insieme il vero amore» (Martin Buber).

 

Martin Buber (1878-1965), filosofo ebreo tedesco, è stato professore di Religione ed Etica ebraica all’Università di Francoforte dal 1925 al 1933. I due nuclei centrali del suo pensiero sono il chassidismo e la concezione dialogica come essenza dell’essere umano. Tra le sue opere principali in traduzione italiana ricordiamo: Storie e leggende classiche (Milano, 2008), Le storie di rabbi Nachman (Milano, 1999), Il principio dialogico e altri saggi (Milano, 1997).

 

pp.112

€ 12,00

 

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