Ernst Jünger. Sentieri mai interrotti?

17 Febbraio 2024 – 17 Febbraio 1998

gerardo dottori, forze ascensionali - 1922
 Gerardo Dottori, Forze ascensionali, 1922

In memoria di Ernst Jünger

Premio Capo Circeo

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Premio Capo Circeo. “I maggiori”. Ernst Jünger. Un padre nobile e segreto del ‘900

La morte di Ernst Jünger alla vigilia del suo 103° compleanno

Premio Capo Circeo.

Un Padre nobile e segreto del ‘900.

Ernst Junger. L’Anarca indomito

Fu prescelto da Mitterand e da Khol come padrino di una storica, definitiva riconciliazione tra i loro Stati e i loro popoli. – Non fu fatto eliminare da Hitler perché era un grande eroe. – Visse e operò fin quasi la soglia dei 103 anni.

Fra i tanti nomi delle personalità più note e meno note a cui è stato assegnato il Premio Europeo Capo Circeo, sin dalle sue primissime edizioni, figura un nome che ancora oggi è sconosciuto alla gran parte dei cittadini. Eppure, esso è stato un punto di riferimento della grande cultura europea a partire dai primi decenni del ‘900. Lo si può indicare con esatta precisione come uno dei “padri nobili e segreti” del XX secolo. Stiamo parlando di Ernst Jünger. Le sue opere ebbero stampe molto rare in Italia, come ad esempio il suo classico tra filosofia e utopia politica “L’operaio” (o, come da alcuni fu tradotto con una terminologia più puntuale e meno generica ma che al tempo stesso si prestava ad un’interpretazione emotiva non meno parziale,”milite del lavoro”); l’universalmente nota “Tempeste d’acciaio” in merito alle liminali condizioni dell’esperienza bellica del primo conflitto mondiale da lui vissute (che si collocano su di un versante affatto diverso da “Nulla di nuovo sul fronte occidentale” di Remarque, con cui comunque costituiscono preziosi e insostituibili punti di riferimento) e, con aforismi e frammenti sul modello nietzschiano e spengleriano, “Al muro del tempo” (Volpe editore). Bisognerà aspettare, in Italia, gli anni settanta perché  Ernst Jünger venga conosciuto da una maggiore quantità di lettori, attraverso la benemerita opera dell’editore Rusconi, con la pubblicazione della sua importante trilogia romanzesca: Sule scogliere di marmo, Heliopolis, Eumerswill e …. da allora, altre opere della sua prolifica, variegata e centenaria produzione sono state via via tradotte in modo inarrestabile. E gli editori si sono contesi i suoi titoli. Occorrerà tuttavia aspettare gli anni ’90 per conseguire una maggiore diffusione, con un lungo ritardo rispetto a quanto accaduto a qualche altro autore ma con punte di parziale contatto, come quanto accadde al suo amico Carl Schmidt, giurista e filosofo politico, di cui negli anni settanta La Terza pubblicava il suo testo fondamentale sulla dittatura; e, alcuni anni dopo, Adelphi l’altro testo di riferimento: “Il Nomos della Terra”. Il mondo culturale italiano cominciò a conoscerlo maggiormente solo da allora, come ebbero a ricordare sui maggiori quotidiani italiani germanisti, critici letterari e storici, fra i quali i Premi Capo Circeo Freschi e Bolaffi,: soltanto a partire dagli anni novanta,come appena scritto,in particolare tra i lidi della sinistra. Abbiamo affermato, e non tra i primi, che Ernst Junger è da considerare uno dei “padri nobili e segreti” del XX secolo. Mentre erano in avanzata fase i preparativi segreti di Hitler di attacco alla Russia sovietica, egli con la sua più stretta cerchia di estimatori continuava a recarsi presso l’ambasciata sovietica a Berlino (quando in Occidente erano ancora sconosciute le tragiche realtà dei grandi massacri e delle purghe) per intrattenere ancora rapporti culturali. Rifiutò, come ebbe a dire, Goebbles, i “ponti d’oro” offertigli dal Terzo Reich se avesse aderito alla camera degli scrittori e, perché no, se avesse di conseguenza ricoperto una qualche visibile carica politica. Durante l’occupazione tedesca di Parigi – su cui la dietrologia demagogica delle fazioni si è scatenata con fiumi di inchiostri e di film – interveniva (come semplice “capitano” …?) per salvare la vita a non pochi nomi degli artisti di primo piano di opposte tendenze, finiti tra le mani della Gestapo. Sono cose che appaiono incredibili solo perché sono state nascoste? Per quanto sino ad oggi si sa, sarebbe stato l’unico uomo risparmiato da Hitler dopo il tentativo del suo assassinio messo in opera da una parte delle gerarchie militari, di cui il colonnello von Stauffemberg fu l’esecutore. La “testa” dell’operazione era a Parigi. E, a Parigi, Junger sapeva. Ma era uno dei maggiori eroi della prima guerra mondiale. Un eroe davvero intoccabile. Specie per un cultore del mito degli eroi. Insuperabile amante della cultura italiana e di quella francese, non meno innamorato del sole e delle terre del mezzogiorno d’Europa, dell’Italia,  fu Ernst Jünger prescelto da Mitterand e da Khol come padrino di una storica, definitiva riconciliazione tra i loro Stati e i loro popoli. Da lui si recarono, sempre in modo riservato, alcuni dei maggiori esponenti del vecchio mondo europeo che si avviava a rinascere all’insegna dell’unificazione politica, economica, sociale, grazie al lievito indistruttibile di un’unità culturale esistente da tempi immemorabili e a un’unità di principi in cui lentamente e con difficoltà veniva ad emergere il principio della sovranità sovranazionale di questa Comunità diventata alfine Unione. Essa è la più diretta, presente e palpitante eredità delle giovani generazioni, a cui non può più essere ulteriormente negata. Al termini di ripetute, distruttive guerre civili europee. A Wilflingen, (Ulma), il Premio Capo Circeo barone F. S. von Stauffenberg, che con il padre accolse Enrst Junger nella foresteria della loro dimora fino alla morte del grande pensatore (trasformata in museo da un decennio), avvenuta alla vigilia dei 103 anni di età, ha dato impulso alla nascita dell’Associazione Amici dei Fratelli Ernst e Friedrich Jünger (Der Freundeskreis der Brüder Ernst und Friedrich Georg Jünger e.V.), con il prof. Georg Knapp, ultimo segretario dell’illustre scrittore. In pochi anni, Georg Knapp, Premio Europeo Capo Circeo 2013, affiancato da Gunther Figal  e da altri attivi sodali, ha portato a compimento una serie di molteplici, lodevoli attività culturali ed editoriali di rango internazionale, compreso l’avvio della pubblicazione dell’opera omnia di Ersnt Junger, l’Anarca indomito.

