MISE sblocca le risorse per Piaggio Aerospace e Difesa. Salvo l’aereo non pilotato P.1HH

 

29 Agosto 2019

Fonte: IVG Il vostro giornale Federico De Rossi

Nota di Domenico Cambareri

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La stampa, a iniziare dalle grandi testate, riporta l’attesissima notizia del semi sblocco delle risorse destinate con estrema urgenza alla Piaggio Areospace. Diamo qui voce a una testata ligure, quindi a un giornale che è diffuso nel territorio in cui produce la Piaggio Aerospace. Speriamo che le competenti commissioni parlamentari procedano una volta tanto a tamburo battente. Questa è stata una crisi industriale che non doveva neppure nascere, l’azienda non doveva essere messa “in fallimento” e sottoposta a commissariamento. Le croniche ottusità e deficienze della politica italiana sono le uniche responsabili. Investimenti in r&s e risorse destinate alla produzione nell’alta tecnologia sono sempre miseri, l’autoemarginazione è una spada di Damocle sempre. Le dinamiche mondiali in questi settori certo non aspettano i porci comodi e i vieti ideologismi di una classe di politicanti sempre allo sbando. Dopo la notizia ripresa da IVG, riportiamo in coda un’altra recente news a cui è anteposta una nostra importante e ben più articolata nota nel merito dei droni destinati a operare a quote medie e medi-alte e al contesto nazionale, europeo e mondiale di questo particolare e pregevole settore dell’industria aerospaziale e elettronica. In merito ai pruriginosi risvolti internazionali circa lo sviluppo della versione HH2 del ricognitore non pilotato, che sarebbe stato così abbandonato, speriamo sempre in una non ulteriormente tardiva quanto serena e previdente riconsiderazione da parte del futuro esecutivo.  – D. C.

 

 

 

Piaggio Aerospace, c’è il decreto ministeriale per l’acquisto dei droni

 

Dopo una lunga querelle anche l’acquisto del P1HH è stato ormai definito, si attende il via libera delle commissioni parlamentari
Villanova d’Albenga. Nonostante la crisi di governo abbia congelato incontri e tavoli su importanti vertenze industriali e sindacali, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ecco la buona notizia per il territorio savonese: è stato infatti firmato il decreto per l’acquisto dei droni della Piaggio Aerospace, il P1HH, una delle commesse più attese per l’azienda aeronautica. La firma è stata apposta anche dal Ministero della Difesa, ora si attende solo il via libera da parte delle due commissioni parlamentari competenti di Camera e Senato.
Dopo un complesso iter, che aveva già riguardato anche le stesse commissioni parlamentari, è arrivato l’ok ministeriale congiunto.
Lo sblocco del decreto per concludere le certificazioni previste, con l’acquisto da parte dell’Aeronautica del sistema di pilotaggio remoto, era stato uno degli impegni presi del Ministro Di Maio nell’incontro del 25 febbraio scorso a Villanova d’Albenga e ribadito anche in incontri successivi al Mise.
Anche il ministero della Difesa era pronta a supportare l’acquisto dei droni, “per una soluzione duratura in relazione alle esigenze militari e strategiche del Paese” aveva detto il ministro Trenta.
Dopo la firma dei contratti per la manutenzione motori e la fornitura delle relative parti di ricambio da 167 mln di euro, i contratti istituzionali relativi ai P.180 (in attesa dell’acquisizione di 9 nuovi velivoli da parte del ministero della Difesa e retrofit di 19 aerei attualmente operativi), oltre al contratto con Enav da 12,6 mln di euro, ecco quindi l’attesa commessa, che rientra nell’ambito dei 716 mln di euro promessi in sede di Mise nel tavolo sulla vertenza industriale.
Ora i sindacati di categoria sperano che si possa procedere a “rimettere ordine” rispetto alla situazione occupazionale dell’azienda aeronautica, con garanzie e certezze sui carichi di lavoro nel medio-lungo periodo.
Per i primi di settembre non si esclude la richiesta di convocazione per fare il punto della situazione alla luce del pacchetto di contratti firmati.
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18 Giugno 2019

Nota di Domenico Cambareri

 

 

 

Le voci che circolano oggi in merito al fatto che il nuovissimo drone Falco Xplorer, ultimo gioiello prodotto da Leonardo e presentato alla “prima” di Paris Le Bourget, possa tagliare le gambe al mercato dell’HammerHead della Piaggio riteniamo che siano in buona parte prive di fondamento. 

I due velivoli non pilotati infatti si collocano entro fasce di caratteristiche dimensionali e prestazionali differenti. In particolare, l’altitudine a cui arriva il velivolo della Piaggio è del 50% in più. La macchina Piaggio potrebbe dare semmai fastidio ad altri concorrenti, ma non sovrapporsi e soprattutto rendere più ricca e diversificata l’offerta industriale italiana

 Questo mercato mondiale si profila essere sia ricchissimo di ordinativi quanto di possibili coinvolgimenti finanziari e di coproduzione, cosa che si presenta sotto una luce diversa rispetto a quello del prodotto franco-italiano e ancor più diversa del nEUROn.

