Cantieri navali, sicurezza ambientale, Marina Militare, impegni e sicurezza internazionali

12 Luglio 2010

Fonti: Google, Città della Spezia (www.cittaellaspezia.com), Shippingonline.it

 

Un altro pasticciaccio di Tremonti?

 

Riportiamo le dichiarazioni dell’on. Forcieri (PD) ripresi da due organi d’informazione. Se confermate, il loro contenuto fa a pugni con quanto dichiarato da pochi giorni dall’on. Cossiga e dai noi ripreso da Shippingonline.it in data 2 luglio.

A cosa serve dichiarare che è pronto un piano di nuove costruzioni navali per dare fiato alla cantieristica colpita da una crisi di non piccole dimensioni se poi si taglia la costruzione delle più importanti unità della flotta? Le fregate Fremm sono lo strumento operativo essenziale della Marina Militare: unità estremamente flessibili adatta ad ogni tipo di impiego sia in mari ristretti che in oceano aperto, di elevata tecnologia, che rispondono ai più diversificati requisiti operativi. A questo punto, si sostituirebbe la costruzione di quatto di queste fregate con navi (“fregate polivalienti” di soccorso) destinate ad impieghi completamente diversi e sicuramente meno “dedicate”in termini di requisiti operativi strettamente militari, e quindi non in grado di contribuire in maniera determinante all’espletamento dei compiti istituzionali della Marina Militare, compiti sempre più gravosi, estesi, onerosi? Tutto questo sa di presa in giro.

Bene farebbe il ministro della Difesa La Russa, e ancor meglio farebbe il furbetto ministro Tremonti, in uno con La Russa, a dichiarare che la costruzione della serie della Fremm non sarà mai e poi mai contratta ma solo spalmata entro un arco di tempo di qualche anno in più, non superiore agli anni coinvolti dalla manovra (quattro). Qui si tratta di incrementare in termini complessivi, cioè di numero, di tipologie di navi, di tonnellaggio globale la forza della Marina, ridotta al lumicino e che conserva la triste caratteristica di essere una marina di … prototipi di fronte ad una realtà planetaria in completa e accelerata trasformazione sul piano degli equilibri strategici legati alla ricurezza degli approvvigionamenti dei flussi energetici, cosa per noi vitale. Se, in riferimento a questi temi come ad altri (gratificazioni dei super declassati professori delle secondarie, investimenti nella ricerca pura e applicata, realizzazioni delle autostrade del mare, stop definitivo al federalismo delle regioni che uccide comuni e province, riscrittura della legge della  ” dirigenza” e degli strumentali spoling sistem, abbattimento del costo “istituzionale” della politica) Tremonti e Berlusconi non cambiano testa, ci sarà poco da fare. Il tutto si risolverà in un ennesimo immobilismo  inconcludente, in ennesime operazioni di mero trasformismo. Men che mai appellarsi all’esempio dei tagli che stanno operando nel settore Francia e Regno Unito. Le cifre che investono queste due Nazione per la Difesa sono assolutamente irrafrontabili con il nanismo cronico italiano. Ricordiamo che il Regno Unito è impegnato, fra l’altro, nella costruzione di due portaere medio-pesanti (il che significa che ognuna stazza ben oltre il doppio della nostra piccola Cavour), che sta ricostruendo le flottiglie sia dei sottomarini nucleari d’attaco sia dei sottomarini nucleari lanciamissili.  Cose per noi impensabili. La Francia sta parimenti ricostituendo ex novo  i sottomarini nucleari lanciamissili, compresi i nuovi missili balistici in dotazione, e i sottomarini nucleari d’attaco. Essa inoltre ha iniziata a schierare i prim nuovi arei da caccia e d’attacco “Rafale” imbarcati. E questo è soltanto un riferimento all’improponibile raffronto.

(Nelle riproduzioni sottostanti, riprese dalla home page della M.M.I. i due caccia conduttori di squadra, Andrea Doria e Caio Duilio, ennesima espressione di una Marina di prototipi: sono i sopravvssuti della mini serie dei quattro “Orizzonte” programmati: essi dovrebbero fornire la copertura antiaerea a largo raggio della squadra navale e concorrere alla difesa dello spazio aereo nazionale… (!); la riproduzione in basso, è relativa ad una delle due versioni delle Fremm, realizzate congiuntamente alla Francia, come i caccia conduttori : le Fremm costitiscono il più importante programma congiunto di costruzioni navali in ambito europeo e sono vitali per la Marina e per la sicurezza… minima del Paese anche in tempi di pace: il che significa che l’originario numero di 10 unità era già al di sotto del reale fabbisogno della Difesa.)