L’Europa della Libertà

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Liselotte Jünger è morta ma il ‘900 non sarà mai alle nostre spalle

20 Ottobre 2010

Fonte: Der Freundeslcreis der Briider Erost und Friedrich Georg Jiinger e.V.

Liselotte Junger, vedova di uno dei maggiori padri del ‘900, ci ha lasciati

La vedova di Ernst Jünger, testimone diretta di tutta la seconda parte della vita dell’eroe e pensatore Ernst, ci ha lasciati. Su tantissime cose legate agli aspetti più nascosti del primo ‘900 e sinora non pubblicate, la parola passerà agli archivi degli scritti di Jünger. Non di meno, la letteratura mondiale si dovrà accingere a rivisitare l’opera del cantore di Heliopolis, delle Scogliere di marmo  e delle cifre significative che accompagno le irruzioni e le manigìfestazioni della storia degli uomini e della storia della natura. Ci spiace dare ai lettori italiani una notizia con così grande ritardo. Una serie di spiacevoli disguidi si è accavallata. Ringraziamo vivamente George Knapp, Gunte Figal e Christopher Selg Schatzmeister, che guidano l’Associazione Amici dei Fratelli Ernst e Friedrich George Jünger. e rivolgiamo loro e a tutti gli amici degli Jünger le nostre condoglianze più vive. Domenico Cambareri

