Sabaudia, giovane di 86 anni. Tieghi: fra razionalismo e azzurre acrobazie, nei ricordi del circuito culturale

Dalla cima del Circeo: dune e spiaggia fra mare e laghi

15 Aprile 2020

Mario Tieghi

Nota di Domenico Cambareri

 

 

 

 

L’effervescenza dei progetti e delle promozioni culturali effettivamente realizzati negli anni a cavallo fra XX e XXI secolo dal Comune di Sabauda, uno dei crocevia più rinomati e importanti non solo del turismo sulle coste del Mar Tirreno centrale ma di tutta Italia, portò a conseguire alcuni brillanti successi.

Lo possiamo testimoniare direttamente, non solo per i brevi anni in cui si ebbe modo di assistervi o parteciparvi in prima persona.

Uno dei protagonisti di maggiore rilievo nella formulazione delle proposte e nella progettazione e realizzazione di queste molteplici iniziative fu il Prof. Mario Tieghi. Sindaco e più volte assessore alla Cultura al Comune di Sabaudia, riuscì a imporsi a suo tempo contro ogni miopia e immobilismo paesano e a proporre e realizzare non degli squarci ma dei veri e propri allargamenti degli orizzonti, con nuove visioni e ambiziosi obiettivi altrimenti irraggiungibili.

Sabaudia: viale che conduce alla chiesa madre

La stagione fra le più propizie nella realizzazione di queste campagne di vero e proprio Sabaudiaintour fu quella della sindacatura del compianto e caro Gen. Salvatore Bellassai, siciliano di Libia e profugo libico, che era stato già comandante della Brigata della Scuola Contraerei dell’Esercito Italiano proprio a Sabaudia. Mario Tieghi fu il dinamico, alacre, creativo assessore alla Cultura. La coinvolgente azione del Prof. Tieghi rese la città di Sabaudia un punto di riferimento internazionale delle Facoltà di Architettura e rappresentò il lancio del turismo culturale dei centri minori integrato in pieno con la stagione delle vacanze balneari.

E’ cosa lieta ricordare che nella stupenda Sala del Consiglio Comunale  avvenne la presentazione del poema filosofico di chi scrive, << Viandante Sidereo >>, dedicato all’eccezionale figura di Ernst Jünger e non di meno a quella del poeta dei millenni, Ezra Pound. E’ pure cosa lieta ricordare che il direttore artistico del Festival di Viterbo, Francesca Motti Pietropaolo, nell’allargare in via eccezionale gli eventi della città di Santa Rosa a altre particolari piazze laziali, incluse Sabaudia, per una trasmissione di Rai International, con una splendida esibizione artistica del magnifico Walter Maestosi affiancato dalla valentia recitativa di Daniela Barra. In quell’occasione, i due attori recitarono pure la poesia scritta da questo estensore in onore della città.

 

 

 Quelle stagioni sulla riscoperta e attualizzazione dell’architettura e dell’urbanistica del primo ‘900 e di quelle di Latina (con l’Assessore provinciale Avv. Romano Saurini) innescarono ulteriori sviluppi nell’Agro Pontino e a livello nazionale. Non solo dunque nelle città di fondazione del ventennio fascista. A distanza di 20 anni o poco più di alcune di queste date fra le più significative, abbiamo oggi il piacere di pubblicare questa limpida, coincisa rievocazione delle campagna di ricerca, coinvolgimento e diffusione culturale scritta dal primo protagonista, Mario Tieghi . – D.C.

 

 

 

 

 Sabaudia, il centro con la chiesa della S.s- Assunta

 

Architettura razionalista

Sabaudia 86 anni al centro della storia pontina e laziale

Sabaudia si presenta con tutta la sua bellezza artistica nell’anniversario dell’86°, che la investe nella circostanza del 15 aprile. Una Città giovane, al di sotto di un secolo di vita, che ha raggiunto diversi traguardi in campo culturale, sociale e turistico.
Erede della stagione del Razionalismo, ha riscosso un significativo momento di valorizzazione nella seconda metà del XX secolo grazie agli studi che sono stati promossi relativamente all’Agro pontino e romano.
La felice ventata di ricerche ha così portato allo riscoperta di diversi temi con il coinvolgimento di un gruppo di esperti attorno all’importante movimento architettonico e con l’individuazione di alcune località, situate in Italia e in Europa.
Da quei momenti celebrativi, sono passati circa 30 anni a proposito delle iniziative che sono state organizzate in giro per l’Unione europea con la selezione di eventi di valore. A tal proposito, è il caso di riappropriarsi del lavoro di squadra degli Enti promotori, che ha visto il Comune di Sabaudia tra i principali organizzatori, in collaborazione con la Regione Lazio, le città di fondazione e alcune  importanti città europee.

