Come Berlusconi & conniventi ci hanno raggirato e incatenato ai sionisti

15 Dicembre 2016

Domenico Cambareri

 

 

 

 

 

 

Alta tecnologia militare.

Al servizio degli USA e dei sionisti. Lo vogliono il parlamento e il governo italiano

 

 

 

Contro i nostri interessi difensivi e strategici e di ricerca avanzata investimento produzione acquisizione e potenziale esportazione, contro la nostra storica amicizia verso il mondo islamico e la doverosa e tardiva esigenza di riconoscere la Palestina quale Stato (siamo tra i pochi Paesi al mondo a non riconoscerla, in strettissima subalternità alla politica statunitense), in aperto contrasto con gli orientamenti dell’opinione pubblica e in aperto contrasto con le decisioni di gran parte dei Paesi dell’Unione Europea e dello stesso Parlamento Europeo, in aperto contrasto con gli ebrei e con gli israeliti non sionisti e non “israelo-binazionali” guerrafondai,

i governi italiani della cosiddetta destra, della sinistra e tecnici non hanno interrotto la sventurata politica pro-sionista inaugurata in modo ovattato da Silvio Berlusconi

con un accordo che è più di un’intesa in materia di difesa e armamenti, un accordo che è vera e propria alleanza al di fuori dell’Unione Europea.
Fino al giovane Renzi il quale, all’atto della sua nomina, si premurò di telefonare, fra i primissimi politici contattati, al pericolosissimo eversore della pace, il sionista americano-israeliano “Mal”jamin Netanyhau.
Questo accordo è stato ratificato da un parlamento cieco sordo muto il 14 maggio 2005, succube del partito sionista-americano, quando la forsennata campagna filosionista di Berlusconi e di Fini aveva travolto persino la componente nazionale e sociale all’interno del Popolo della Libertà e non di meno quella clericale-conservatrice nell’ambito della politica estera mediterranea e quella di estrazione socialista e in particolare caxiana. Cose simili accaddero all’interno dello schieramento della sinistra.
Fu un vero ma inavvertito sconquasso, di cui oggi si avvertono gli esiti.
Negli anni immediatamente successivi, furono attivate operazioni di addestramento congiunto fra i reparti operativi di punta della nostra difesa e quelli di Israelebombarda e furono aperte le basi alle forze armate sioniste. Senza pubblicità in prima o seconda o terza pagina.

Questo accordo nacque sulla scia del “felice esito” dell’intervento militare italiano nella nuova guerra contro Saddam Hussein,

intervento a cui noi fummo obtorto collo favorevoli ma con chiare e inequivocabili motivazioni, come allora si ebbe a scrivere.
Motivazioni che avrebbero dovuto vedere finalizzata la nostra partecipazione in favore di un’azione bellica contenuta e non di una generale distruzione quale fu quella attuata dagli obiettivi criminali dei governi di Washington, Londra e Parigi.
Ad essa ci dichiarammo favorevoli peraltro davanti a

un quadro documentale e informativo totalmente falsificato di cui nulla sapevamo; quadro falsificato realizzato per ordine dei capi di questi governi, decisioni e ordini su cui classi politiche stampa e opinione pubblica dei Paesi coinvolti e mondiale erano e ancora in larga parte sono rimaste completamente all’oscuro.

i sicari della democrazia

                                                                                                              Mandanti e sicari della democrazia.
Bugiardi, falsari e criminali incalliti? Pare proprio di si.
                                                                                                    Nessun tribunale penale internazionale per loro?
E i loro primi ministri serventi Tony Blair e Silvio Berlusconi?
                                                                                                                                    (Eulà)

A questo complotto delle maggiori “democrazie” occidentali partecipò anche Silvio Berlusconi in qualità di presidente del consiglio. L’Italia fu dunque coinvolta direttamente in prima persona e il servizio segreto militare italiano dovette fornire il suo contributo di produzione di falsi dati a pro della congiura dei guerrafondai.