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Archivio di Domenico Cambareri:
888515
Dr. LISELOTIE JUNGER
D-~ LANGENENSLINGEN I,
Wilfiingen 28.2.1998
Egr. Professore Domenico Cambareri
Via dei Volsci, 1258/2 I-G410G Latina/Italia
Egregio Professore lambareri,
La stimata 5ua lettera, insieme all’omaggio al poeta e filosofo
Ernst ]unger
purtroppo non arrivavano in tempo per fargli il piacere meri~ tato. La traduzione ed introduzione alla Sua plica da parte del dottore Gino Ragno, mostrano però la Sua grande erudizione e cultura, chiedendo rispetto ma anche tempo per penet~are in un opera si intansa come la Sua.
lrnst ]unger, stia se curo , l’gvrebbe goduto e stimato come lo fa la.sua moglie •• La dottoressa:]unger La ringrazia anche già per me del gentile Suo pensiero di condoglianza.
Con grande stima La saluto insieme a Gino~ Ragno
I~ì’f })CI..L\\\\
(Dr.~sa Ings Dahm)
Prossimamente sarà pubblicata la lettera autografa di Liselotte Jünger.
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Nachruf
Der Freundeslcreis der Briider Erost und Friedrich Georg Jiinger e.V. lIauert um sein Ehrenmitglied
Frau Dr. Liselotle Jiinger
lO. Mai 1917 – 31. August 2010
Frau Dr. Jiinger leitete bis zu ihrer EheschlieBung mit Erost Jiinger im Jahre 1962 die Cotta’sche Handschriften-sammlung im Schiller Nationalmuseum, Marbach. 36 Jahre lang hat sie Ernst Jiingers Schaffen als Ehefrau, Lektorin und Archivarin sachkundig und liebevoll begleitet. Ihr ist es vor allem zu verdanken, dass nach dem Tod des Autors dessen Nachlass erschlossen und veroffentlicht wurde und das Jiinger-Haus zur Gedenkstiitte werden konnte. Dem Entstehen des Freundeslcreises der Briider Erost und Friedrich Georg Jiinger e.V. stand sie mit Rat und Tat zur Seite. In Anerkennung dieser Arbeit wurde Frau Dr. Liselotte Jiinger 1999 zum Ehrenmit¬glied des Vereins emanot.
Mit groBer Dankbarkeit gedenken wir des Wirkens von Frau Dr. Liselotte Jiinger und der warmherzigen Be-gegnungen mit ihr.
Unsere Anteilnahme gilt den Verwandten und Freundeo.
Georg Knapp Vorsitzender
Prof. Dr. Giinter Figal stv. Vorsitzender
Christopher Selg Schatzmeister
Stierlein
Archivann, Gefahrtin, Editorin:
Zum Tod von Liselotte Junger
Einmal machte sie eine Ausnahme. AIs es um einen Beitrag zur Festschrift fur Thomas Scheuffelen . ging, den fruheren Leiter der Arbeitsstelle fUr literarische Museen und Gedenkstatten in Baden¬Wurttemberg, lieB sie sich nicht lange bitten und schrieb eine ebenso lakonische wie anmutige Miniatur iiber den Garten Emst Jiingers, der fUr Jahrzehnte auch der ihre gewesen war. Sonst aber lehnte Liselotte Jiinger es ebenso freundlich wie bestimmt ab, sich offentlich zu Person und Werk ihres Mannes zu auBern.
Die promovierte Germanistin und Historikerin, Verfasserin einer Geschichte des Cotta-Verlags, verstand so unendlich viel von Werken und Autoren, dass sie auch ihren Mann einfach sein lassen konnte. Sie selbst hielt sich selbstbewusst, gleichwohl deutlich sichtbar im Hintergrund. Sie war umsichtige Gefahrtin, Gastgeberin, erste Leserin und auch die Archivarin, die sie sclton vor ihrer Heirat mit Ernst Jiinger als Leiterin des Cotta-Archivs im Deutschen Literaturarcltiv in Marbach gewesen war.
AIs Liselotte Lohrer, geborene Bauerle, ihren ersten Mann hatte sie im Zweiten Weltkrieg ver¬loren -, Frau Jiinger wurde, verlor sie bei aJler Bewunderung fUr das Werk ihres Mannes nicht die niicltterne Sachlichkeit, die sie in ihren Marbacher Jahren ausgebildet hatte. Sie wusste, dass die Philologie als Liebe zum Wort in der Sacltlichkeit ihren angemessenen Ausdruck fmdet. Dabei fUhlte sie sich vor a1lem dem spateren Werk ihres Mannes verbunden. Dass Jiinger gem auf die Kriegsbiicher der fruhen zwanziger Jahre feslgelegt wurde, hat sie bedauert und zugleich mit der gelassenen Gewisslteit hingenommen, dass die noch ungehobenen Schatze der von iltr milge¬stalteten Ausgabe letzter Hand der Samtlichen Werke nicltl ewig verborgen bleiben wiirden.
Nach dem Tod ihres Mannes tat Liselotte Jiinger a1les, um das Haus in Wilflingen so, wie es gemeinsam bewohnl worden war, zu erhalten. lhr ist ein offentlich zugangliches Dicltlerhaus zu verdanken, das mit seinen Biichem, Kunstwerken, Naturalien und Erinnerungsstiicken die ins Sichtbare gewendele AuBenseite von Jungers litemrischem Kosmos ist. Am 31. Augusl2010 iSI Liselotte Jiinger, dreiundneunzigjaItrig, in ihrem Haus in Uberlingen gestorben. Wer sie nicht kannte, mag ein Bild ihrer wachen Kluglteit, ihres Charmes uod ihrer Liebenswiirdigkeil im “Stierlein” von Jungers Alterstagebiichem “Siebzig verwehl” finden, deren gar nicht so heimliche Heldin sie isl.
GONTER FIGAL
Erschienen in der Siiddeutschen Zeitung Nr. 204/ Selte 19 vem 4./5. September 2010 mit freundlicher Genehmigung des Autors
 (Foto ripresa da Museum European Art – Unites States of America, info@measus.com con la seguente didascalia:  Ernst Jünger’s handprint appears as a lithograph The hand of the poet as a timeless artwork ie Hand  
Ernst Jünger at the age of over 100 years in his home in Wilflingen, Germany. The photo shows the writer at the taking of the handprint. From left to right: Consul B.John Zavrel (Chancellor of the Alexander Order), Dr. Lieselotte Jünger, Jünger and Joe F. Bodenstein, the publisher of the sculptor Arno Breker, who had created an highly expressive portrait-bust of Jünger.
© Foto: Marco Bodenstein / Marco-VG     Wilflingen / New York (bpb) Ernst Jünger has dedicated a print of his hand to the Alexander Order for Art and Science, whose knight he is. The „Hand of the Poet” has appeared in a limited edition as a lithograph. It is available to the admirers of Jünger, as well as to art collectors. Interested persons in USA should contact zavrel@meaus.com and in Europe info@europaeische-kultur-stiftung.org).

