La ricerca e le cellule staminali

 22 Novembre 2009

Fonte: Socialnews.it

 

 

 con il patrocinio del Segretariato Sociale RAI
sul nuovo numero in distribuzione e scaricabile dal portale www.socialnews.it

CELLULE STAMINALI
Facciamo il punto su come procede la situazione e sulle difficoltà non solo scientifiche

Torino (21 novembre 2009) “L’uso delle cellule staminali a scopo terapeutico in diversi tipi di patologie è uno dei filoni di ricerca che si è maggiormente sviluppato negli ultimi anni creando una grande aspettativa per la cura di malattie degenerative come quelle che colpiscono il sistema nervoso”.
Inizia così l’intevento sul numero di novembre di Social News di Silvio Garattini, Fondatore e direttore dell’Istituto di Ricerche farmacologiche “Mario Negri”, che prosegue: “A causa di problemi etici e politici relativi all’uso di embrioni e feti abortivi, tuttavia, questo tipo di ricerca ha subito un forte rallentamento. A seguito di questo, molta enfasi nella ricerca è stata riversata allo sviluppo delle cosidette cellule iPS “inducible pluripotential stem” che sono il prodotto di cellule somatiche adulte riprogrammate per diventare cellule simil- embrionali pluripotenti attraverso la manipolazione genetica.”
Il direttore Massimiliano Fanni Canelles, ha voluto porre l’attenzione verso questo argomento anche in funzione del suo ruolo di medico e Presidente del Comitato Italiano Progetto Mielina.
Per Fanni Canelles “non ha senso ed è inutile continuare a discutere sull’utilizzo più o meno etico legato all’utilizzo delle staminali embrionali visto che non è possibile utilizzare queste cellule per il rischio di stimolare lo sviluppo di neoplasie. La soluzione per molte malattie è infatti l’utilizzo di cellule staminali adulte che possono essere modificare geneticamente in modo da essere direzionate alla correzione di difetti congeniti ed acquisiti, queste non solo si possono sostituire a quelle malate ma in qualche maniera insegnano alle altre cellule a riprendere la funzione che avevano prima della malattia.
Marino Andolina, Pediatra, immunologo, componente del Comitato scientifico della Fondazione “Stamina”, comitato scientifico CIPIM (Progetto Mielina Italia) auspica “Un futuro in cui le cellule staminali adulte prendano il posto che meritano in terapia deve vedere la possibilità di modificare un’assurda normativa europea. Migliaia di pazienti che avrebbero potuto sopravvivere o godere di una vita migliore non hanno potuto fruire della terapia con staminali per motivi legali.”
Andolina conclude ricordando una citazione del filosofo Arthur Schopenhauer. Essa sostiene che “ogni verità passa attraverso tre fasi. Dapprima, essa viene ridicolizzata. Poi subisce una forte opposizione. Infine, viene considerata come se fosse sempre stata evidente.”
Nel numero dedicato alle staminali altri prestigiosi interventi, da quello di Eugenia Roccella, Sottosegretario di Stato al Lavoro, Salute e Politiche Sociali, a quello del Premio Nobel per la Medicina, Renato Dulbecco, da quello di Margherita Hack, Astrofisica e divulgatrice scientifica italiana, a quello del Presidente di Farmindustria, Sergio Dompè.
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