Aggregare futuri nuovi soci e alleati in un settore in cui la competizione sappiamo già che sarà sempre più spinta e massiccia pure per la discesa in campo delle offerte di ulteriori industrie e Paesi che prima non figuravano, è la strada da seguire, Ricordiamo che la cellula Piaggio ma buona parte dell’elettronica è fornita da Leonardo.

 

Riconfermiamo i pareri che abbiamo espresso e invitiamo l’autorità di governo a non continuare a danneggiare ulteriormente l’industria nazionale e a ridare fiato e risorse per il superamento dei problemi tecnici riscontrati e per la felice realizzazione dell’HammerHead P2HH, ridando fiducia sia agli osservatori internazionali sia ai potenziali soci, dopo la forata uscita di UAE. Non basta dare fondi per sostenere l’attività manutentiva delle revisioni motoristiche, bisogna preservare, tutelare e rilanciare l’attività di r&s della Piaggio Aerospace in questo settore e dar sicurezza alla linea di produzione delle versioni delP180 Avant II.

 

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P.1HH HammerHead

 

Piaggio Aerospace P.1HH “HammerHead” è un sistema aereo a pilotaggio remoto (Unmanned Aerial System) composto di un velivolo a pilotaggio remoto (UAV), di una Ground Control Station e da sistemi integrati di navigazione e missione. Il velivolo, capace di decollo e atterraggio automatico (ATOL Automatic Take Off and Landing) si posizione nella fascia alta dei velivoli a pilotaggio remoto MALE (Medium Altitude Long Endurance); può raggiungere la quota di 13.700 metri con una permanenza in volo di oltre 16 ore. La missione è gestita da una stazione di terra collegata attraverso un sistema di comunicazione in linea di vista (Line of Sight – LS) e via satellite oltre la linea di vista (Beyond Line of Sight – LOS) che consente il controllo remoto dei sistemi di navigazione e di missione dell’aeromobile.

 

Lunghezza 14,408 m
Larghezza 15,600 m
Altezza 3,980 m
Superficie alare 18
Peso max al decollo 6 146 kg
Velocità max 731,54 km/h
Velocità di crociera 592,64 km/h

• Ala 18,00 m2 [193,75 ft2]

• Coda orizzontale 3.834 m2 [41.27 ft2]

• Coda verticale 4.731 m2 [50,92 ft2]

• Forward Wing (Exposed) 1.300 m2 [13.99 ft2]Portata massima 4.400 NM

Autonomia massima 4.400 MN

Resistenza massima (carico utile 500 libbre) 16 ore

Resistenza (carico utile 500 libbre) @ 1.500 km dal decollo e base di atterraggio 10,5 ore

  • Quota di servizio 45.000 piedi 13.716 metri

 

Le caratteristiche di massima dichiarate  del drone Falco Xplorer sono leseguenti:

Lunghezza 9 m

Apertura alare 18,8 m

Altezza 3,8 m
MTOW1300 kg
Autonomia > 24 h
Carico utile massimo > 250 Kg

Altitudine > 30000 piedi 9.144 metri

Italia divisa sui droni militari. E Piaggio Aerospace resta appesa …

Valori.it

estratto dalla relazione del colonnello Vecciarelli alla commisione difesa sul programma del drone Piaggio Aerospace P2HH – 1

 

P.1HH HammerHead realizza un’innovativa combinazione di autonomia, velocità e altitudini massime e operative tali da garantire una duttilità di impiego che lo pone al vertice della categoria dei velivoli a pilotaggio remoto MALE.

Il sistema di controllo, di gestione dei dati di missione e di gestione del segmento di terra sono basati sull’innovativo SkyISTAR di Selex ES, stato dell’arte tra gli equipaggiamenti per ISR (Intelligence Surveillance Reconnaissance), in grado di operare in situazioni che spaziano dagli attacchi terroristici all’immigrazione illegale, alla protezione delle zone economiche esclusive (EEZ), alle infrastrutture e siti critici. Piaggio Aerospace e Selex ES possono vantare una tradizione di eccellenza nello sviluppo, produzione e industrializzazione di sistemi per la sorveglianza.

     

 

P.1HH “HammerHead” Unmanned Aerial System – è derivato dalla piattaforma P.180 Avanti riprogettata con una nuova configurazione aerodinamica, maggiore estensione alare (15.5 m) e una superiore capacità di carico utile combinando specifici interventi strutturali alla consolidata configurazione turboprop ad eliche spingenti e tre superfici portanti. La sezione esterna delle ali del P.1HH UAV è rimuovibile per consentire la trasportabilità del velivolo via terra rendendo possibile l’impiego del sistema in qualsiasi scenario operativo.

Progettato per integrare i più sofisticati sistemi di navigazione e di missione oggi disponibili, il P.1HH HammerHead ridefinisce gli standard e il concetto stesso di pattugliamento, offrendosi al mercato internazionale come il sistema più innovativo e versatile nel settore della ricognizione e della sorveglianza aerea.

Per maggiori informazioni su P.1HH HammerHead visitate il sito:

www.p1hh.piaggioaerospace.it

 

P180 Avant II

Aerei. Drone Piaggio, nessuna sovrapposizione col Falco. Assicurare la fine del progetto e la produzione