(Foto e identificazione dei personaggi riprese da <<Carl Schmitt Studien>> on line)

2001 01 02 A colloquio con Franz S. von Stauffenberg su Ernst Junger – L’ Europa della Libertà

Visita

Palazzo Valentini: “Viandante sidereo” di D. Cambareri per E. Junger

04 Maggio 2010 si ripropone: 16 Febbraio 2000 Fonte:  Portale  IGN del gruppo AdnKronos Archivio > AdnAgenzia > 2000 > 02 > 16 > Cronaca > PROVINCIA-ROMA-CONVEGNO-IN-RICORDO-DI-JUNGER 113300 PROVINCIA ROMA: CONVEGNO IN RICORDO DI JUNGER Roma 16 feb. – (Adnkronos)…

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Viandente sidereo, poema filosofico ed esoterico

In: Conoscenza, anno XLI, n. 1 Accademia di Studi Gnostici Gennaio-Febbraio 2004, pp. 44-46.     Recensioni     “Viandante sidereo”                                                                                                                                 Poema filosofico in onore di Ernst Jünger   Domenico Cambareri   Armando Armando Editore, Roma, €9,30.    …

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L’ Europa della Libertà Nino Piccione: Viandante di Domenico Cambareri è poesia autentica

Testoi ripreso da Scena Illustrata

Domenico Cambareri • 22 Gennaio 2009 • 

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Nino Piccione: Viandante di Domenico Cambareri è poesia autentica

Sincronicità et alia. Percorsi “anomali” della conoscenza e morte ignota dell’ideologia comunista

1° Giugno 2020
Domenico Cambareri
Sincronicità. Alla ricerca di una conoscenza non causale.
Fra lo sciamare delle coincidenze,  individuare quelle “significative”.

Dante Maffia: il poema filosofico di Domenico Cambareri

Domenico Cambareri • 22 Gennaio 2009 • 

L’Europa della Libertà, testo ripreso dal Secolo d’Italia

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(edit)