Liquidazioni degli statali, Brunetta precisa che è contrario. Prendiamo atto di quel che dice. Vedremo quel che verrà e per tutto il resto in cui vi è la sua competenza diretta o concorsuale

07 Aprile 2009

Fonte: Il Messaggero

Brunetta: «Bloccare le liquidazioni
degli statali? Io sono contrario»

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di Pietro Piovani
ROMA (7 aprile) – Il ministero per la Pubblica amministrazione «è assolutamente contrario ad ogni ipotesi di congelamento delle liquidazioni per i dipendenti pubblici». Renato Brunetta ha diramato un comunicato ufficiale per far sapere a tutti che la norma presentata una settimana fa dal governo non è opera sua. Si tratta dell’articolo spuntato a sorpresa mercoledì scorso all’interno di un testo di legge che con il pubblico impiego non aveva niente a che fare: il maxi-emendamento che corregge il decreto anticrisi. Fra gli incentivi per l’acquisto delle automobili e le altre misure di sostegno all’industria, è comparso un articolo 5-ter dedicato ai dipendenti pubblici con maggiore anzianità di servizio.Le liquidazioni. L’articolo stabiliva, fra l’altro, che tutti i dipendenti statali arrivati a 40 anni di contributi non solo possono essere mandati in pensione forzata, ma dovranno aspettare fino al 2013 prima di ricevere la buonuscita (cioè quella che per i lavoratori del settore privato si chiama liquidazione). Come già raccontato su ilmessaggero.it, la norma era stata inserita nel testo dal ministero dell’Economia allo scopo di ottenere risparmi reali da questa sorta di prepensionamento di massa. A congegnarla pare siano stati i diretti collaboratori di Giulio Tremonti. Ora Brunetta ha deciso di uscire allo scoperto annunciando la sua contrarietà all’intervento sulle liquidazioni.La Camera. Al momento comunque l’idea del congelamento risulta a sua volta congelata. La Camera infatti non ha potuto votare l’articolo 5-ter, essendo stato respinto dal presidente Gianfranco Fini in quanto estraneo alla materia del decreto. Se però non ci fosse stata questa motivazione puramente formale, Fini non avrebbe potuto fermare il corso di quella norma, che sarebbe stata votata dal Parlamento insieme a tutto il resto del maxi-emendamento, su cui oltretutto il governo ha posto la fiducia. Tutto dunque lascerebbe prevedere che prima o poi la misura sui 40 anni di contributi e sulle liquidazioni rispunterà all’interno di un altro provvedimento. A meno che non prevalesse la linea di Brunetta.La legge già in vigore. Nel frattempo resta comunque in vigore quanto previsto dalla manovra finanziaria e dalle successive modificazioni già approvate: il pensionamento obbligato è previsto in ogni caso, ma senza il blocco delle buonuscite e per un numero di persone inferiore. Il limite d’età si calcola infatti sui 40 anni di servizio effettivo, quindi non valgono i contributi figurativi ottenuti con il riscatto della laurea e del militare. 

 

 

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