Maghi contemporanei e labirinti ideologici

03 Gennaio 2016

Fonti: Edizioni Mimesis; LaFeltrinelli.it, Amazon.it

 

 

 

 

 

Massimo Marra

 

 

 

La politica, l’esoterismo, l’egittologia

Massimo Marra, Réné A. Schwaller De Lubicz

 

 

 

 

 

Chimico, allievo di Matisse, teosofo, amico e maestro di poeti e artisti del calibro di O. V. de Lubicz Milosz, agitatore politico e sociale protagonista di falansteri e progetti utopistici di matrice socialista, alchimista e occultista coinvolto nella formazione della leggenda di Fulcanelli, studioso di geometria pitagorica e simbolica, teorico di una filosofia erotica dell’eccesso, studioso di egittologia e maestro di un gruppo di egittologi eretici e spiritualisti, riferimento indiscusso di una corrente di studiosi di simbolismo intorno alla quale vediamo avvicendarsi personaggi del calibro di René Alleau, Marie Madeleine Davy, Matila Ghyka, il poeta sufi Mounir Hafez…. Stimato da André Breton, che lo considera un riferimento per il surrealismo, studiato da filosofi come Maurice de Gandillac, venerato da artisti come Jean Cocteau (che gli dedica un capitolo del suo Maalesh) e, nel contempo, sospetto di pratiche e ideologie esoteriche luciferine, latore di concezioni razziste ed antisemite, René Schwaller de Lubicz è un personaggio complesso, di difficile decrittazione. Frutto maturo di suggestioni culturali ed esoteriche complesse che vanno dalla teosofia al socialismo fourierista, dalla magia sexualis della Hermetic Brotherhood of Luxor alla sinarchia di Sant-Yves d’Alveydre, passando per coloriture di volta in volta corporativiste e libertarie, un tale personaggio è forse il crocevia più indicato per illustrare, attraverso l’analisi della sua complessa vicenda spirituale, le tensioni e le influenze che agivano all’interno di un’intera generazione di esoteristi, intellettuali ed artisti francesi ed europei, nati all’ombra della prima, grande crisi del positivismo, figli di una borghesia smarrita ed eradicata, fecondamente incapace ad assumere l’onere plumbeo dell’aridità scientista.
Massimo Marra
vive e lavora a Napoli. Ha pubblicato in opere collettive diversi lavori inerenti la storia delle discipline iniziatiche occidentali e l’ermeneutica simbolica. Nel 2000 ha pubblicato presso le edizioni Mimesis Il Pulicinella filosofo chimico: uomini e idee dell’alchimia a Napoli nel periodo del Viceregno. Dal 2001 è co-direttore del progetto web no-profit di divulgazione culturale AIRESIS (www.airesis.net) insieme a Paolo Aldo Rossi, Ida Li Vigni ed Andrea De Pascalis. Con contributi specifici sulla storia dell’alchimia e sull’ermeneutica del simbolismo alchemico, collabora alla rivista di medicine antropologiche e storia delle medicine Anthropos & Iatria di Genova. Nel 2003 ha curato per le edizioni La Finestra di Trento la ristampa di Sulle fonti storiche della chimica e dell’alchimia in Italia di Giovanni Carbonelli. Dal 2004 dirige il trimestrale Atrium – Studi metafisici e tradizionali di Trento. Attualmente dirige presso Mimesis, con Paolo Aldo Rossi, la collana di approfondimenti “I Quaderni di Airesis”, dedicata allo studio dei rapporti tra l’uomo e il sacro; insieme ad Andrea De Pascalis ha curato il primo volume della collana, dedicato all’alchimia (AA. VV. Alchimia, a cura di A. De Pascalis e Massimo Marra, Mimesis 2007).
La politica, l’esoterismo, l’egittologia.  Massimo Marra, Réné A. Schwaller De Lubicz
€ 18,00
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Airesis

Collana diretta da Paolo Aldo Rossi e Massimo Marra.
Airesis si muove nell’ambito degli studi sul pensiero “altro”: lo studio di sistemi di razionalità “altre” rispetto all’attuale modello della razionalità scientifica; la ricostituzione dell’originale portato semantico dei linguaggi magico-esoterici sia sotto l’aspetto storico che sotto l’aspetto simbolico; l’indagine delle tecniche del corpo e della mente come vie verso il rapporto con il numinoso; l’esplorazione delle molteplici modalità proprie dell’esperienza religiosa e della sapienza mitica; l’analisi delle interazioni specifiche tra complessi culturali attivi nello stesso ambito storico-geografico e l’analisi delle loro rispettive stratificazioni; lo studio dei meccanismi consci ed inconsci attraverso i quali la cultura di scriminata si difende dalla rimozione operata dalla cultura dominante e si rigenera costantemente.

 

 

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