Si accentuano le incertezze e le ombre negli scenari mondiali

Equilibri internazionali sempre più precari. Le new dell’IAI


Unione europea, Medioriente, Italia, Usa
dicembre 2021
Multipolarità e politica estera e di sicurezza dell’Ue: approcci divergenti in risposta a crisi e conflitti Assem Dandashly et al.

La comunità internazionale è tradizionalmente in disaccordo su come affrontare crisi e conflitti, con paesi come Cina, Russia e Stati Uniti che hanno posizioni diverse. I modelli di cooperazione seguiti dalle grandi potenze non forniscono alternative credibili all’approccio integrato dell’Ue: l’attenzione degli Stati Uniti sull’antiterrorismo in alcune regioni di conflitto è considerata troppo ristretta, l’approccio orientato agli investimenti della Cina è sempre più problematico per i paesi partner e la Russia difficilmente persegue un modello distintivo. L’aumento della multipolarità rende ancora più complicato trovare il consenso sulla gestione dei conflitti e sulla risposta alle crisi.
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Quattro scenari per il futuro dell’accordo nucleare con l’Iran Riccardo Alcaro A Vienna riprendono i negoziati per la riattivazione dell’accordo nucleare con l’Iran.
Gli iraniani sostengono le loro violazioni al Jcpoa rispondono all’incapacità di europei, russi e cinesi di garantire loro i benefici economici promessi. Il governo di Teheran non ha tutti i torti, dal momento che la portata extraterritoriale delle sanzioni Usa ha di fatto bloccato, o ridotto al minimo, gli scambi commerciali tra l’Iran ed Europa, Russia e Cina. Ma le condizioni tecniche perché il Jcpoa sia riattivato non sono impossibili da soddisfare. Quello che resta da verificare è la volontà politica delle parti. Molto, forse tutto, dipenderà dalla capacità delle sei potenze di combinare pressione e incentivi per persuadere l’Iran ad abbandonare pretese chiaramente irricevibili. Leggi qui

Mobilitazione della diaspora e rivolte arabe: opportunità e limiti dell’effetto “ritorno a casa”Silvia Colombo e Giulia GozziniCon il dilagare delle rivolte arabe, le diaspore si sono confrontate con nuove forme di conflittualità politica nei paesi di origine e con spazi di attivismo in mutamento. Ciò ha incoraggiato le comunità della diaspora a impegnarsi nuovamente nella vita politica attraverso diverse strategie, al punto che alcuni hanno parlato di una “primavera della diaspora”. Comprendere come questi recenti sviluppi stiano influenzando non solo le comunità stesse della diaspora, ma anche i paesi di origine e di accoglienza, è fondamentale per le politiche dell’Unione europea, sia per promuovere uno sviluppo sostenibile o affrontare la mancanza di diritti civili e politici in molti paesi della regione, sia per la gestione e risoluzione dei conflitti.
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Gli italiani e la politica estera 2021DISPOC/LAPS (Università di Siena) e IAIPiù di un quarto degli italiani ritiene che il controllo dei flussi migratori sia la principale priorità della politica estera del paese, con una crescita di quattro punti percentuali rispetto al 2020. Il tema dell’immigrazione è seguito, in termini di rilevanza, dalla tutela del diritto internazionale. Cala invece sensibilmente la percentuale di chi ritiene la promozione delle esportazioni italiane all’estero un interesse chiave della nostra politica estera. Anche se il controllo dei flussi migratori è considerato un interesse chiave della politica estera dell’Italia, l’immigrazione in sé non costituisce, secondo il campione, la principale minaccia alla sicurezza del paese. In cima alle preoccupazioni degli italiani c’è infatti l’emergenza climatica.
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Viralità della viralità, dice QAnon. Tutto è viralità. Analisi di una psy-opMassimiliano Frenza MaxiaChi sia all’origine di QAnon non è chiaro. Ad oggi non risultano prove di interventi da parte di intelligence straniere nel favorire l’origine del fenomeno. Non è tuttavia possibile escludere che ad alimentarla, in origine o anche in itinere, abbia contribuito un attore statale, in special modo la Russia. La cosa certa è che eventi come l’assalto a Capitol Hill da parte di una folla di sostenitori dell’ex Presidente Usa Donald Trump il 6 gennaio 2021 dimostrano come QAnon abbia centrato i propri obiettivi, ovvero contribuire a minare le basi della democrazia americana, offrendo al mondo lo spaccato di una società divisa e in preda a conflitti.
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L’Iran e il nucleare: nuovo accordo o rottura”, con gli interventi di Riccardo Alcaro (coordinatore delle ricerche e responsabile del programma Attori Globali dello IAI), Nicola Pedde (direttore IGS) e Annalisa Perteghella (fellow del Centro Nord Africa e Medio Oriente e coordinatrice Rome MED Dialogue, ISPI).

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News ed eventiStageLo IAI cerca studenti di corsi di laurea (specialistica o magistrale), master, dottorati delle facoltà di Economia, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Relazioni Internazionali e Diplomatiche per svolgere uno stage curriculare di durata trimestrale in multilateralismo e economia internazionale (scadenza: 30 dicembre). Dettagli
Nuovi progettiA novembre 2021 lo IAI ha vinto il bando dell’Agenzia europea per la Difesa per il progetto “Study on National Industrial Strategies and Policies in EDA participating Member States relevant for the European Defence Industrial Base”. Il progetto, della durata di sette mesi, fornirà un’approfondita analisi comparata della politica industriale della difesa in 26 Paesi Ue, con un focus particolare su Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Spagna e Svezia. Dettagli 17 dicembre 2021
Climate change and security in the Mediterranean: Exploring the nexus, unpacking international policy responses
Organizzata nell’ambito del progetto New Med Research Network, la conferenza affronterà il nesso tra sicurezza e cambiamento climatico nel Mediterraneo, esaminando le implicazioni dell’emergenza climatica sulla sostenibilità e la resilienza dei paesi Mediterranei. La conferenza vedrà la partecipazione di relatori di alto livello dell’Osce e dell’Unione per il Mediterraneo oltre ad esperti e accademici con una comprovata esperienza di ricerca sul Mediterraneo .Dettagli 17 dicembre 2021

La presenza della Cina in Italia: sfide e opportunità
Un’analisi basata sui dati e fondata sui fatti è fondamentale per valutare oggettivamente la cooperazione sino-italiana all’indomani della firma del Memorandum d’intesa. In questo contesto, lo IAI ha svolto un progetto di ricerca biennale volto ad accertare se i rischi evidenziati nel dibattito sul Memorandum si siano concretizzati o se, al contrario, il Memorandum abbia portato al governo italiano le opportunità desiderate.
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