Lega o non lega? Sì alla lotta alla corruzione e alla certezza e trasparenza delle entrate e delle uscite e delle pene… ma per tutto il resto?

15 Agosto 2009

Io non ho paura che le prese di posizione della Lega nord non mi diano più la possibilità di fregare il prossimo ( Federalismo fiscale) perchè me la cavo da sola pago le tasse regolarmente e non sostengo i mafiosi, la Lega Nord vuole portare a scuola il dialetto la bandiera e  tanto alltro che valorizzi fortemente il luogo dove vivo? benissimo io sono orgogliosa di tutto quello che mi riguarda non per niente Cerveteri è stata scelta città patrimonio del Mondo (Unesco) e vogliamo parlare della mia provincia? ROMA  “Il giardino del Mondo”. Ma forse lei non capisce quello che voglio dire perchè lei è sicuramente diverso da me. Le dico solo che quando domani toccherà a lei o ai suoi cari essere massacrato per 50 euro ( i clandestini devo pur procurarsi da mangiare in qualche modo), sicuramente sarà lei meno buonista di oggi.   Bruna Di Berardino socio sostenitore Lega Nord  

 

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Gentile Signora,
La ringrazio vivamente delle sue osservazioni e precisazioni, che rispetto ma non condivido. I problemi che si pongono qui però sono diversi. In merito alla corruzione e alla concussione, decenni di regime partitocratico e la sindacatocrazia selvaggia di fine anni sessanta – anni ottanta hanno distrutto il tessuto connettivo della burocrazia, sana fin oltre gli anni cinquanta, ed anche delle forze di polizia. Sulla criminalità dilagante, prima interna, da almeno dieci anni anche straniera, le leggi permissive dei “buonisti” dall’area cattolica  all’ultrasinistra hanno consentito e giustificato tutto e non hanno fatto più inasprire le leggi, rendere certa la pena, costruire altre carceri, fermare la depenalizzazione dei reati gravi e l’interdizione dai pubblci uffici. Su questo piano, io e gli altri amici lottiamo da decenni per queste cose, non meno di lei, da molto prima che la delinquenzialità dei clandestini diventasse un  fenomeno così travolgente. Già da anni la giustizia era stata distrutta con la negazione della certezza della pena. Io, peraltro, individualmente, ritengo che la pena di morte per i crimini più efferrati e confessati debba trovare applicazione. Ma già da tanto, e non sto qui a raccontare, abbiamo tentato questo ed altro. Il problema di fondo è che gli italiani stanno attraversando un tunnel interminabile di corruzione e di sopraffazione da un lato e di rinuncia e rassegnazione dall’altro. In questo ritengo che i leghisti non facciano eccezione. Anzi, con la richiesta scomposta e gridata anche in maniera isterica di “giustizia”, svolgono il ruolo svolto dall’acido: distruggono quanto ancora vi è di patrimonio ideale, civile, storico degli italiani di qualsiasi regione e di qualsiasi comune per invettive campanilistiche, grette manifestazioni xenofobe e per una psuedo-cultura di dilettantismo dialettale davvero sempliciotta e comica. In riferimento alla mafia, storicamente è assodato che essa fu riportata dai vincitori americani e da Luciano e garantita in tutto dal nuovo regime “antifascista”. Gran parte delle cose che dicono i capi leghisti tuttavia è espressione di un “regressus” e di un’involuzione mentale incontestabili, ed esula o almeno non si limita all’esigenza di giustizia fiscale e, soprattutto, non ha a che fare con il futuro delle nostre generazioni e di quelle dei popoli europei. D’altro canto, non disconosco che già da anni tanti italiani che militano nella Lega sarebbero degli ottimi patrioti. Perfino nelle ultime elezioni, dei miei cari amici, muovendosi nella stessa “logica” emotiva” rappresentata dalle sue parole, hanno operato la stessa scelta, due anche candidandosi, di cui uno come sindaco. A che pro? La loro “scelta” e di quella di tanti altri è stata dettata dalle condizioni di esasperazione in cui sono vissuti e vivono tuttora… ma gli allettamenti e le attrazioni e le… decisioni prese secondo condizioni di necessità emotiva possono essere comprese ma non condivise. Per di più, nel tentativo di estendere, anche giustamente, la loro presenza al centro-sud, non vanno per il sottile nella ricerca delle persone da candidare: l’importante è averle, cioè, in questo, seguono purtroppo la prassi degli altri partiti. E non sono assolutamente condivisibili ma da condannare con le parole e con i fatti gli attacchi sciagurati e moralmente disonesti che Bossi conduce contro la storia del popolo italiano, e i suoi simboli, popolo in cui fluiscono e rifluiscono da sempre  le più diverse tradizioni locali che ne rappresentano semmai la solidità e la coesione civile, oltre ogni divisone di orgine ideologico, religioso e… pesudogegrafico. In fin dei conti, io non penso che lei sarebbe felice nel vedere il tricolore stracciato e usato come straccio. Si ricordi e non dimentichi mai cosa disse Bossi a Venezia e di come con la volgarizzazione di “Roma ladrona” di fatto non fa altro che istigare un campanilismo e un regionalismo tanto idioti quanto feroci e non già condannare, apertis verbis, i partiti e la classe industriale del nord che hanno portato tutto il Paese a vivere in questo degrado morale e civile. La bile e l’arroganza di quest’uomo in prospettiva servono a poco. La ringrazio per l’attenzione e porgo cordiali saluti. Domenico Cambareri

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