Industria difesa esteri e lavoro a Tremonti e La Russa: le Fremm non si toccano

05 Ottobre 2010

Fonte: Shippingonline.it

Contro una Marina fantasma  

Per la difesa di interessi delicati  ramificati irrinunciabili e già  ridotti  all’osso è bene che Tremonti e La Russa lascino? Se necessario anche il nostro Silvio, se vuol continuare a fare il caprone della politica di difesa  e della cantieristica nazionale!  – Leggiamo le chiare parole di un capo di S.M. di una marina con una portaerei e quasi senza navi –  L’Europa della Libertà

Marina militare «Il mare sarà sempre più strategico»

«Siamo in una situazione di assenza di conflitti dichiarati, ma con molte situazioni di crisi. E la situazione di instabilità ostacola le attività tese a evitare i conflitti, con una decisa preoccupazione per le democrazie occidentali, anche a fronte della pesante crisi economica interna agli Stati per la quale non si vede ancora una soluzione». Il capo di Stato maggiore della Marina Militare, l’ammiraglio Bruno Branciforte, ha parlato anche della difficile situazione internazionale in occasione del suo intervento alla cerimonia di apertura dell’anno accademico dell’Istituto di Studi Militari e Marittimi a Venezia.
«In questo contesto di difficoltà – ha proseguito Branciforte – la Marina si vede penalizzata in particolare nei settori operativi e amministrativi. Ma, con il Dispositivo interministeriale integrato di difesa marittima, la Forza armata si sta impegnando a capitalizzare le proprie risorse a vantaggio del Paese. Anche perché il mare sarà sempre più al centro dell’attenzione per gli equilibri strategici per la stabilità del pianeta». Dopo aver auspicato una sempre maggiore integrazione operativa col corpo delle Capitanerie di porto (possono dare «un importante contributo alla difesa»), il capo di Stato maggiore ha annunciato una lunga serie di novità: «Ci sarà una nuova linea di fregate: dieci unità Fremm che sostituiranno le 12 attuali e costituiranno la spina dorsale della flotta del futuro. Le prime sei sono state già finanziate, le altre necessitano di finanziamento». Tra le altre iniziative relative ai mezzi, due progetti per realizzare navi anfibie e navi logistiche, l’avviato programma di ammodernamento delle otto unità cacciamine classe Gaeta, una nuova nave di soccorso per sommergibili, 22 nuovi velivoli e 50 elicotteri: «Bisognerà anche ridurre le spese per il personale – ha concluso l’amm. Branciforte – anche attraverso un’operazione interforze».