21 Gennaio 2011
con aggiornamento del 24.01.2011
Fonte: Agoravox on line
Nota di Domenico Cambareri
Nota di Mino Mini del 24.01.11
GRUPPO DI RESPONSABILITA’ : PER CAMBIARE LA QUALITA’ DELLE SCELTE POLITICHE O SOLO PER SALVARE IL FEDERALISMO DI BOSSI E TREMONTI?
Non condividiamo per nulla i giudizi di Agoravox, tuttavia li proponiamo all’opinione dei lettori. Noi invece abbiamo da dire quanto segue.
I nomi che leggeremo più in avanti risulteranno alla gran parte dei lettori sconosciuti, salvo Silvano Moffa, Pionati, Mannino, Sicilpoti. Uno di questi deputati, Pippo Gianni, quando ero giovane universitario a Catania, soggiornava come me nella sede centrale della Casa dello Studente di via Guglielmo Oberdan e di lui nel mio ricordo conservo l’immagine di come si beava di se stesso…. appagatissimo non so di cosa. Proprio per questo, con lui non volli avere mai rapporti di alcun tipo, considerandolo con completo distacco, pur avendo rapporti amicali con persone, anche di destra, che lo frequentavano. Allora, come tutti sappiamo, vi era un clima di aggressioni e di violenze incredibile, per fortuna sconosciuto ai giovani di oggi, e a Catania prevaleva, pur essendo la città più a destra d’Italia, anche da parte delle istituzioni una discriminazione aperta. Io, poi, subivo una vera caccia all’uomo, con frequenti agguati, a Lettere e Filosofia, da parte degli attivisti di più organizzazioni dell’ultrasinistra … che mi vedevano come il bieco pestatore fascista dotato di ubiquità alla Nembo Kid e di veemenza combattive incontenibile (!) e forse per questo, con buona ragione, io mi consideravo, cosa non da poco come consalazione, come il “re fascista della casa dei rossi” rispetto alla beatitudine dei narcisisti super appagati, anche, se lo riconosco, non violenti e per nulla pronti a saltare sulla testa degli aggressori, nonostante la loro mole e la loro (apparente) prestanza fisica.
Dopo questo marginale ma per me ben colorito aneddoto, cosa c’è da dire? Bene ha fatto Silvano Moffa ad operare in questa direzione. Ha l’aperto plauso degli amici de “L’Europa della Libertà”. Noi non ci illudiamo mica più di tanto sulle reali possibilità di aggregazione realizzabili con questa operazione, ma essa andava fatta, non bisognava lasciarla intentata perché quanto mai necessaria nel dare un limite alle risposte ricattatorie dei trinariciuti di Fini.
Silvano Moffa, per arrivare a questa determinazione, non solo ne avrà viste di cotte e di crude stando accanto a Fini per tanto tempo dopo il nostro “anatema” contro cotanto personaggio farsesco e al tempo stesso truculento, che risale a sette anni addietro. Avrà anche visto l’incontenibile livello di servilismo e l’illimitata propensione allo sciacallaggio morale di alcuni fra costoro.
A lui va il nostro plauso e non può che sentirci vicini. Speriamo che riesca anche a far cambiare la linea politica finora ottusamente e iniquamente perseguita da Silvio e dai suoi fidi Tremonti, Brunetta e Sacconi – dei quali da tempo chiediamo la testa – in materia di: politica fiscale, politica retributiva pubblica, declassamento della politica scolastica e dei professori e sperperi nella scuola privata e clericale, declassamento della politica di investimenti nella ricerca e nella difesa, mancata realizzazione delle autostrade del mare, lotta chiara e senza tregua all’inefficienze e corruzione degli enti locali con la creazione di un comparto regionale unico dei dipendenti così da sradicare la “”mafiosità” e collusività paralizzante degli apparati del personale dei singoli municipi con le connessioni politiche, parentali, clientelari all’interno dei singoli comuni, soprattutto siciliani e del sud, E di tutto ciò alcuni parlamentari come Pippo Gianni, Mannino, Sicilpoti, Pionati dovrebbero essere a conoscenza. Essere ottimamente a conoscenza. Vero, Pippo Gianni?
Berlusconi, Tremonti, Brunetta, Sacconi in questi settori operano come dei sessantottini sopravvissuti a tutte le trasformazioni economiche, sociali, politiche, come dei sessantottini sotto mentite spoglie. Purtroppo, in tante cose cruciali sono i migliori amici di Dababe (D’Alema – Bassanini- Berlinguer) e per ciò tengono in vita alcune delle peggiori leggi, come quella clientalare e “nazistalinista” sulla dirigenza modello USA e strapaga.
Sappiano gli italiani che mentre e finalmente la Regione Lazio ha risolto (o almeno questo è quanto ci risulta) lo scandaloso problema dei dirigenti non laureati, Brunetta e Tremonti – cosa mai accaduta nella Scuola – ce li ricicciano perfino nelle superiori non solo come commissari d’esame e presidenti di commissioni d’esame di Stato ma … come “dirigenti” (… con” l’unicità della dirigenza” di Bassanini e Berlinguer e la distruzione delle specificità sia dirigenziali sia dei ruoli docenti).
Bene, nonostante i migliori auguri che facciamo a Moffa, non possiamo che chiedere a Silvio a cosa dovrà effettivamente servire questo Gruppo della responsabilità: a dar manforte ad un governo che prende coscienza dei propri errori e dei propri limiti o che intende continuare nella politica di cieca disparità e di anarcoide comunismo sessantottino in cui prevalgono in realtà solo gli interessi di pochi? Intanto, al Gruppo di responsabilità, non possiamo che augura in buona coscienza di avere ottime convinzioni e ottima coerenza e coesione. E… buon lavoro, ma non buon appetito. Domenico Cambareri
24 Gennaio 2010 Mino MIni così scrive: Condivido il giudizio di Nico Cambareri su quanto riportato da Agoravox. Il gruppo di responsabilità è fatto di ex; mbeh!? Nel caos attuale dove gli ex P.C.I. danno lezione di liberismo – tanto per fare un esempio – e a “destra” si uccide il padre definendolo “male assoluto” cosa ci si può aspettare?
Condivido il plauso e la fiducia di Nico nei confronti di Silvano Moffa e mi associo all’augurio finale. Mi piacerebbe, però, che dalle nostre osservazioni critiche alquanto settoriali scaturisse, alla fine, un quadro di sintesi della dinamica realtà italiana ed europea dal quale far derivare un progetto politico ed una linea d’azione che al momento non si intravede.
Cosa fanno ex finiani, ex leghisti, ex depietristi, ex democristiani, ex-cuffariani, ex casiniani, ex forzisti ed aennini, neo Repubblicani e neo Liberali (chi più ne ha più ne metta) riuniti sotto lo stesso gruppo parlamentare? Ovviamente l’ennesimo raggruppamento che si spartirà le ingente somme di denaro proveniente dai rimborsi elettorali ma anche la terza gamba dell’agonizzante governo Berlusconi.