 

 

 

     palazzo e torre comunali
Motivo dominante è risultato l’interessante percorso compiuto, che ha portato gli organizzatori fra l’altro all’inaugurazione di una serie di Mostre, dal significativo titolo: “Sabaudia, 1934 Il sogno di una città nuova e l’architettura razionalista”. L’indagine ha preso inizio nell’anno 1998, investendo i suggestivi centri di Londra, Lille-Roubaix, Marsiglia, Bordeaux e Ferrara, città che a loro volta sono divenute tappe essenziali per la conoscenza dell’architettura razionalista.
A seguito di un’attenta esplorazione, ne è scaturito un lavoro ordinato e scandito, che ha riscosso adeguate risposte relativamente alle vicende culturali dell’Agro Pontino e Romano.
La località, nota per la vicinanza al modello architettonico e urbanistico di casa Savoia, nell’arco di pochi anni ha conquistato le cronache culturali italiane. Intanto, la ripresa degli argomenti legati al Futurismo, fondato nel 1909 da Filippo Tommaso Marinetti, ed al movimento del Razionalismo, hanno portato a gli studiosi a esaminare dei documenti di apprezzato contenuto storico-artistico.
Per tali studi, è stato coinvolto un gruppo di valenti studiosi che hanno potenziato oltremodo il quadro generale, sulla base di un’estesa ricerca, inerente il XX secolo. Il modello urbanistico di Sabaudia, con alcuni monumenti di rilievo come le Poste di Angiolo Mazzoni, e le bianche architetture degli edifici in travertino testimoniano l’armonico lavoro progettuale realizzato all’unisono da Luigi Piccinato, Eugenio Montuori, Gino Cancellotti e Alfredo Scalpelli.
In tempi più moderni un contributo lo hanno offerto personaggi di spicco come nel caso di Pierre Vago, veterano architetto parigino, dell’apprezzato accademico Giorgio Muratore, del valido conoscitore della materia Luigi Prisco e dell’esperto di architettura Fortunato Ceraso.

Architettura moderna – Sabaudia-4

Sabaudia, palazzo delle poste di Angiolo Mazzoni – foto di Luca Massari
Da parte loro, gli studiosi impegnati si sono rivolti all’approfondimento delle diverse vicende storiche e culturali, dimostrando un sentito interesse in merito alla conoscenza delle particolari tematiche. Per ogni circostanza, si è registrato il contributo dell’Assessorato Comunale alla Cultura di Sabaudia con la pubblicazione del Volume “Sabaudia, 1934 Il sogno di una città nuova e l’architettura razionalista, The dream of a new town and rationalistic architecture” a cura di Giorgio Muratore, Daniela Carfagna e Mario Tieghi. La prima inaugurazione espositiva si è svolta con successo presso The Italian Cultural Institute 39, Belgrave Square a London, nel periodo Dicembre 1998-Gennaio 1999. Conclusasi la parentesi inglese, la Mostra è stata poi trasferita al Centre des Archives du monde du travail di Roubaix, tra l’Ottobre-Dicembre 1999.
Secondo il progetto organizzativo, il Comune di Sabaudia, ha dato alle stampe il volume ”Le rêve d’une ville nouvelle et l’architecture razionaliste”. L’iniziativa culturale e libraria, su richiesta dell’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia, è proseguita in maniera continuativa nei locali di Marseille, nel periodo Aprile- Maggio 2000. Il Direttore dell’Istituto di Cultura, Architetto Ceraso, ha così potenziato e valorizzato l’iniziativa, avvalendosi delle conoscenze e del periodo giovanile trascorso accanto al noto accademico dell’Università di Roma, prof. Luigi Piccinato.

Sabaudia, P.zza Santa Barbara
Per il suo collegamento con il mondo del razionalismo, è stato anche valorizzato Le Corbusier, lo studioso di origine svizzera. La significativa ricerca sul movimento architettonico è stata poi trasferita nella Città di Ferrara per essere presentata, all’interno del novecentesco complesso delle Grotte del Boldini, nel periodo Settembre-Ottobre 2000. Nella località degli Estensi, sono stati coinvolti gli studiosi Alberto Guzzon, Roberta Morelli e Stefania Sanna, che hanno operato approfondendo le diverse tematiche vicine al modello razionalista.
L’accostamento tra le località di Tresigallo e Sabaudia ha contribuito a fornire un percorso comune riprendendo altresì i momenti dell’emigrazione emiliano-ferrarese nella terra pontina. La positiva parentesi all’estero è perciò proseguita a Bordeaux, dove l’attività culturale ed il volume “Le rêve d’une ville nouvelle et l’architecture razionaliste”, sono state al centro delle iniziative culturali e storiche, messe in cantiere nel Dicembre 2000.
Tra un incontro e l’altro, l’argomento principale è stato legato alla diffusione degli aspetti più importanti della storia urbanistica e architettonica del 1900 con il positivo risultato delle città di fondazione, Littoria-Latina, Sabaudia, Pontinia, Aprilia e Pomezia, i cui risultati fanno bella mostra di sé nelle province dell’Agro pontino e romano.

 

 

 

 

copertina e retro con l’aeropittura futurista di
TATO

Sorvolando Sabaudia 1934

 

 

Angiolo Mazzoni, Palazzo delle Poste di Latina