Onu, conferenza sull’ambiente e petrolieri. Chi ha vinto

14 Dicembre 2011

Domenico Cambareri

Fonte: Antonio Schilirò

riferimento: You Tube  auto_elettriche pps 

traduzione dallo spagnolo di Flaiano

 

Onu, conferenza mondiale sul clima, che fallimento!

Ecco come i petrolieri continuano a distruggere il mondo

E nel fratempo, Italia e Libia bucherellano il Mediterraneo – Il dovere dell’informazione da parte di politici, medici, docenti, giornalisti – Le alternative esistono e sono percorribili – Reindustrializzazione e nuovo sviluppo

 

La conferenza mondiale sul clima, che sarebbe meglio chiamare conferenza mondiale sull’ambiente e sull’impatto provocato dall’azione antropica, è finita ancor più di quella di Kyoto con una serie di impegni non vincolanti che slitteranno negli anni.
Nel frattempo, le speculazioni dei petrolieri, della finanza dedita solo alla spremitura degli interessi da conseguire più facilmente e delle industrie ad esse collegate, aumenteranno lo scempio. L’inquinamento, i disastri di ogni tipo collegati alla catena messa in moto dall’inquinamento, le condizioni di salute degli uomini degli animali e dell’ambiente naturale andranno peggiorando in maniera irreversibile.
I lettori – in particolare quelli che ricoprono cariche pubbliche, che svolgono attività di formazione nelle strutture scolastiche e universitarie, i medici, i giornalisti –  sono vivamente invitati a scorrere le diapositive del seguente indirizzo per mezzo di Google o di altri motori di ricerca: Auto elettrichepps, auto_elettriche pps . con cui You Tube presenta un’articolata informazione che circola già da tempo. Ma la diffusione è sempre enormemente minore rispetto alle necessità dell’informazione.

Si apprenderà o ci si ricorderà come già negli anni sessanta esisteva negli USA un’auto elettrica silenziosa e con un’elevata accelerazione, di come il comune di Pasadena (USA) nel 1997 aveva acquistato per i propri dipendente un’auto elettrica prodotta dalla Nissan. Ma… per tutti questi veicoli prodotti non vi era una vera e propria vendita quanto una semplice cessione, un noleggio e nient’altro. Così, finì che nell’un caso e nell’altro le autovetture furono ritirate dalle società produttrici e distrutte.
Lo storia si è ripetuta ancora. La Toyota a partire dal 1997 la produzione della versione della RAV4 a propulsione elettrica, quindi nel 2005 veniva posto termine al noleggio, venivano recuperate le vetture e distrutte. La batteria NMHEV9 non fu più prodotta, il suo brevetto fu venduto per 30 milioni di dollari alla compagnia Chevron – Texaco, che procedette allo smantellamento dello stabilimento di produzione.
… e inoltre, venti anni di carcere per un americano colpevole di avere dato fuoco a tre Hummer, di cui però esiste una versione elettrica pressoché sconosciuta …
Le tecnologie per produrre vetture alternative esistono, le possibilità per avviare un lento processo di re-industrializzazione mondiale (atto ad evitare sconvolgimenti industriali economici e lavorativi) del settore esistono, gli interessi potentissimi dei petrolieri, incrociati in mille modi con quelli della finanza e dell’industria, e coagulati attorno al potere politico, continuano a vietare di percorrere una strada untile e necessaria a tutti.