 

Shippingonline:

PROGRAMMA FREMM

I TAGLI?: «ENNESIMO SMACCO ALLA DIFESA»

 

“Dopo i tagli sul personale ora anche i tagli agli investimenti e all’ammodernamento dello strumento militare. Un altro smacco del governo Berlusconi alla Difesa, un altro segnale della disattenzione dell’esecutivo nei riguardi di uno dei settori strategici del Paese e un altro colpo alla nostra credibilità e al nostro prestigio internazionale”.
Così l’ex Sottosegretario alla Difesa Lorenzo Forcieri, attuale Presidente dell’Autorità portuale della Spezia, in seguito all’annuncio del ministro La Russa di tagliare il programma Fremm rinunciando a 4 delle 10 fregate previste.
Quello delle FREMM – continua Forcieri – è uno dei programmi di maggiore valore industriale, economico, tecnologico, inquadrato in una importante collaborazione internazionale nella quale, nonostante le passate difficoltà finanziarie, siamo riusciti a mantenere e tutelare la nostra posizione nazionale.

 

 

 

 

CITTA’ DELLA SPEZIA:
Con questa decisione, l’intero programma subirà un ingiustificato aumento di costi e si indebolisce la politica di difesa e sicurezza che, per un paese come il nostro che possiede un’estensione di coste di migliaia di chilometri e con attività portuali tra le più rilevanti d’Europa, non può fare a meno del contributo della Marina militare, la quale svolge un indispensabile ruolo di sorveglianza delle rotte di navigazione e, di conseguenza, dei nostri scali. Senza l’apporto di mezzi come le fregate multi missione, la nostra Marina militare dovrà attenuare la portata dell’impegno che ci ha visti in prima linea nel contrasto alla pirateria nel Mediterraneo e nel Corno d’Africa, al servizio della stabilità e della sicurezza internazionali, al mantenimento della pace”. Tagli al programma Fremm, Forcieri:”Ennesimo smacco alla Difesa”
La Spezia. Vengono tagliati i fondi al Programma Fremm, Fregate Europee Multi-Missione, un progetto italo francese per la costituzione di fregate, ad annunciarlo il Ministro La Russa. Il provvedimento impone un di taglio al programma da 10 fregate previste a 4.
In merito interviene Lorenzo Frocieri, ex sottosegretario alla Difesa e presidente dell’autorità portuale, che dichiara: “Dopo i tagli sul personale ora anche i tagli agli investimenti e all’ammodernamento dello strumento militare. Un altro smacco del governo Berlusconi alla Difesa, un altro segnale della disattenzione dell’esecutivo nei riguardi di uno dei settori strategici del Paese e un altro colpo alla nostra credibilità e al nostro prestigio internazionale”.
“Quello delle FREMM” – continua Forcieri –“ è uno dei programmi di maggiore valore industriale, economico, tecnologico, inquadrato in una importante collaborazione internazionale nella quale, nonostante le passate difficoltà finanziarie, siamo riusciti a mantenere e tutelare la nostra posizione nazionale. Peraltro, con questa decisione, l’intero programma subirà un ingiustificato aumento di costi e si indebolisce la politica di difesa e sicurezza che, per un paese come il nostro che possiede un’estensione di coste di migliaia di chilometri e con attività portuali tra le più rilevanti d’Europa, non può fare a meno del contributo della Marina Militare, la quale svolge un indispensabile ruolo di sorveglianza delle rotte di navigazione e, di conseguenza, dei nostri scali. – Forcieri prosegue- “Senza l’apporto di mezzi come le fregate multi missione, la Marina Militare dovrà attenuare la portata dell’impegno che ci ha visti in prima linea nel contrasto alla pirateria nel Mediterraneo e nel Corno d’Africa, al servizio della stabilità e della sicurezza internazionali, al mantenimento della pace. Inoltre, si vanifica lo sforzo per garantire un’occupazione stabile e qualificata e consolidare la leadership della cantieristica italiana.”
Forcieri, Facendo riferimento alle parole di La Russa che ha annunciato che l’eventuale decisione per acquistare le quattro fregate mancanti potrebbe essere presa nel 2013, ha dichiarato: “Non mi pare che questo governo sia in grado di assumere impegni a così lunga scadenza. Per quella data, sarà un governo di centro sinistra a decidere in merito.- l’ex sottosegretario alla Difesa conclude- “Fu il governo Prodi,infatti, che sostenne con convinzione e rese possibile il progetto FREMM, invertendo la tendenza della spesa per gli investimenti e per l’ammodernamento tecnologico della difesa e recuperando i tagli effettuati nel passato dal centro destra.”