Questo accordo ha avuto una quanto mai fertile evoluzione a pro dell’acquisto di materiale altamente avanzato nel cuore della nostra difesa nazionale. Infatti, dopo avere acquistato missili dalle industrie israeliane (ricordiamo che Israelebombarda è, in proporzione alle sue dimensioni territoriali e alla sua popolazione, la maggiore produttrice e esportatrice di armi sofisticate al mondo e che è in maniera stabile fra i primi dieci esportatori di armi nel mondo).
Ebbene, a fronte dell’acquisto di trenta piccoli aerei da addestramento italiani, gli M346, Israelebombarda ha piazzato una “compensazione” industriale alle nostre forze armate consistente in due aerei da controllo dello spazio aereo e in un satellite da ricognizione. Non è assurdo?
I primi due aerei da ascolto elettronico della difesa italiana, incredibile! Essi sono gli IAI/Gulfstream G550 AEW&C (Airborne Early Warning & Control), velivoli statunitensi su piattaforma Gulfstream Aerospace G550, con radar e suite elettroniche della Israel Aerospace Industries (IAI) e Elta Systems. Le nostre Leonardo (nuovo nome della Finmeccanica) e Elsag faranno da semplici installatori! Purtroppo, la tecnologia di punta offre ulteriori gravi compromissioni: la piccola ma dinamicissima industria laziale ELT, che opera nel campo delle contromisure elettroniche con export in tutto il mondo, ha realizzato e coproduce con il colosso israeliano dell’industria bellica Elbit un nuovo sistema di contromisure a raggi infrarossi, denominato Dircm – Directional infrared countermeasures. Questo radar è in via di installazione in molti aerei e elicotteri italiani. Non è assurdo?
Era da decenni che l’Aeronautica Militare e la Difesa tutta chiedevano e chiedevano di potere acquisire un velivolo idoneo quale strumento fondamentale per il controllo dello spazio aero-navale-terrestre. Decenni e decenni trascorsi vanamente. Dai tempi dell’introduzione in Europa per la NATO dei 18 Boeing E-3 Sentry. In un settore così cruciale siamo sempre stati dipendenti dalla compiacenza degli alleati. Per di più, l’interesse italiano era rivolto verso velivoli del tutto diversi da questo Gulsfream G550.
Abbiamo già denunciato tutto questo su queste pagine e torniamo a denunciarlo 
con forza e con fermezza.
Adesso, grazie allo sbruffone Berlusconi, ci ritroviamo questo velivolo non adottato da nessun Paese europeo e Nato ma solo da Israelebombarda e Singapore. Fra gli altri armamenti, ci sono pure i missili Spike prodotti dalla sionista Rafael presenti a bordo di aerei e elicotteri italiani. Non è assurdo?
Sempre in aperto contrasto con i nostri interessi strategici, politici di r&s e di produzione e esportazione e di posti di lavoro acquistiamo dai sionisti in “compensazione industriale” un satellite elettro-ottico di seconda generazione, l’Ofiq della IAA-Elbit, laddove abbiamo realizzato un sistema satellitare nazionale e binazionale operativo (Italia-Francia) di caratteristiche pari e superiori. Non è assurdo?

Tutto questo …. come diretta eredità dell’intervento criminale nella guerra irachena.

E dire che Berlusconi si era autoproclamato il padrino del nuovo Piano Marshall. Un gigantesco Piano Marshall per la Palestina!

Scroccone di voti su falsi politici, falsificatore di prove e fallimentare venditore di aerei e navi in America Latina, “europeo dell’anno” del mondo sionista, compare scellerato dello scellerato Bush, quanto su di te non sapevamo, quanto e come ci hai raggirato?!

D’Alema, Bersani e tutti i vertici partitocratici al servizio del connubio italo-americano-sionista?

Il nuovo governo avrà la determinazione e il  coraggio di denunciare questo trattato immotivato e guerrafondaio e di riconoscere formalmente lo Stato della Palestina?

Oltre Atlantico, Trump del pari avrà il coraggio di allentare la micidiale morsa dell’alleanza palese e segreta con Israelebombarda e con la sua industria bellica?

Gulfstream G550 image

IAI/Gulfstream G550 AEW&C